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    ‘O SURDATO ‘NNAMMURATO

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    ‘O SURDATO ‘NNAMMURATO (in italiano: Il soldato innamorato) è una delle più famose canzoni in lingua napoletana, scritta dal poeta santegidiano Aniello Califano.

    Il testo fu scritto da Aniello Califano e musicato da Enrico Cannio nel 1915. La canzone descrive la tristezza di un soldato che combatte al fronte durante la Prima guerra mondiale e che soffre per la lontananza dalla donna di cui è innamorato.

    Molto famosa è l’interpretazione di Anna Magnani, nel film La sciantosa. Tra gli interpreti contemporanei di questa canzone sono da segnalare Massimo Ranieri, Marco Armani (che l’ha interpretata sul palco del Festival di Napoli nel 1994), Enzo Jannacci (che ha inciso la canzone all’interno dell’album Discogreve) e Roberto Vecchioni (il quale l’ha interpretata sul palco del Festival di Sanremo 2011). Il brano è inoltre riconosciuto da gran parte della tifoseria del Napoli come inno storico della squadra partenopea.

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    de Crescenzo RONDINE AL NIDO Trascrizione per Tenore e Symphonic Band di Crucianelli Stefano

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    REGINELLA per Tenore e Symphonic Band

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    REGINELLA è una delle canzoni napoletane più famose di tutti i tempi.

    E’ stata scritta nel 1917 da Libero Bovio (tra l’altro autore di moltissime altre canzoni napoletane di successo come Lacreme napulitane, Silenzio cantatore, Tu ca nun chiagne, ‘O paese d’ ‘o sole, Zappatore, Chiove, Signorinella, Guapparia) e musicata da Gaetano Lama a tempo di valzer.

    Descrizione del testo:

    Lui ha rivisto il suo vecchio amore due giorni prima in via Toledo: lei era vestita con abiti scollati, portava un cappello con nastri e rose, era in compagnia di alcune sciantose e parlava francese. Ricorda di quando stavano insieme, di quando non mangiavano che pane e ciliegie e vivevano di baci, di quando lei cantava e piangeva per lui,
    di quando il cardellino cantava insieme a lei: “Reginella vuole bene al suo re”. Ma ora lui invita il cardellino a scappare dalla gabbia che ha volutamente aperto, a volare via come se n’è volata la sua Reginella, a non continuare a piangere la sua padrona che non c’è più ma a cercarsene un’altra più sincera. Il ritornello evoca la flebile traccia che rimane dell’antica passione: «ora non ci amiamo più, ma tu a volte distrattamente pensi a me».

    Altre versioni:
    Moltissimi artisti si sono cimentati nell’esecuzione Reginella. Una delle prime incisioni è stata ad opera di Gilda Mignonette nel 1918, che la esportò all’estero, facendone uno dei suoi cavalli di battaglia. Notevole l’interpretazione che ne diede in seguito Roberto Murolo, rendendola a sua volta un classico del suo repertorio. Negli anni 80 sarà riproposta anche da Massimo Ranieri, nel 1992 dall’Orchestra Italiana e negli anni 90 da Mia Martini.

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    SE VUOI GODER LA VITA per Tenore e Symphonic Band

    80,00 Iva Inclusa