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PAVANE POUR UNE INFANTE DEFUNTE
70,00€ Iva InclusaLa pavana è stata scritta da Ravel studente presso il Conservatorio di Parigi all’età di 24 anni, nel 1899. Il titolo si riferisce all’idea di Ravel di descrivere “una pavana che una piccola principessa [una infanta] può aver ballato in tempi passati presso la corte spagnola“; alcuni smentiscono questa affermazione ipotizzando che a Ravel sia solamente piaciuto il suono del titolo. Il collegamento con l’eredità spagnola dell’autore basco è quindi specificato molto attentamente nella descrizione del titolo. In seguito Ravel scriverà altri brani tratti da reminiscenze di vita spagnola, quali la Rapsodie espagnole e il Bolero. Non fu uno dei pezzi più amati dallo stesso compositore, sebbene abbia subito ricevuto grandi apprezzamenti da parte del pubblico soprattutto per l’orchestrazione del 1910. Si ispira alla semplicità tardo romantica di Emmanuel Chabrier e alla rinata passione per la musica ispanica condivisa e con alcuni grandi autori suoi contemporanei e sicuramente influenzata da autori spagnoli come Isaac Albéniz e Manuel de Falla. Il richiamo però non è solo a un esotismo geografico ma anche a una distanza temporale: la pavana è infatti una danza tipica del rinascimento e che ebbe il suo periodo di splendore fra il XVI e il XVII secolo. La scelta di questa danza (fra le decine di danze rinascimentali conosciute) non è casuale: l’insegnante di composizione di Ravel all’epoca fu Gabriel Fauré.
Analisi:
La struttura e l’armonia del brano sono molto semplici, e Ravel lo sottolineò dicendo che è scritta in una “forma molto povera”, “inconcludente e convenzionale. Lo schema può essere ricondotto ad una forma ABACA dove il B e il C riprendono uno stesso tema leggermente modificato. In questo risiede il suo collegamento con l’arcaica pavana.
Per quanto riguarda la versione orchestrata, il tema (quello segnalato con il nome di A) è affidato al corno, sostenuto dal pizzicato degli archi e da leggere armonie dei fagotti. Il B invece è di competenza dell’oboe in due registri diversi. Seguono le melodie arrangiate degli archi e l’intervento degli altri fiati. Il flauto riprende il tema A seguito dall’oboe, in un’ampia dispiegazione di dolci sonorità; l’ultima volta il tema è suonato da tutti i Clarinetti che, partendo da un pianissimo raggiungono un fortissimo.
La decisione di assegnare al corno il tema principale ad inizio brano non è una scelta casuale: molto probabilmente la sua scelta è stata influenzata dalla tradizione del conservatorio parigino che non insegnava il corno a valvole, ma il corno a mano, strumento oggi caduto in disuso presso le grandi orchestre, e che possiede una particolare tecnica e un suono molto caratteristico.
La Trascrizione per Concert Band è stata curata da Antonia Sarcina.
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PARAFRASI ON BACH THEME per Clarinetto piccolo LAb o MIb
8,00€ Iva InclusaHo accolto con entusiasmo l’invito del clarinettista Giovanni Di Lorenzo, specialista per I clarinetti piccolo Lab e Mib , a scrivere un brano dedicato al piccolo in Lab. Strumento poco conosciuto in ambito bandistico, poiché presente solo ed esclusivamente nel grande organico Vesselliano. Un grande organico che attualmente mantengono solo le nostre bande militari, mentre quelle civili, comprendono il piccolo in Mib. Giovanni Di Lorenzo tiene molto a promuovere il suo progetto di rilancio per una letteratura originale idonea allo strumento . Il brano dedicato al piccolo in Lab prende spunto da un tema di Bach, precisamente, dal preludio n.9 del primo volume del Clavicembalo ben temperato. Usando solamente le prime 6 misure del preludio, ho costruito una “parafrasi”, in stile barocco, rimanendo coerente allo stile Bachiano dall’inizio alla fine. Con questo lavoro ho inteso rendere omaggio sia all’ indubbia bravura di Giovanni Di Lorenzo, sia alla mia predilezione per la musica Bachiana, che fin dai tempi giovanili ho preferito ed a cui mi sono più volte ispirata in molti miei lavori.
M° Antonia Sarcina -
Gounod Charles FUNERAL MARCH OF A MARIONETTE Marcia funebre di una marionetta Trasc. per Concert Band di Sarcina Antonia
100,00€ Iva InclusaMarcia funebre per una marionetta.Il brano risale al soggiorno londinese di Gounod, allorché, tra il 1871 e il 1872, il compositore francese intraprese una suite per pianoforte che avrebbe dovuto intitolarsi Suite burlesque ma che abbandonò dopo aver completato quest’unico movimento, edito da Goddard & C.
Il musicologo James Harding ritiene invece che con questo brano Gounod abbia preso di mira di un critico che non apprezzava, Henry F. Chorley, deridendone la «voce sottile, aspra, acuta, sopraneggiante» e le movenze da «scimmiotto di stoffa dai capelli rossi». Chorley però morì lo stesso anno impedendogli di formulare una dedica esplicita al suo nome.
La Marcia funebre per una marionetta (in francese: Marche funèbre d’une marionnette) è una composizione di Charles Gounod.
Fu scritta originariamente per pianoforte (1872) e poi arrangiata per orchestra sinfonica dallo stesso autore (1879).
Reca la dedica à madame Viguier, pianista e moglie di Alfred Viguier (prima viola dell’Orchestre de la Société des Concerts du Conservatoire). È universalmente nota come sigla della serie Alfred Hitchcock presenta.
Nel 1882 fu pubblicata da Lemoine un’edizione di lusso, completa di un testo melodrammatico di Georges Price e Jean Ker Mary con calcografie di Paul Destez e Japhet.
Alfred Hitchcock aveva assistito nel 1927 alla proiezione di Aurora, un film muto che tuttavia fu tra le prime pellicole a incorporare anche effetti sonori (musicali). L’uso della Marcia funebre per una marionetta nel film di Murnau lo colpì al punto di indurlo a scegliere il brano come sigla per la serie Alfred Hitchcock presenta negli anni 1950-1960. Arrangiata più volte, l’ultima delle quali da Herrmann che la elevò di una terza, la composizione ottenne così fama universale.
La Trascrizione per Concert Band è stata curata da Antonia Sarcina.
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Palombi Alfredo SCENE MEDIOEVALI Revisione ed Adattamento all’Organico Moderno di Sarcina Antonia
90,00€ Iva InclusaAlfredo Palombi 1875-1954 è stato allievo di Strumentazione per Banda di Alessandro Vessella.Questa bellissima composizione si divide in sette brevi pezzi a carattere descrittivo: Alba di festa; Preghiera Mattutina; La caccia; Scende la notte; La battaglia; Trenodia in morte di un eroe; Inno di trionfo. La revisione per Symphonic Band è stata curata da Antonia Sarcina. -
Palombi Alfredo SUITE ALL’ANTICA Revisione ed Adattamento all’Organico Moderno di Sarcina Antonia
100,00€ Iva InclusaAlfredo Palombi 1875-1954 è stato allievo di Strumentazione per Banda di Alessandro Vessella.Questa bellissima Suite è una composizione in 3 tempi, PRELUDIO E FUGA, ARIA e GIGA e la revisione per Symphonic Band è stata curata da Antonia Sarcina. -
FABULAE IN MUSICA
45,00€ Iva InclusaOrganico strumentale : voce recitante, oboe, 2 clarinetti, 2 corni, 2 trombe, 2 tromboni
Testi tratti dalle favole di Esopo e Fedro
Adattamento e revisione dei testi a cura del Prof. Antonio Sicoli.Breve presentazione dell’opera a cura dell’autore:La favola o fiaba che dir si voglia, è uno dei più antichi generi narrativi che si conosca. Riservato soprattutto ai bambini, tratta in genere argomenti fantastici, o naturalistici a volte anche realistici, quasi sempre con sfondo moralistico. Non sono molti gli esempi di favole raccontate in musica. Molti conoscono quella di Pierino ed il lupo musicata da Prokofiev, in cui ogni personaggio viene rappresentato da uno strumento musicale oppure da un’intera sezione strumentale dell’orchestra, tanto per fare un esempio famoso. In questo caso, ho prediletto musicare 4 fiabe tratte dal corpus delle favole del Greco Esopo, e dalla raccolta delle favole che secoli dopo, furono riscritte in latino da Fedro, che ne arricchì anche di nuove…
Il corpus delle Fabulae in musica mi è stato commissionato con l’organico di voce recitante, oboe, 2 clarinetti, 2 corni, 2 trombe e 2 tromboni dal collega A. Sicoli, docente di trombone alla scuola di musica di Fiesole. Il 24 giugno 2013, le Fabulae sono state eseguite dai giovani e giovanissimi musicisti della scuola nell’ambito delle feste della musica organizzate annualmente dalla stessa scuola.
La prima favola che apre l’opera tratta della famosa sfida tra la lepre e la tartaruga. I due caratteri, l’una lenta e l’altra più veloce, sono rappresentati da due temi contrastanti…..chi vincerà la sfida ? Segue come seconda fiaba, la storia tra il Corvo e la volpe. Il primo rozzo, nero e goffo, la seconda, scaltra, elegante….anche qui i temi musicali caratterizzano i due animali-personaggi in scena…
La terza fiaba tratta della rana ed il bue. La rana vuole assomigliare al bue in grandezza e si gonfia sempre più fino al botto finale scoppiando in mille pezzi….l’orchestrazione accompagna onomatopeicamente questo effetto per renderlo visivamente efficace…………..
L’opera si conclude con la fiaba del lupo ed il cane che nella prima stesura fu scritta da Esopo e poi ripresa e trascritta in latino da Fedro nel I° secolo d.C.
Un mio affettuoso grazie al collega trombonista, Antonio Sicoli, che molto simpaticamente ha trattato tutti i testi delle fiabe da me scelte e li ha inseriti nelle rispettive sezioni musicali. E’ stato, inoltre, anche l’ispiratore dell’opera, richiedendomela per il suo ensamble di fiati formato dai giovani musicisti della scuola di Fiesole.
In effetti, molte di queste antiche fiabe sono ormai trascurate dalla scuola primaria Italiana, pur rimanendo ancora oggi attualissime ed accattivanti per i giovanissimi.
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