SINFONIA DEGLI ADDII n°45 IV tempo Finale

90,00 Iva Inclusa

Nel 1772 il compositore viennese Franz Joseph Haydn (1732-1809) prestava i suoi servigi alla corte del principe Nicolaus Estherázy, detto “il Magnifico”.
Discreto musicista dilettante, il nobile aveva l’abitudine di trascorrere l’estate nel sontuoso palazzo di Estheráz, trasferendo lì tutta la corte, compresi i componenti della Cappella Musicale.
Durante questo periodo, per suo espresso volere, sia i servi che gli strumentisti, vivevano lontani dalle famiglie, che rimanevano ad Eisenstadt, residenza invernale del principe.
Quell’anno il soggiorno ad Estheráz si era protratto più del solito e la maggior parte delle persone non vedeva l’ora di tornarsene a casa.
Bisognava far comprendere la situazione al principe, usando però molto tatto per non incorrere nelle sue ire.
Haydn si offerse di risolvere la questione e, a tale scopo, scrisse un brano, da eseguire davanti a Estherázy, strutturato in modo da fargli comprendere i loro desideri.
Nacque così la Sinfonia n. 45, che conteneva novità e allusioni che non potevano sfuggire ad un uomo dalle indubbie conoscenze musicali come il principe.
l’apice della sinfonia era costituito dal movimento finale, dove il Presto, posto per consuetudine alla conclusione di ogni sinfonia, si interrompeva improvvisamente, facendo posto ad un Adagio, interpretato inizialmente dall’ intera orchestra.
La partitura era concepita in modo tale che, con il procedere del motivo, i musicisti delle varie sezioni, a cominciare dai fiati, abbandonassero la scena uno dopo l’altro, lasciando alla fine soltanto i due violini.
Questi ultimi, dopo aver eseguito un’altra manciata di note, si allontanavano anch’essi, ponendo così termine alla sinfonia.
Fu sufficiente una sola esecuzione per far comprendere a Nicolaus Estherázy gli umori di chi lo circondava e decidere un immediato ritorno ad Eisenstadt, mentre, da quel momento, la composizione di Haydn divenne universalmente nota come Sinfonia degli Addii.

ANALISI TECNICA:

L’ultimo movimento (IV) inizia con un tempo veloce, nel tipico stile di Haydn, scritto in forma sonata. L’intensità ritmica aumenta ad un certo punto con l’uso del bariolage nella parte dei primi clarinetti. La musica arriva finalmente alla fine della ripresa in un passaggio che sembra essere la fine della sinfonia, ma improvvisamente irrompe in una cadenza di dominante. Quello che poi segue è una lunga coda, come un secondo movimento lento, estremamente raro nelle sinfonie classiche e che probabilmente lasciò stupito il principe. Tale coda è scritta in 3/8 e modula dal maggiore al minore. Nella coda molti degli strumenti suonano un piccolo solo appena prima di “congedarsi”, e il finale è un anticlimax che finisce in un pianissimo.

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Descrizione


Compositore: Haydn Franz Joseph


Trascrittore: Aleppo Giancarlo


Genere: 4° tempo dalla Sinfonia


Editore: Master Symphony


Difficoltà: 3


Durata: 00:09:00


Formazione: Trascrizione per Concert Band


Formato: Partitura e parti A4 (formato concerto)


Data di pubblicazione: 2013


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