• Segnaposto
    70,00 Iva Inclusa

    ENTRATA DEI GLADIATORI – EINZUG DER GLADIATOREN

    70,00 Iva Inclusa
    Einzug Der Gladiatoren Op. 68 (Entrata dei Gladiatori) è una marcia militare scritta nel 1897 dal compositore boemo Julius Fu?ík e resa celebre dal suo impiego negli spettacoli circensi.
    Fu?ík la chiamò in origine Grande marcia cromatica, in relazione all’uso di scale cromatiche che pervade il brano, ma in seguito cambiò idea, scegliendo un titolo che riflettesse il suo personale interesse per la storia dell’Impero romano.
  • 120,00 Iva Inclusa

    ESPANA Rapsodia

    120,00 Iva Inclusa

    La Rapsodia España è direttamente ispirata al soggiorno compiuto in Spagna dal compositore con la famiglia nel 1882. Originariamente composta per pianoforte e successivamente orchestrata è un lavoro pieno di colore e di ritmo. Dalla struttura solo apparentemente convenzionale, che ripropone motivi popolari come la Malagueña e la Jota.

     

  • 110,00 Iva Inclusa

    IL BARBIERE DI SIVIGLIA

    110,00 Iva Inclusa

    Il barbiere di Siviglia è un’opera di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini tratto dalla commedia omonima di Pierre Caron de Beaumarchais (1732 – 1799).
    Il titolo originale è Almaviva, o sia l’inutile precauzione.
    La prima rappresentazione ebbe luogo il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina a Roma e terminò fra i fischi.
    A provocarli, secondo i pettegolezzi dell’epoca, sarebbero stati gli impresari di un teatro concorrente, il Teatro Valle; secondo altri, la colpa fu di alcuni seguaci di Giovanni Paisiello e della sua versione dell’opera messa in scena nel 1782.
    Il fiasco della prima fu però riscattato immediatamente dal successo delle repliche e l’opera di Rossini finì presto per oscurare la precedente versione di Paisiello.
    La famosissima ouverture del “Barbiere di Siviglia” non è “originale”, Rossini l’aveva composta e utilizzata precedentemente per l’opera seria “Aureliano in Palmira”.
    • Il brano inizia con un’introduzione lenta e solenne, basata sul continuo alternarsi tra accordi molto sonori e parti quasi sussurrate.
    • All’introduzione segue il primo tema, in modo minore, allegro e facilmente orecchiabile.
    • La melodia inizia pianissimo, ma ben presto sfocia in un episodio temporalesco dal carattere deciso e irruente.
    • Il ritorno ad un’atmosfera più tranquilla preannuncia la comparsa del secondo tema: una bella melodia in modo maggiore.
    • Questo tema, si evolve in un “crescendo”, effetto musicale caratteristico delle ouverture rossiniane.
    • L’ouverture prosegue con la ripresa del primo e poi del secondo tema.
    • Un nuovo “crescendo” e l’accelerazione improvvisa del tempo conducono verso il grandioso finale.

     

  • 100,00 Iva Inclusa

    L’ITALIANA IN ALGERI

    100,00 Iva Inclusa

    L’Italiana in Algeri è un dramma giocoso in due atti di Gioachino Rossini, su libretto di Angelo Anelli.
    Realizzata in soli diciotto giorni, la nuova opera andò in scena nel 1813 e consacrò definitivamente il musicista ventunenne, stabilendo gli standard dell’opera comica rossiniana, in equilibrio tra elementi farseschi e intonazione sentimentale, con l’apporto di stilemi tipici dell’opera seria, e naturalmente con il miracoloso equilibrio formale e la trascinante inventiva ritmica dai quali scaturisce l’irresistibile vis comica del pescarese.
    L’ouverture de L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini è una delle più fantasiose e felici, per invenzione melodica e inedite soluzioni formali.
    Le note iniziali, sospese in un pianissimo denso di mistero, predispongono a eventi meravigliosi e la tenerissima frase del solista che vi si sovrappone accende la magia della favola.
    Lo sberleffo strumentale che apre l’Allegro trae carattere e originalità dall’accordo violento del Tutti che lo interrompe e insieme la rilancia.

     

  • 80,00 Iva Inclusa

    LA GRANDE PORTA DI KIEV

    80,00 Iva Inclusa

    Quadri da un’esposizione è una composizione pianistica a soggetto di Modest Mussorgsky, in seguito rielaborata da Maurice Ravel per orchestra sinfonica.
    Nella Grande Porta di Kiev vengono rappresentati i lineamenti maestosi della grande porta della città e i suoni delle campane. Nel tema è presente il carattere nazionale della musica russa, che acquista una grande solennità, tale da concludere il ciclo con una vera e propria apoteosi.

     

  • 56,00 Iva Inclusa

    LA LEOPOLDA Marcia d’Ordinanza di tutte le Bande civiche toscane

    56,00 Iva Inclusa
    Egisto Mosell, oboista nell’orchestra della Pergola di Alessandro Lanari, scrisse La Leopolda, marciata d’ordinanza per tutte le Bande Civiche del Granducato di Toscana nel lontano 1848 proprio in onore del Granduca Leopoldo II.
    Singolare l’assonanza, specie dell’incipit, con il coro “Vieni o stella” dalla Donna del lago di Rossini che Mosell aveva eseguita alla Pergola nel 1824.
  • 60,00 Iva Inclusa

    LA TRAVIATA Preludio atto 1°

    60,00 Iva Inclusa

    La Traviata è un opera in tre atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, tratta da La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio (dramma teatrale andato in scena a Parigi il 2 febbraio 1852). Terza opera della famosa “trilogia popolare” (con Trovatore e Rigoletto), è forse la partitura musicale più densa di interiorità psicologica di tutto il teatro d’opera romantico: le figure femminili verdiane precedentemente delineate trovano in Violetta il più alto e perfetto compendio. Si impone, in quest’opera, un nuovo tipo di lirismo drammatico, non più fondato sui violenti contrasti delle passioni, ma su sottili e spesso raffinate notazioni dei sentimenti, del dolore, della tenerezza, dell’amore, della rassegnazione.
    Soprattutto per l’audacia del soggetto, alla sua prima rappresentazione, al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853, la Traviata fu un clamoroso insuccesso. Ma l’anno dopo, ripresentata al Teatro San Benedetto, sempre a Venezia, l’opera fu calorosamente applaudita.

  • 80,00 Iva Inclusa

    LIBIAMO NEI LIETI CALICI Brindisi dall’Opera “LA TRAVIATA”

    80,00 Iva Inclusa

    La Traviata è un’opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave tratto dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio), «La signora delle camelie»; viene considerata l’opera più significativa e romantica di Verdi e fa parte della “Trilogia Popolare” assieme a Il Trovatore e a Rigoletto.

    La prima rappresentazione avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 ma, a causa soprattutto d’interpreti non all’altezza e della scabrosità dell’argomento, si rivelò un sonoro fiasco; ripresa l’anno successivo con l’interpretazione di un cast più valido e retrodatando l’azione di due secoli riscosse finalmente il meritato successo.

    Nel tempo La Traviata non ha mai smesso d’appassionare, entrando a far parte del cosiddetto “repertorio”. Il ruolo principale, quello di Violetta, richiedendo una voce da soprano al tempo stesso di coloratura, specie nell’atto primo, lirica e drammatica, in modo da restituire appieno la tinta verdiana, ha avuto interpreti di altissimo livello.

    Fra i passaggi più popolari dell’opera sono da segnalare l’invocazione di Violetta “Amami, Alfredo”, il famoso brindisi “Libiamo ne’ lieti calici”, la cabaletta “Sempre libera degg’io”, il concertato finale del secondo atto, l’aria “Addio, del passato” e il duetto “Parigi, o cara”.

    “Libiamo ne’ lieti calici” è un celebre brindisi in tempo di valzer tratto del primo atto.

    Costituisce uno degli episodi in cui si articola l’introduzione dell’opera ed è intonato da Violetta (soprano), Alfredo (tenore) e dal coro imbottito di seconde parti (Flora, Gastone, il Barone, il Dottore, il Marchese).

  • 80,00 Iva Inclusa

    MARCIA EGIZIA Egyptischer Marsch

    80,00 Iva Inclusa
     EGYPTISCHER-MARSCH
    Johann Strauss jr.
    Arrangiamento di Lorenzo BocciEgyptischer-Marsch (marcia egizia) op. 335, è una marcia di Johann Strauss jr.
    L’apertura ufficiale del Canale di Suez fu celebrata il 16 novembre 1869 con una cerimonia inaugurale a Port Said. Nei giorni seguenti 68 navi provenienti da ogni paese del mondo attraversarono il canale e arrivarono a Suez 4 giorni dopo.
    L’apertura di questo canale artificiale creò un considerevole giro d’affari in giro per il mondo, anche in quello della musica: Giuseppe Verdi aveva infatti composto per l’occasione l’opera Aida.
    A Vienna diede origine all’opera di Anton Bittner “Nach Egypten” (In Egitto), presentata al pubblico al Theater an der Wien il 26 dicembre di quell’anno. Fu la marcia dei guerrieri egizi di quest’opera, prima della scena finale, che il pubblico viennese riconobbe nel sinuoso motivo della marcia egizia di Strauss.
    Il compositore, sempre attento agli affari, scrisse il pezzo per la stagione di concerti estivi del 1869 a Pavlovsk (per quell’anno insieme al fratello Josef Strauss) e la diresse per la prima volta al Vauxhall Pavilion il 6 luglio a un concerto di beneficenza dei due fratelli.
  • 70,00 Iva Inclusa

    MARCIA MILITARE op. 53 n° 1

    70,00 Iva Inclusa

    Le numerose Marce che Schubert compose per pianoforte a 4 mani (dalle “Trois marches héroiques” del 1818 alle “Deux marches caractéristiques” del ’26) e quelle che inserì in numerose altre composizioni di più ampio respiro formale, mostrano chiaramente la sua indiscutibile predilezione per questa espressione popolare trasportata nella musica colta.
    Nelle 3 Marce op. 51, pubblicate a Vienna nel 1826 da Diabelli, si riconosce lo Schubert più schietto che ricrea per un pubblico raccolto l’atmosfera delle parate, dei festosi eventi pubblici all’aperto.
    La prima di queste 3 Marce militari, scritte nel 1822, ne costituisce un esempio perfetto, non a caso è divenuta una delle pagine più note del maestro austriaco per l’atmosfera di contagiosa letizia che vi si respira.

     

  • 80,00 Iva Inclusa

    MARCIA TRIONFALE dall’Opera AIDA Triumphal March

    80,00 Iva Inclusa

    Aida è un opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, che tradusse in italiano l’originale francese di Camille du Locle, che si era ispirato ad un abbozzo dell’egittologo Mariette. L’opera venne commissionata da Ismail Pascià, viceré d’Egitto, per festeggiare l’apertura del canale di Suez nel 1870.
    La prima rappresentazione venne però ritardata dalla guerra franco-prussiana del 1870 e Aida potè essere rappresentata solo il 24 dicembre 1871 al Teatro Reale dell’Opera del Cairo.
    La prima italiana si svolse sei settimane dopo, a Milano. Dopo Don Carlos, Verdi in Aida dà maggiore evidenza all’elemento sinfonico senza per questo diminuire le qualità melodiche e drammatiche.

  • 85,00 Iva Inclusa

    MARS THE BRINGER OF WAR da THE PLANETS

    85,00 Iva Inclusa
    La suite The Planets (I pianeti) fu e rimane ancora oggi l’opera più amata e ammirata del compositore inglese Gustav Holst.
    Fu concepita a partire dal 1914 sulla scia del grande interesse per l’astrologia che Holst aveva sviluppato in seguito ad un incontro con Clifford Bax, durante un periodo di vacanza in Spagna nella primavera del 1912. Presto diventò un bravo interprete di oroscopi.
    Nella sua produzione è evidente l’influsso del folclore musicale inglese e di elementi esotici orientali, ma soprattutto della musica di R. Wagner e di I. Stravinskij.
    Con E.W. Elgar e con R. Vaughan Williams fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola musicale inglese.
    In questa serie di sette poemi sinfonici descrive i sette pianeti del sistema solare conosciuti all’epoca, così come li rappresentava la mitologia greco-romana.
    Holst aveva comunque certamente tratto ispirazione dal libro The Art of Synthesis di Alan Leo, che è diviso in capitoli ognuno dei quali è dedicato ad un pianeta e ne descrive le caratteristiche della personalità e i valori ad esso associati, così che per esempio, nel libro di Leo
    – Marte – Indipendente, ambizioso, caparbio
    – Venere – Amore che rinasce, emotività
    – Mercurio – Il messaggero alato degli dei, pieno di risorse, eclettico
    – Giove – Portatore d’abbonanza e perseveranza.
    Holst fu inoltre influenzato da un astrologo del XIX secolo chiamato Raphael, il cui libro verte sul ruolo che giocano i pianeti nei destini del mondo.
    L’opera venne completata in due fasi: dapprima Marte, Venere e Giove, quindi Saturno, Urano, Nettuno e Mercurio dopo una pausa dedicata ad altre composizioni.
    L’ultima nota fu scritta nel 1916.

  • 60,00 Iva Inclusa

    Mascagni Pietro CAVALLERIA RUSTICANA Intermezzo dall’Opera Arrangiamento Bocci Lorenzo

    60,00 Iva Inclusa

    Cavalleria rusticana fu la prima opera composta da Mascagni ed è certamente la più nota fra le sedici composte dal compositore livornese (oltre a Cavalleria rusticana, solo Iris e L’amico Fritz sono rimaste nel repertorio stabile dei principali enti lirici). Il suo successo fu enorme già dalla prima volta in cui venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890, e tale è rimasto fino a oggi.

    Nel 1888 l’editore milanese Edoardo Sonzogno annunciò un concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non avevano ancora fatto rappresentare una loro opera. I partecipanti dovevano scrivere un’opera in un unico atto, e le tre migliori produzioni (selezionate da una giuria composta da cinque importanti musicisti e critici italiani) sarebbero state rappresentate a Roma a spese dello stesso Sonzogno.

    Mascagni, che all’epoca risiedeva a Cerignola, in provincia di Foggia, dove dirigeva la locale banda musicale, venne a conoscenza di questo concorso solo due mesi prima della chiusura delle iscrizioni e chiese al suo amico Giovanni Targioni-Tozzetti, poeta e professore di letteratura all’Accademia Navale di Livorno, di scrivere un libretto. Targioni-Tozzetti scelse Cavalleria rusticana, una novella popolare di Giovanni Verga come base per l’opera. Egli e il suo collega Guido Menasci lavoravano per corrispondenza con Mascagni, mandandogli i versi su delle cartoline. L’opera fu completata l’ultimo giorno valido per l’iscrizione al concorso. In tutto, furono esaminate settantatré opere e il 5 marzo 1890 la giuria selezionò le tre opere da rappresentare a Roma: Labilia di Nicola Spinelli, Rudello di Vincenzo Ferroni, e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.

  • 50,00 Iva Inclusa

    OUR FLIRTATIONS

    50,00 Iva Inclusa
    Nel febbraio del 1879 John Pihilip Sousa conosce Jan van Middlesworth Bellis, figlia di un falegname in Filadelfia. I due si sposarono a dicembre dello stesso anno. Per questa occasione John Philip Sousa scrisse nel 1880 un marcia dal titolo “OUR FLIRTATIONS”.
    Proprio con questa marcia nello stesso anno vinse il concorso di Direttore della U.S. Marine Band, posizione che tenne fino al 1892 quando lui stesso formò una sua banda civile.
  • 70,00 Iva Inclusa

    RADETZKY MARSCH

    70,00 Iva Inclusa
     La musica di Johann Strauss Sr. (1804-1849) è strettamente legata alla Vienna reale e imperiale del XIX secolo.
    Nel 1848, Strauss compone la più celebre delle sue 18 marce, la Radetzky Marsch. Questa marcia brillante commemora la vittoria del maresciallo austriaco, il conte Radetzky, sugli insorti italiani, in occasione della battaglia di Custozza.
    Marcia spesso interpretata nei Concerti del Nuovo Anno o in occasione dei grandi concerti di gala, è conosciuta nel mondo intero.