LA BATTAGLIA DI FORT HENRY
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Musiche di scena liberamente ispirate allo scontro tra esercito francese e inglese avvenuto nei pressi di Fort Henry (Canada) nel 1757.
Lo scrittore James Fenimore Cooper (1789-1851) acquistò fama mondiale con il suo romanzo “L’ultimo dei Mohicani”, pubblicato nel 1826, nel quale descrisse l’efferato massacro compiuto dagli Indiani dopo la resa di Fort William Henry, situato sul lago George.
Nel mese di agosto 1757 il presidio inglese, difeso da 1300 soldati agli ordini del colonnello George Munro, venne assalito e cinto d’assedio da circa 8000 uomini tra soldati francesi e guerrieri delle tribù indiane, comandati dal marchese di Montcalm.
Dopo alcuni giorni di assedio, rimasto praticamente senza cannoni in grado di rispondere al fuoco nemico, il comandante britannico accettò di parlamentare con Montcalm, che gli offrì una resa onorevole. In base alla promessa del nobile di Francia, la guarnigione inglese, rimasta con solo 1.600 uomini in piena efficienza, avrebbe potuto lasciare il forte portando con sé armi, bagagli e provviste, sulla parola di non combattere più per diciotto mesi. Munro, ritenendo di non avere altra scelta, accettò. Il 9 agosto 1757 gli Inglesi iniziarono a evacuare il presidio formando una lunga colonna di Giubbe Rosse. Le truppe sconfitte si misero in marcia verso Fort Edward mentre gli ufficiali di Montcalm assistevano alla partenza. Gli Indiani attendati nei dintorni avevano espresso la loro insoddisfazione per la resa anticipata dei Britannici. Alcuni dei loro capi lamentavano che il sangue versato per la gloria della Francia non era stato ricompensato con un’adeguata contropartita: durante i giorni di furibondi combattimenti per conquistare la fortezza, i guerrieri avevano preso pochi scalpi, un numero limitato di armi da fuoco e nessuna donna da trascinare nei loro villaggi come bottino di guerra. Mentre le truppe britanniche sfilavano incolonnate addentrandosi nella foresta, in lontananza si udirono gli echi dei rinforzi, giunti in soccorso delle truppe sconfitte. Era il suono della fanfara che precedeva il Generale Daniel Webb, proveniente dal vicino Fort Edward con un esercito di 3.500 soldati. Ricongiunti con le milizie britanniche superstiti riuscirono a capovolgere le sorti della battaglia, così da rimpossessarsi del comando sul presidio di Fort Henry.
Questo è il finale che l’autore del brano avrebbe voluto; in realtà i fatti non ebbero questo lieto fine: le milizie britanniche, che si accingevano a lasciare il forte a seguito del patto formulato con il Marchese di Montcalm, vennero assalite e sterminate dagli indiani, che agirono di propria iniziativa eludendo la vigilanza delle truppe francesi. Non appena Montcalm, che si trovava ad una certa distanza dal luogo dei disordini venne informato dei fatti, ordinò l’intervento massiccio dei suoi uomini, che fecero cessare la strage respingendo gli Indiani; ma ormai l’infamia era stata commessa: circa 200 Inglesi avevano pagato con la vita e altri 400 risultavano rapiti dagli scatenati Pellirosse. Di questi ultimi, 200 furono liberati più tardi per intercessione del governatore della Nuova Francia che pagò un riscatto irrisorio. Invece, di moltissimi altri non si seppe più nulla.
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Descrizione
Compositore: Borri Stefano
Genere: Fantasia descrittiva
Editore: Master Symphony
Difficoltà: 4
Durata: 00:10:20
Formazione: per Concert Band
Formato: Partitura e Parti A4 (Formato concerto)
Data di pubblicazione: 2015
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