• Segnaposto
    50,00 Iva Inclusa

    ACROSS THE DANUBE

    50,00 Iva Inclusa
    John Philip Sousa scrisse questa marcia inspirandosi ad una delle battaglie avvenute nel 1877 lungo il fiume di Danubio.
  • 45,00 Iva Inclusa

    ALSO SPRACH ZARATUSTRA

    45,00 Iva Inclusa

    Compositore e Direttore tedesco, Richard Strauss nasce a Monaco nel 1864, fu un maestro nel genere del Poema Sinfonico reso popolare da Franz Listz e Richard Wagner.
    Richard Strauss compose poemi sinfonici facendo riferimento a programmi sia descrittivi che filosofici.
    Introdusse alcune innovazioni nell’armonia e nella strumentazione, ampliando enormemente le potenzialità dell’orchestra moderna.
    Il suo “Così Parlò Zarathustra” è considerato la trascrizione delle concezioni di Frederich Nietzsche.
    Stanley Kubrick, nel suo film “2001 – ODISSEA NELLO SPAZIO” del 1968, utilizza brani di autori famosi nell’ambito della musica classica, tra questi l’introduzione del poema sinfonico di Richard Strauss “ALSO SPRACH ZARATHUSTRA” (Così Parlò Zarathustra).

  • Segnaposto
    50,00 Iva Inclusa

    AMERICAN FIRST

    50,00 Iva Inclusa
    America First (1916) è una marcia di John Philip Sousa che è stata ispirata da un discorso del presidente Woodrow Wilson.
    La marcia è originale, ma contiene frammenti di quattro canzoni popolari americane: “Dixie,” “Maryland, My Maryland,” “We’re Off to Philadelphia in the Morning,” e “Yankee Doodle.”
  • Segnaposto
    50,00 Iva Inclusa

    ANCHOR AND STAR

    50,00 Iva Inclusa
    Nel 1918 John Philip Sousa scrisse la marcia dal titolo “Anchor and Star” dedicandola alla Marina degli Stati Uniti (“Dedicated To The U. S. Navy”). Molte sono le somiglianze con Semper Fidelis, nella costruzione, nel ritmo, nella chiave e nel disegno contrappuntistico.
  • Segnaposto
    50,00 Iva Inclusa

    ANCIENT AND HONORABLE ARTILLERY COMPANY

    50,00 Iva Inclusa
    John Philip Sousa scrisse la marcia Ancient and Honorable Artillery Company nel 1924 e la dedicò alla Ancient and Honorable Artillery Company di Boston, una delle più antiche organizzazioni militari degli Stati Uniti. La melodia del trio è la celeberrima “Auld Lang Syne.”
  • 65,00 Iva Inclusa

    AVE MARIA di F. Scubert – Trascrizione per Voce e Concert Band di L. Bocci

    65,00 Iva Inclusa
     L’Ave Maria, è nata inizialmente come parafrasi per violino e pianoforte sul primo preludio del Clavicembalo ben temperato di Bach e successivamente rielaborata per coro omofono e orchestra.
  • Segnaposto
    50,00 Iva Inclusa

    BEN BOLT

    50,00 Iva Inclusa
    Questa marcia dal titolo “Ben Bolt”, composta nel 1888 da John Philip Sousa, è un medley di canzoni popolari che include: The Daisy, Go Down Moses, Sally in our alley, Ben Bolt e O fair dove, O fond dove.
  • 80,00 Iva Inclusa

    Bizet Georges LES TOREADOR dall’Opera CARMEN arrangiamento per Concert Band di Lorenzo Bocci

    80,00 Iva Inclusa

    “CARMEN”è un dramma lirico di Georges Bizet su libretto di Henry Meilhac e Ludovic Halevy.
    La prima rappresentazione di quest’opera è avvenuta a Parigi, nel teatro Opera-Comique il 3 marzo 1875.
    L’argomento è tratto molto liberamente, dal romanzo omonimo di Prosper Merimee. Al libretto collaborò lo stesso Bizet, scrivendone anche alcune parti.
    All’inizio essa riportò scarso successo e Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna.

    Theme from Prelude to Act I and Procession of the Toreadors from Act IV: “Les voici! voici la quadrille des Toreros!”

     

  • 110,00 Iva Inclusa

    CAVALLERIA LEGGERA ” Ligth cavalry “

    110,00 Iva Inclusa
    Franz von Suppé, nome d’arte di Francesco Ezechiele Ermenegildo Cav. di Suppé-Demelli, nato a Spalato in Croazia il 18 aprile 1819, ma di origine belga, si perfezionò a Vienna (dal 1835) con J. Von Seyfried e S. Sechter.
    Si dedicò prevalentemente al genere dell’operetta, nel quale ebbe grande fortuna, arrivando a far rappresentare 30 operette.
    Nonostante la lista delle composizioni di Suppé conti di circa 30 operette e più di 180 fra musiche di scena per balletti e rappresentazioni teatrali, la maggior parte di queste opere sono quasi affondate nell’oblio, fatta eccezione per le ouverture delle sue operette che, indubbiamente, hanno avuto molta più fortuna delle operette stesse. Fra queste quella che ancora oggi è maggiormente legata al nome del compositore è la celeberrima ouverture della “Cavalleria Leggera” (Leichte Kavallerie) il cui galoppo finale risuona spesso, oltre che nelle sale da concerto, in film, cartoni animati, pubblicità ecc..
    L’opera “Cavalleria Leggera” (Leichte Kavallerie) fu vittima della censura asburgica, poiché il tema principale era la satira militare, il lavoro venne cancellato dai programmi dei teatri dopo poche rappresentazioni. Bisogna infatti ricordare che l’operetta debuttò proprio nel 1866, l’anno della disastrosa sconfitta austriaca di Sadowa, nel contesto della guerra Austro-Prussiana.
  • 100,00 Iva Inclusa

    CONCERTO for 2 trumpets R. 537 (F. IX n° 1)

    100,00 Iva Inclusa

    Scritto prima del 1742, questo concerto è conservato in forma manoscritta presso la collezione Renzo Giordano alla Biblioteca Nazionale di Torino. La prima edizione a stampa fu curata da Gian Francesco Malipiero nel 1950. Questo lavoro è un tipico esempio di “concerto di fanfara”, per via del caratteristico andamento militaresco che emerge nel primo e nel terzo movimento. Ciò viene anche evidenziato dalla forma “ad eco” (la frase della prima tromba viene subito ripetuta dalla seconda) delle due parti solistiche. Per il secondo movimento (dove le due trombe non suonano)Vivaldi ha riutilizzato il Largo dal Concerto per archi in do maggiore R 110. L’utilizzo di parti di concerti, o di opere e oratori, per nuove composizioni era una pratica assai diffusa nel XVIII secolo. Molte pagine di Bach e Handel (fino al nostro Rossini) si trovano o identiche, o adattate con nuovi strumenti e testi nei nuovi lavori. Anche il terzo tempo di questo Concerto è una rielaborazione del relativo terzo movimento del Concerto R 110.

  • 100,00 Iva Inclusa

    CONCERTO for Trumpet (Etienne Roger 188)

    100,00 Iva Inclusa

    Giuseppe Torelli (1658 – 1709) condivise la sua esistenza tra l’Italia e l’’Austria.
    Studiò infatti composizione all’Accademia Filarmonica di Bologna e nel 1686 ottenne il posto nell’orchestra della Basilica di San Petronio, nel 1697, fu nominato Konzertmeister (primo violino) alla corte di Giorgio Federico II Margravio di Brandeburgo-Ansbach e, nel 1700, fu a Vienna per rappresentare un suo oratorio “Adamo scacciato del Paradiso Terrestre”.
    Nel 1701, tornò definitivamente a Bologna, dove fu nominato violinista a San Petronio.
    È difficile datare il Concerto per tromba, il sesto dei concerti ha 5, 6 e 7 strumenti e non è affatto più facile attribuirlo con certezza.
    Se Torelli è l’autore, un elemento ci permette di pensare che sia stato scritto abbastanza tardi: tutte le prime opere di torelli adottano la forma e quattro movimenti della sonata di chiesa: adagio-allegro-adagio-allegro. Ma, questo concerto è formato così: allegro-adagio-presto-allegro. La tromba suona soltanto nel primo e nel quarto movimento.

  • 110,00 Iva Inclusa

    CONCERTO IN E Flat For Trumpet -CONCERTO in MIb per Tromba Hob:VIIE:1

    110,00 Iva Inclusa

    Ben noto a tutti i trombettisti, il Concerto per tromba e orchestra in mi bemolle maggiore di Franz Joseph Haydn ricopre al suo interno un ruolo decisivo nello sviluppo della tecnica strumentale di questo strumento.
    Fu infatti scritto, nel 1796, su misura per la nuova tromba a chiavi messa a punto da Anton Weidinger, amico di Haydn e trombettiere dell’esercito imperiale viennese. Weidinger aveva cominciato a lavorare sull’inedito meccanismo tre anni prima: diversamente dalla tromba “naturale” fino ad allora in uso, il nuovo strumento disponeva ora di un sistema di quattro chiavi per aprire e chiudere agevolmente i fori. Questo permetteva di poter suonare, anche velocemente, tutti i semitoni della scala cromatica per un’estensione di oltre due ottave.
    Una vera svolta che avrebbe portato rapidamente alla moderna tromba a pistoni.
    Il concerto è diviso in tre movimenti: Allegro, Andante cantabile e Allegro.

  • 110,00 Iva Inclusa

    CONCERTPIECE op. 12

    110,00 Iva Inclusa

    Vassily Brandt (1869-1923) è stato un trombettista russo, pedagogo, e compositore.
    Divenne tromba principale del Teatro Bolshoi nel 1890 e divenne prima cornetta nel 1903.
    È stato successore di Friedrich Richter (1826-1901) come professore di tromba presso il Conservatorio di Mosca nel 1900, dove insegnò anche orchestrazione per banda.
    È considerato il fondatore della scuola di tromba russa.
    I suoi 34 Orchestral Etudes, sono considerati un importante materiale di studio per i suonatori di tromba moderni. I suoi due Concert Pieces per tromba e pianoforte sono molto eseguiti oggi.
    Fra i suoi studenti si ricordano: Pyotr Lyamin (1884-1968) successore di Brandt come professore di tromba al Conservatorio di Saratov; Vladimir Drucker (1898-1974) che è stato tromba principale presso la Los Angeles Philharmonic; e Mikhail Tabakov (1877-1956) che divenne professore di tromba al Conservatorio di Mosca.
    Molte delle sue composizioni e dei suoi libri sono pubblicate da International Music Company.

  • 100,00 Iva Inclusa

    CORONATION MARCH – Marcia dell’incoronazione – Kronungs Marsch dall’Opera “IL PROFETA – LE PROPHETE”

    100,00 Iva Inclusa

    Compositore e pianista tedesco, Giacomo Meyerbeer, il cui vero nome era Jacob Liebmann Beer, nacque nel 1791 e morì nel 1864. Studiò, fra gli altri, con Clementi e Zelter e lavorò a Vienna, Venezia, Berlino e in particolar modo a Parigi, dove si guadagnò l’ammirazione con opere solenni come Roberto il diavolo, Gli Ugonotti, L’Africana e Il Profeta.
    Benché grande maestro della forma, la sua personalità artistica fu piuttosto limitata: le più belle invenzioni liriche furono create con quelle che si possono definire deliziose “crudeltà” musicali. Spesso il suo obiettivo era unicamente quello di fare effetto. Meyerbeer fu acclamato e rispettato quando era ancora in vita, ma criticato dopo la sua morte (anche dalle azioni di R. Wagner).
    La strumentazione utilizzata da Meyerbeer fu molto ammirata da Berlioz e influenzò senza dubbio altri compositori quali Verdi e lo stesso R. Wagner.
    La Marcia dell’incoronazione, tratta da il Profeta, ricevette recensioni positive, e dal giorno della prima dell’opera è entrata a far parte del repertorio sia di orchestre sinfoniche che di bande.

     

  • 70,00 Iva Inclusa

    DANZA UNGHERESE n° 5 – Hungarian Dance n° 5

    70,00 Iva Inclusa

    Tra la sua vasta produzione troviamo le 21 Danze ungheresi per pianoforte a 4 mani Op. 35 (1858-69), ulteriore esempio di un interesse che già aveva avuto precedenti in Schubert e Weber oltre che nel contemporaneo Liszt (tutti incuriositi dal repertorio popolare o meglio tzigano ungherese), ottennero un successo eccezionale.
    Si presentano in una scrittura sostanzialmente brillante, alternando, con un gioco di contrasti accattivante, sezioni vivaci a altre più tranquille, sulla traccia di invenzioni melodiche dalla personalità inconfondibile, che restituiscono il folclore in termini nobilitanti, pur senza snaturarlo.

     

  • Segnaposto
    70,00 Iva Inclusa

    ENTRATA DEI GLADIATORI – EINZUG DER GLADIATOREN

    70,00 Iva Inclusa
    Einzug Der Gladiatoren Op. 68 (Entrata dei Gladiatori) è una marcia militare scritta nel 1897 dal compositore boemo Julius Fu?ík e resa celebre dal suo impiego negli spettacoli circensi.
    Fu?ík la chiamò in origine Grande marcia cromatica, in relazione all’uso di scale cromatiche che pervade il brano, ma in seguito cambiò idea, scegliendo un titolo che riflettesse il suo personale interesse per la storia dell’Impero romano.
  • 120,00 Iva Inclusa

    ESPANA Rapsodia

    120,00 Iva Inclusa

    La Rapsodia España è direttamente ispirata al soggiorno compiuto in Spagna dal compositore con la famiglia nel 1882. Originariamente composta per pianoforte e successivamente orchestrata è un lavoro pieno di colore e di ritmo. Dalla struttura solo apparentemente convenzionale, che ripropone motivi popolari come la Malagueña e la Jota.

     

  • 110,00 Iva Inclusa

    IL BARBIERE DI SIVIGLIA

    110,00 Iva Inclusa

    Il barbiere di Siviglia è un’opera di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini tratto dalla commedia omonima di Pierre Caron de Beaumarchais (1732 – 1799).
    Il titolo originale è Almaviva, o sia l’inutile precauzione.
    La prima rappresentazione ebbe luogo il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina a Roma e terminò fra i fischi.
    A provocarli, secondo i pettegolezzi dell’epoca, sarebbero stati gli impresari di un teatro concorrente, il Teatro Valle; secondo altri, la colpa fu di alcuni seguaci di Giovanni Paisiello e della sua versione dell’opera messa in scena nel 1782.
    Il fiasco della prima fu però riscattato immediatamente dal successo delle repliche e l’opera di Rossini finì presto per oscurare la precedente versione di Paisiello.
    La famosissima ouverture del “Barbiere di Siviglia” non è “originale”, Rossini l’aveva composta e utilizzata precedentemente per l’opera seria “Aureliano in Palmira”.
    • Il brano inizia con un’introduzione lenta e solenne, basata sul continuo alternarsi tra accordi molto sonori e parti quasi sussurrate.
    • All’introduzione segue il primo tema, in modo minore, allegro e facilmente orecchiabile.
    • La melodia inizia pianissimo, ma ben presto sfocia in un episodio temporalesco dal carattere deciso e irruente.
    • Il ritorno ad un’atmosfera più tranquilla preannuncia la comparsa del secondo tema: una bella melodia in modo maggiore.
    • Questo tema, si evolve in un “crescendo”, effetto musicale caratteristico delle ouverture rossiniane.
    • L’ouverture prosegue con la ripresa del primo e poi del secondo tema.
    • Un nuovo “crescendo” e l’accelerazione improvvisa del tempo conducono verso il grandioso finale.

     

  • 100,00 Iva Inclusa

    L’ITALIANA IN ALGERI

    100,00 Iva Inclusa

    L’Italiana in Algeri è un dramma giocoso in due atti di Gioachino Rossini, su libretto di Angelo Anelli.
    Realizzata in soli diciotto giorni, la nuova opera andò in scena nel 1813 e consacrò definitivamente il musicista ventunenne, stabilendo gli standard dell’opera comica rossiniana, in equilibrio tra elementi farseschi e intonazione sentimentale, con l’apporto di stilemi tipici dell’opera seria, e naturalmente con il miracoloso equilibrio formale e la trascinante inventiva ritmica dai quali scaturisce l’irresistibile vis comica del pescarese.
    L’ouverture de L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini è una delle più fantasiose e felici, per invenzione melodica e inedite soluzioni formali.
    Le note iniziali, sospese in un pianissimo denso di mistero, predispongono a eventi meravigliosi e la tenerissima frase del solista che vi si sovrappone accende la magia della favola.
    Lo sberleffo strumentale che apre l’Allegro trae carattere e originalità dall’accordo violento del Tutti che lo interrompe e insieme la rilancia.

     

  • 80,00 Iva Inclusa

    LA GRANDE PORTA DI KIEV

    80,00 Iva Inclusa

    Quadri da un’esposizione è una composizione pianistica a soggetto di Modest Mussorgsky, in seguito rielaborata da Maurice Ravel per orchestra sinfonica.
    Nella Grande Porta di Kiev vengono rappresentati i lineamenti maestosi della grande porta della città e i suoni delle campane. Nel tema è presente il carattere nazionale della musica russa, che acquista una grande solennità, tale da concludere il ciclo con una vera e propria apoteosi.

     

  • 56,00 Iva Inclusa

    LA LEOPOLDA Marcia d’Ordinanza di tutte le Bande civiche toscane

    56,00 Iva Inclusa
    Egisto Mosell, oboista nell’orchestra della Pergola di Alessandro Lanari, scrisse La Leopolda, marciata d’ordinanza per tutte le Bande Civiche del Granducato di Toscana nel lontano 1848 proprio in onore del Granduca Leopoldo II.
    Singolare l’assonanza, specie dell’incipit, con il coro “Vieni o stella” dalla Donna del lago di Rossini che Mosell aveva eseguita alla Pergola nel 1824.
  • 60,00 Iva Inclusa

    LA TRAVIATA Preludio atto 1°

    60,00 Iva Inclusa

    La Traviata è un opera in tre atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, tratta da La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio (dramma teatrale andato in scena a Parigi il 2 febbraio 1852). Terza opera della famosa “trilogia popolare” (con Trovatore e Rigoletto), è forse la partitura musicale più densa di interiorità psicologica di tutto il teatro d’opera romantico: le figure femminili verdiane precedentemente delineate trovano in Violetta il più alto e perfetto compendio. Si impone, in quest’opera, un nuovo tipo di lirismo drammatico, non più fondato sui violenti contrasti delle passioni, ma su sottili e spesso raffinate notazioni dei sentimenti, del dolore, della tenerezza, dell’amore, della rassegnazione.
    Soprattutto per l’audacia del soggetto, alla sua prima rappresentazione, al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853, la Traviata fu un clamoroso insuccesso. Ma l’anno dopo, ripresentata al Teatro San Benedetto, sempre a Venezia, l’opera fu calorosamente applaudita.

  • 80,00 Iva Inclusa

    LIBIAMO NEI LIETI CALICI Brindisi dall’Opera “LA TRAVIATA”

    80,00 Iva Inclusa

    La Traviata è un’opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave tratto dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio), «La signora delle camelie»; viene considerata l’opera più significativa e romantica di Verdi e fa parte della “Trilogia Popolare” assieme a Il Trovatore e a Rigoletto.

    La prima rappresentazione avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 ma, a causa soprattutto d’interpreti non all’altezza e della scabrosità dell’argomento, si rivelò un sonoro fiasco; ripresa l’anno successivo con l’interpretazione di un cast più valido e retrodatando l’azione di due secoli riscosse finalmente il meritato successo.

    Nel tempo La Traviata non ha mai smesso d’appassionare, entrando a far parte del cosiddetto “repertorio”. Il ruolo principale, quello di Violetta, richiedendo una voce da soprano al tempo stesso di coloratura, specie nell’atto primo, lirica e drammatica, in modo da restituire appieno la tinta verdiana, ha avuto interpreti di altissimo livello.

    Fra i passaggi più popolari dell’opera sono da segnalare l’invocazione di Violetta “Amami, Alfredo”, il famoso brindisi “Libiamo ne’ lieti calici”, la cabaletta “Sempre libera degg’io”, il concertato finale del secondo atto, l’aria “Addio, del passato” e il duetto “Parigi, o cara”.

    “Libiamo ne’ lieti calici” è un celebre brindisi in tempo di valzer tratto del primo atto.

    Costituisce uno degli episodi in cui si articola l’introduzione dell’opera ed è intonato da Violetta (soprano), Alfredo (tenore) e dal coro imbottito di seconde parti (Flora, Gastone, il Barone, il Dottore, il Marchese).

  • 80,00 Iva Inclusa

    MARCIA EGIZIA Egyptischer Marsch

    80,00 Iva Inclusa
     EGYPTISCHER-MARSCH
    Johann Strauss jr.
    Arrangiamento di Lorenzo BocciEgyptischer-Marsch (marcia egizia) op. 335, è una marcia di Johann Strauss jr.
    L’apertura ufficiale del Canale di Suez fu celebrata il 16 novembre 1869 con una cerimonia inaugurale a Port Said. Nei giorni seguenti 68 navi provenienti da ogni paese del mondo attraversarono il canale e arrivarono a Suez 4 giorni dopo.
    L’apertura di questo canale artificiale creò un considerevole giro d’affari in giro per il mondo, anche in quello della musica: Giuseppe Verdi aveva infatti composto per l’occasione l’opera Aida.
    A Vienna diede origine all’opera di Anton Bittner “Nach Egypten” (In Egitto), presentata al pubblico al Theater an der Wien il 26 dicembre di quell’anno. Fu la marcia dei guerrieri egizi di quest’opera, prima della scena finale, che il pubblico viennese riconobbe nel sinuoso motivo della marcia egizia di Strauss.
    Il compositore, sempre attento agli affari, scrisse il pezzo per la stagione di concerti estivi del 1869 a Pavlovsk (per quell’anno insieme al fratello Josef Strauss) e la diresse per la prima volta al Vauxhall Pavilion il 6 luglio a un concerto di beneficenza dei due fratelli.
  • 70,00 Iva Inclusa

    MARCIA MILITARE op. 53 n° 1

    70,00 Iva Inclusa

    Le numerose Marce che Schubert compose per pianoforte a 4 mani (dalle “Trois marches héroiques” del 1818 alle “Deux marches caractéristiques” del ’26) e quelle che inserì in numerose altre composizioni di più ampio respiro formale, mostrano chiaramente la sua indiscutibile predilezione per questa espressione popolare trasportata nella musica colta.
    Nelle 3 Marce op. 51, pubblicate a Vienna nel 1826 da Diabelli, si riconosce lo Schubert più schietto che ricrea per un pubblico raccolto l’atmosfera delle parate, dei festosi eventi pubblici all’aperto.
    La prima di queste 3 Marce militari, scritte nel 1822, ne costituisce un esempio perfetto, non a caso è divenuta una delle pagine più note del maestro austriaco per l’atmosfera di contagiosa letizia che vi si respira.

     

  • 80,00 Iva Inclusa

    MARCIA TRIONFALE dall’Opera AIDA Triumphal March

    80,00 Iva Inclusa

    Aida è un opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, che tradusse in italiano l’originale francese di Camille du Locle, che si era ispirato ad un abbozzo dell’egittologo Mariette. L’opera venne commissionata da Ismail Pascià, viceré d’Egitto, per festeggiare l’apertura del canale di Suez nel 1870.
    La prima rappresentazione venne però ritardata dalla guerra franco-prussiana del 1870 e Aida potè essere rappresentata solo il 24 dicembre 1871 al Teatro Reale dell’Opera del Cairo.
    La prima italiana si svolse sei settimane dopo, a Milano. Dopo Don Carlos, Verdi in Aida dà maggiore evidenza all’elemento sinfonico senza per questo diminuire le qualità melodiche e drammatiche.

  • 85,00 Iva Inclusa

    MARS THE BRINGER OF WAR da THE PLANETS

    85,00 Iva Inclusa
    La suite The Planets (I pianeti) fu e rimane ancora oggi l’opera più amata e ammirata del compositore inglese Gustav Holst.
    Fu concepita a partire dal 1914 sulla scia del grande interesse per l’astrologia che Holst aveva sviluppato in seguito ad un incontro con Clifford Bax, durante un periodo di vacanza in Spagna nella primavera del 1912. Presto diventò un bravo interprete di oroscopi.
    Nella sua produzione è evidente l’influsso del folclore musicale inglese e di elementi esotici orientali, ma soprattutto della musica di R. Wagner e di I. Stravinskij.
    Con E.W. Elgar e con R. Vaughan Williams fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola musicale inglese.
    In questa serie di sette poemi sinfonici descrive i sette pianeti del sistema solare conosciuti all’epoca, così come li rappresentava la mitologia greco-romana.
    Holst aveva comunque certamente tratto ispirazione dal libro The Art of Synthesis di Alan Leo, che è diviso in capitoli ognuno dei quali è dedicato ad un pianeta e ne descrive le caratteristiche della personalità e i valori ad esso associati, così che per esempio, nel libro di Leo
    – Marte – Indipendente, ambizioso, caparbio
    – Venere – Amore che rinasce, emotività
    – Mercurio – Il messaggero alato degli dei, pieno di risorse, eclettico
    – Giove – Portatore d’abbonanza e perseveranza.
    Holst fu inoltre influenzato da un astrologo del XIX secolo chiamato Raphael, il cui libro verte sul ruolo che giocano i pianeti nei destini del mondo.
    L’opera venne completata in due fasi: dapprima Marte, Venere e Giove, quindi Saturno, Urano, Nettuno e Mercurio dopo una pausa dedicata ad altre composizioni.
    L’ultima nota fu scritta nel 1916.

  • 60,00 Iva Inclusa

    Mascagni Pietro CAVALLERIA RUSTICANA Intermezzo dall’Opera Arrangiamento Bocci Lorenzo

    60,00 Iva Inclusa

    Cavalleria rusticana fu la prima opera composta da Mascagni ed è certamente la più nota fra le sedici composte dal compositore livornese (oltre a Cavalleria rusticana, solo Iris e L’amico Fritz sono rimaste nel repertorio stabile dei principali enti lirici). Il suo successo fu enorme già dalla prima volta in cui venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890, e tale è rimasto fino a oggi.

    Nel 1888 l’editore milanese Edoardo Sonzogno annunciò un concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non avevano ancora fatto rappresentare una loro opera. I partecipanti dovevano scrivere un’opera in un unico atto, e le tre migliori produzioni (selezionate da una giuria composta da cinque importanti musicisti e critici italiani) sarebbero state rappresentate a Roma a spese dello stesso Sonzogno.

    Mascagni, che all’epoca risiedeva a Cerignola, in provincia di Foggia, dove dirigeva la locale banda musicale, venne a conoscenza di questo concorso solo due mesi prima della chiusura delle iscrizioni e chiese al suo amico Giovanni Targioni-Tozzetti, poeta e professore di letteratura all’Accademia Navale di Livorno, di scrivere un libretto. Targioni-Tozzetti scelse Cavalleria rusticana, una novella popolare di Giovanni Verga come base per l’opera. Egli e il suo collega Guido Menasci lavoravano per corrispondenza con Mascagni, mandandogli i versi su delle cartoline. L’opera fu completata l’ultimo giorno valido per l’iscrizione al concorso. In tutto, furono esaminate settantatré opere e il 5 marzo 1890 la giuria selezionò le tre opere da rappresentare a Roma: Labilia di Nicola Spinelli, Rudello di Vincenzo Ferroni, e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.

  • 50,00 Iva Inclusa

    OUR FLIRTATIONS

    50,00 Iva Inclusa
    Nel febbraio del 1879 John Pihilip Sousa conosce Jan van Middlesworth Bellis, figlia di un falegname in Filadelfia. I due si sposarono a dicembre dello stesso anno. Per questa occasione John Philip Sousa scrisse nel 1880 un marcia dal titolo “OUR FLIRTATIONS”.
    Proprio con questa marcia nello stesso anno vinse il concorso di Direttore della U.S. Marine Band, posizione che tenne fino al 1892 quando lui stesso formò una sua banda civile.
  • 70,00 Iva Inclusa

    RADETZKY MARSCH

    70,00 Iva Inclusa
     La musica di Johann Strauss Sr. (1804-1849) è strettamente legata alla Vienna reale e imperiale del XIX secolo.
    Nel 1848, Strauss compone la più celebre delle sue 18 marce, la Radetzky Marsch. Questa marcia brillante commemora la vittoria del maresciallo austriaco, il conte Radetzky, sugli insorti italiani, in occasione della battaglia di Custozza.
    Marcia spesso interpretata nei Concerti del Nuovo Anno o in occasione dei grandi concerti di gala, è conosciuta nel mondo intero.
  • Segnaposto
    50,00 Iva Inclusa

    SEMPER FIDELIS

    50,00 Iva Inclusa
    Nel 1868 il Corpo dei Marines degli Stati Uniti d’America adottò come motto Semper Fidelis, vent’anni più tardi (1888) John Philip Sousa, direttore in quel tempo della U.S. Marine Band, compose una delle sue più celebri marce proprio dal titolo Semper Fidelis in onore di questo motto.
    Lo stesso Sousa ha ricordato con orgoglio la prima esecuzione della celebre marcia:
    << Marciavamo giù per la Pennsylvania Avenue e avevamo appena girato l’angolo del Treasury Building. Sulla tribuna d’onore c’erano il presidente Harrison, molti membri del corpo diplomatico, buona parte della Camera e del Senato e un gran numero di invitati. Avevo calcolato così bene i tempi della marcia che il tema delle trombe sì udì per la prima volta proprio quando eravamo di fronte alla tribuna. E subito le dieci trombe scattarono in aria e il tema fu suonato all’unisono. Non avevano mai udito prima niente di simile e quando la folla sulla tribuna rinvenne dalla sorpresa scattò in piedi e, guidata dallo stesso presidente, mostrò la sua soddisfazione con un’ondata di applausi.>>
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    TE DEUM dall’Opera TOSCA

    80,00 72,00 Iva Inclusa

    Tosca è un’opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. La prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900. Il libretto deriva da La Tosca di Victorien Sardou, il dramma rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi, il cui successo fu legato soprattutto all’interpretazione di Sarah Bernhardt nei panni della protagonista.
    La scena è ambientata nella chiesa di Sant’Andrea della Valle a Roma gremita di preti, chierici e giovani cantori che intonano il Te Deum di ringraziamento per la vittoria su Napoleone, mentre il capo della polizia Scarpia, dopo aver suscitato la gelosia di Tosca, medita sul suo piano diabolico. Una delle maggiori preoccupazioni di Puccini fu quella di riprodurre realisticamente l’atmosfera della Roma Papalina di inizio ottocento che tanta parte rivestiva nell’opera. Si rivolse perciò a Don Pietro Panichelli, che, da buon dilettante di musica, gli inviò una trascrizione della melodia del Te Deum in uso nella liturgia romana, mentre da alcune tavole dipinte a mano trovate presso antiquari della capitale trasse informazioni capillari sulla liturgia romana, sui paramenti dei partecipanti e sull’ordine in cui essi sfilavano in processione.

  • Segnaposto
    50,00 Iva Inclusa

    THE BEAU IDEAL

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    Questa marcia dal titolo “The Beau Ideal”, è stata composta nel 1893 da John Philip Sousa, per la National League dei Musicisti Americani ed è stata concepita come un saluto ai musicisti della Banda di Sousa.
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    THE LIBERTY BELL

    50,00 Iva Inclusa
    Nel 1893 John Philip Sousa scrisse una delle sue più famose marcie dal titolo
    “The Liberty Bell”, quando in una lettera la moglie gli raccontò che il loro figliolo aveva marciato nella sua prima parata per la cerimonia tenuta a Filadelfia in occasione del ritorno in città della Campana della Libertà, che era stata portata altrove per qualche tempo per delle celebrazioni patriottiche.
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    THE THUNDERER

    50,00 Iva Inclusa
    Nel 1889 John Philip Sousa scrisse una delle sue più famose marce dal titolo
    “The Thunderer”, in occasione di un importante congresso massonico tenuto a Washington nel mese di ottobre dello stesso anno.
    Non si sa da cosa abbia preso il titolo, ma c’è chi ha supposto si trattasse del soprannome di uno degli organizzatori del congresso.
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    UNDER THE DOUBLE EAGLE – UNTER DEM DOPPLEADLER – AQUILA

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    Questa Marcia da concerto rende omaggio al lavoro di Franz Josef Wagner di cui l’opera 159 è certamente uno dei più famosi.
    Questo brano è uno degli evergreen della musica marciabile.
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    WASHINGTON POST

    50,00 Iva Inclusa
    Sabato, 15 giugno 1889, il Washington Post patrocinò una cerimonia per onorare i vincitori studenteschi di una disputa della composizione letteraria organizzata dall’Associazione degli Autori Amatori del Washington Post.
    Fra le cose che attirarono una folla di 25000 persone, ci fu anche il concerto della Banda della Marina Americana diretta in quel periodo da John Philip Sousa “The March King” (Il re della Marcia).
    Frank Hatton, uno dei proprietari del Washington Post, commissionò a Sousa una nuova marcia per l’occasione.
    Sousa scrisse così la WASHINGTON POST MARCH.