ALLELUJA Dall’Oratorio “IL MESSIA”

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A proposito del Messiah di Haendel, una delle opere sinfonico-corali più famose e celebrate della storia della musica occidentale, fa un certo effetto leggere oggi quanto scriveva il suo librettista, Charles Jennens, in una lettera datata 30 agosto 1745 e indirizzata a Edward Holdsworth: «Vi mostrerò un florilegio che ho dato a Haendel, dal titolo Messia: io ne ho molta considerazione, ed egli ne ha ricavato un bell’intrattenimento, anche se meno buono di quanto avrebbe potuto e dovuto fare». Anche se alla fine lo stesso Jennens, precisando il senso di quel “bell’intrattenimento” ammetterà che «…dopotutto, è nel complesso una bella composizione musicale».
ANALISI TECNICA

Il Messia, forse la composizione più famosa di Haendel, fu completato il 13 aprile della settimana santa del 1742, al New Musick-Hall di Dublino. Haendel riempì le oltre 250 pagine dell’autografo originale in sole tre settimane dal 22 agosto 1741 al 14 settembre, in uno di quei prodigi dell’ispirazione passati alla storia della musica, iniziando a lavorare due settimane dopo al Sansone, un oratorio della stessa ampiezza, finito il 29 ottobre successivo. La soddisfazione del pubblico per l’opera fu tale che gli organizzatori della manifestazione pubblicarono un appello sui giornali perché le signore del pubblico non si mettessero addosso abiti con crinolina e gli uomini lasciassero a casa le spade, così da guadagnare spazio per il pubblico. Nel 1741 Haendel aveva 56 anni ed era all’apice della carriera. Durante i successivi 18 anni – il maestro morirà nel 1759 – il Messia divenne la più popolare e celebrata delle sue musiche, in virtù di una magnificenza sonora di effetto immediato, lontana dai cerebralismi dello stile barocco più arcaico (come allora veniva percepita la scrittura bachiana, fino alla rivincita postuma della Passione secondo S. Matteo, guadagnata all’immortalità dalla rilettura di Mendelssohn, sessant’anni dopo). Haendel diresse il Messia 36 volte, rinunciandovi solo negli ultimi tempi a causa della cecità.

Il Messia di Haendel è innanzitutto un oratorio che rilegge drammaticamente una serie di passi attinti dalle sacre scritture. Il suo librettista, Jennens, descrivendo la struttura dell’opera, scrive in proposito: «Dobbiamo confessare che grande è il mistero della pietà; Egli si manifestò nella carne, fu giustificato nello Spirito, apparve agli Angeli, fu annunziato ai pagani, fu creduto nel mondo, fu assunto nella gloria».

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Descrizione

Compositore: Handel George Friederich


Trascrittore: Picchioni Massimo


Genere: Musica Sacra


Editore: Master Symphony


Difficoltà: 3


Durata:


Formazione: per Coro e Banda


Formato: Partitura A4 e Parti librettabili


Data di pubblicazione: 2008


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