• 90,00 Iva Inclusa

    COSI’ FAN TUTTE

    90,00 Iva Inclusa

    Così fan tutte, ossia La scuola degli amanti (K 588) è un’opera buffa in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart.

    È la terza ed ultima delle tre opere italiane “buffe” scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte (da Le metamorfosi di Ovidio e da La grotta di Trofonio di Giovanni Battista Casti). Fu commissionata dall’imperatore Giuseppe II d’Asburgo-Lorena in seguito alle felici riprese viennesi (1788-1789) di Le nozze di Figaro e Don Giovanni.

    La prima rappresentazione ebbe luogo al Burgtheater di Vienna il 26 gennaio 1790 con Adriana Ferraresi Del Bene e Francesco Benucci diretta dal compositore.

  • 85,00 Iva Inclusa

    Bellini Vincenzo NORMA Sinfonia dall’Opera Trasc. per Banda di Vessella Alessandro

    85,00 Iva Inclusa

    Norma è un’opera in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani, tratto dalla tragedia Norma, ou L’Infanticide di Louis-Alexandre Soumet (1786-1845).

    Composta in meno di tre mesi, dall’inizio di settembre alla fine di novembre del 1831, in gran parte nella Villa Passalacqua di Moltrasio, fu data in prima assoluta al Teatro alla Scala di Milano il 26 dicembre dello stesso anno, inaugurando la stagione di Carnevale e Quaresima 1832.

    Quella sera l’opera, destinata a diventare la più popolare tra le dieci composte da Bellini, andò incontro a un fiasco clamoroso, dovuto sia a circostanze legate all’esecuzione (l’indisposizione della primadonna, il soprano Giuditta Pasta, nonché la tensione psicologica degli altri membri del cast), sia alla presenza di una claque avversa a Bellini e alla Pasta. Non di meno l’inconsueta severità della drammaturgia e l’assenza del momento più sontuoso, il concertato che tradizionalmente chiudeva il primo dei due atti, spiazzò il pubblico milanese.

    Il soggetto è ambientato nelle Gallie al tempo dell’antica Roma, e presenta espliciti legami con il mito di Medea. Fedele a questa idea di classica sobrietà, Bellini adottò per Norma una tinta orchestrale particolarmente omogenea, relegando l’orchestra al ruolo di accompagnamento della voce.


  • -10%
    70,00 63,00 Iva Inclusa

    EDGAR

    70,00 63,00 Iva Inclusa

    DopoLe Villi, la sua prima opera, il giovane Puccini era alla ricerca di un nuovo soggetto. Ferdinando Fontana, che era già stato il librettista delleVilli, gli proposeLa coupe et les lèvresdi Alfred de Musset, un poema drammatico che faceva parte della raccoltaLe Spectacle sans fauteuil.

    Atto primo. È l’alba: nella piazza del villaggio contadini e pastori si recano al lavoro. Fidelia, figlia di Gualtiero, è innamorata di Edgar, ma il giovane è soggiogato dal fascino perverso di Tigrana, una bellissima cortigiana. Anche Frank, il fratello di Fidelia, è innamorato di Tigrana; ma questa lo respinge, cercando di conquistare definitivamente Edgar. Così, davanti alla chiesa, dove si sta svolgendo una funzione, Tigrana intona una canzone sboccata e provocatoria. I contadini, offesi, cercano di scacciarla, ma Edgar interviene in sua difesa; poi, ormai follemente innamorato, brucia la casa paterna e fugge con la donna. Frank cerca di fermarli, ma Edgar lo affronta in duello e lo ferisce.

    Atto secondo. In un sontuoso palazzo si sta svolgendo una festa, ma Edgar è ormai annoiato e disgustato dalla vita perversa con Tigrana, e pensa invece con nostalgia alla purezza di Fidelia; Tigrana cerca di riconquistarlo, ma invano. Davanti al palazzo passa un plotone di soldati, capitanati da Frank. Edgar ha deciso: per espiare le sue colpe andrà a combattere contro i francesi; chiede perdono a Frank e si arruola. Tigrana, sconfitta, giura di vendicarsi.

    Atto terzo. Una fortezza vicino a Courtrai: si celebra il funerale di Edgar, caduto per la patria. Fidelia piange l’amato, mentre Frank pronuncia l’elogio funebre. Ma un frate, con il volto coperto dal cappuccio, ricorda a tutti le colpe di Edgar; Fidelia invece ne difende la memoria, poi si ritira in chiesa a pregare. Giunge Tigrana, che appare addolorata per la morte dell’uomo; il frate e Frank le promettono una lauta ricompensa se accuserà Edgar di tradimento. I soldati credono all’accusa pronunciata dalla donna e vogliono far scempio del cadavere di Edgar, ma nella bara c’è solo la sua armatura: Edgar è vivo, ed è in realtà il frate incappucciato. Fidelia esulta insieme ai soldati; ma Tigrana, che non accetta di esser stata beffata e di aver perso Edgar, uccide Fidelia con una pugnalata.

     

  • 60,00 Iva Inclusa

    Mascagni Pietro CAVALLERIA RUSTICANA Intermezzo dall’Opera Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo

    60,00 Iva Inclusa

    Cavalleria rusticana fu la prima opera composta da Mascagni ed è certamente la più nota fra le sedici composte dal compositore livornese (oltre a Cavalleria rusticana, solo Iris e L’amico Fritz sono rimaste nel repertorio stabile dei principali enti lirici). Il suo successo fu enorme già dalla prima volta in cui venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890, e tale è rimasto fino a oggi.

    Nel 1888 l’editore milanese Edoardo Sonzogno annunciò un concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non avevano ancora fatto rappresentare una loro opera. I partecipanti dovevano scrivere un’opera in un unico atto, e le tre migliori produzioni (selezionate da una giuria composta da cinque importanti musicisti e critici italiani) sarebbero state rappresentate a Roma a spese dello stesso Sonzogno.

    Mascagni, che all’epoca risiedeva a Cerignola, in provincia di Foggia, dove dirigeva la locale banda musicale, venne a conoscenza di questo concorso solo due mesi prima della chiusura delle iscrizioni e chiese al suo amico Giovanni Targioni-Tozzetti, poeta e professore di letteratura all’Accademia Navale di Livorno, di scrivere un libretto. Targioni-Tozzetti scelse Cavalleria rusticana, una novella popolare di Giovanni Verga come base per l’opera. Egli e il suo collega Guido Menasci lavoravano per corrispondenza con Mascagni, mandandogli i versi su delle cartoline. L’opera fu completata l’ultimo giorno valido per l’iscrizione al concorso. In tutto, furono esaminate settantatré opere e il 5 marzo 1890 la giuria selezionò le tre opere da rappresentare a Roma: Labilia di Nicola Spinelli, Rudello di Vincenzo Ferroni, e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.

  • 60,00 Iva Inclusa

    Mascagni Pietro CAVALLERIA RUSTICANA Intermezzo dall’Opera Arrangiamento Bocci Lorenzo

    60,00 Iva Inclusa

    Cavalleria rusticana fu la prima opera composta da Mascagni ed è certamente la più nota fra le sedici composte dal compositore livornese (oltre a Cavalleria rusticana, solo Iris e L’amico Fritz sono rimaste nel repertorio stabile dei principali enti lirici). Il suo successo fu enorme già dalla prima volta in cui venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890, e tale è rimasto fino a oggi.

    Nel 1888 l’editore milanese Edoardo Sonzogno annunciò un concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non avevano ancora fatto rappresentare una loro opera. I partecipanti dovevano scrivere un’opera in un unico atto, e le tre migliori produzioni (selezionate da una giuria composta da cinque importanti musicisti e critici italiani) sarebbero state rappresentate a Roma a spese dello stesso Sonzogno.

    Mascagni, che all’epoca risiedeva a Cerignola, in provincia di Foggia, dove dirigeva la locale banda musicale, venne a conoscenza di questo concorso solo due mesi prima della chiusura delle iscrizioni e chiese al suo amico Giovanni Targioni-Tozzetti, poeta e professore di letteratura all’Accademia Navale di Livorno, di scrivere un libretto. Targioni-Tozzetti scelse Cavalleria rusticana, una novella popolare di Giovanni Verga come base per l’opera. Egli e il suo collega Guido Menasci lavoravano per corrispondenza con Mascagni, mandandogli i versi su delle cartoline. L’opera fu completata l’ultimo giorno valido per l’iscrizione al concorso. In tutto, furono esaminate settantatré opere e il 5 marzo 1890 la giuria selezionò le tre opere da rappresentare a Roma: Labilia di Nicola Spinelli, Rudello di Vincenzo Ferroni, e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.

  • Hot
    110,00 Iva Inclusa

    Rossini Gioacchino LA SCALA DI SETA Sinfonia dall’Opera – Strumentazione per Concert Band di Cantarini GianLuca

    110,00 Iva Inclusa

    La scala di seta è un’opera lirica di Gioachino Rossini.

    Il libretto, denominato farsa comica in un atto, è di Giuseppe Maria Foppa, che aveva già scritto per Rossini L’inganno felice e scriverà ancora Il signor Bruschino. L’operina appartiene al gruppo di cinque farse che Rossini scrisse per il Teatro San Moisè di Venezia (le altre, oltre alle due citate sopra, sono La cambiale di matrimonio e L’occasione fa il ladro). La scala di seta andò in scena il 9 maggio 1812 con discreto successo, ma dopo un limitato numero di repliche e di riprese in teatri minori scomparve totalmente dal repertorio, per essere ripresa soltanto nel secondo Dopoguerra. La sinfonia dell’opera, invece, rimase un pezzo molto frequentato del repertorio sinfonico.

    Trama:

    Giulia, pupilla del vecchio Dormont, è innamorata e segretamente sposata con il bel Dorvil, nozze favorite dalla bontà di una vecchia zia. Dormont non sospetta nulla, dato che gli incontri dei due amanti avvengono senza che lui possa vederli, e Dorvil sale in camera di Giulia grazie a una scala di seta.
    A complicare però l’intimità degli amanti sono l’impiccione Germano, servo buffo e innamorato di Giulia, Lucilla, curiosa cugina di Giulia, e il fidanzamento combinato da Dormont tra la pupilla e il facoltoso Blansac. Giulia, preoccupata, cerca di far innamorare Blansac della cugina, mentre Dorvil avvampa di gelosia: Lucilla e Blansac si innamorano, ma Germano continua a fare confusione tra le coppie, mandando quasi a monte i piani di Giulia. A mezzanotte Giulia e Dorvil progettano di fuggire, ma la fuga viene interrotta dall’importuno arrivo di Blansac e di Germano (Lucilla osserva il tutto nascosta e appartata): Dormont viene svegliato e ai due amanti non resta che confessare la verità. Dormont li perdona, vedendo anche che Blansac è innamorato di Lucilla, e al tutore non resta che benedire le due coppie.

     

  • Hot
    110,00 Iva Inclusa

    Rossini Gioacchino LA CENERENTOLA Sinfonia dall’Opera Strumentazione per Concert Band di Cantarini GianLuca

    110,00 Iva Inclusa

    La Cenerentola è un melodramma giocoso od un’opera lirica di Gioachino Rossini su libretto di Jacopo Ferretti. Il titolo originale completo è La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo.

    Il soggetto fu tratto dalla celebre fiaba di Charles Perrault, ma Ferretti si servì anche di due libretti d’opera: Cendrillon di Charles Guillaume Etienne per Nicolò Isouard (1810) e Agatina, o la virtù premiata di Francesco Fiorini per Stefano Pavesi (1814).

    L’opera fu composta in circa tre settimane e Rossini, come fece in altre occasioni, affidò ad un assistente (in questo caso Luca Agolini) la composizione dei recitativi secchi e delle arie meno importanti, quelle di Alidoro e Clorinda.

    La prima rappresentazione ebbe luogo il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma. Il contralto Geltrude Righetti Giorgi, che era stata già la prima Rosina del Barbiere di Siviglia, cantò il ruolo della protagonista.

    Il debutto, pur non provocando uno scandalo paragonabile a quello del Barbiere, fu un insuccesso, ma dopo poche recite, l’opera divenne popolarissima e fu ripresa in Italia e all’estero.

    Come aveva già fatto altre volte, Rossini usò la tecnica dell’autoimprestito, cioè prese le musiche per alcuni brani da opere composte in precedenza: il rondò di Angelina è tratto dall’aria del conte di Almaviva del Barbiere “Cessa di più resistere” e la sinfonia è tratta da quella della Gazzetta.

    Per una ripresa del 1820 al Teatro Apollo di Roma, avendo a disposizione l’ottimo basso Gioacchino Moncada, Rossini sostituì l’aria di Alidoro composta da Agolini con una grande aria virtuosistica (Là del ciel nell’arcano profondo), che nelle rappresentazioni odierne viene solitamente eseguita. Scelta che per altro obbliga a scritturare una prima parte anche per il ruolo di Alidoro, che nella versione originale era poco più di un comprimario

     

  • 70,00 Iva Inclusa

    Bizet Georges CARMEN Preludio dall’Opera Atto 1° Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo

    70,00 Iva Inclusa

    Il Preludio è il momento, musicalmente parlando, più celebre della Carmen, l’opera del 1875 composta dal francese Georges Bizet poco prima di morire, di infato a soli 36 anni. E’ ambientata a Siviglia, nel 1830, e narra dell’epopea amorosa di una giovane zingara, la quale dapprima si fidanza con un soldato e poi, lasciatolo per amore di un aitante torero, verrà da questi assassinata per gelosia.
    Divisa in quattro atti, il Preludio è la musica che, nel quarto, introduce la corrida del nuovo fidanzato di Carmen, Escamillo: proprio mentre costui entra trionfante nell’arena che Carmen viene accoltellata da José il quale, all’uscita della folla dall’arena, verrà trovato inginocchiato accanto al cadavere straziato dal dolore.
    Lo stesso Preludio si divide in tre sezioni distinte: la prima riguardante la corrida stessa, la seconda è la cosiddetta (altrettanto celebre) “canzone del Toreador”, la terza è il finale.

  • 110,00 Iva Inclusa

    RIENZI Ouverture dall’Opera R. Wagner – Trasc. per Concert Band di M. Picchioni

    110,00 Iva Inclusa

    Rienzi, l’ultimo dei tribuni (Rienzi, der Letzte der Tribunen) è il titolo della quarta opera di Richard Wagner, composta fra il 1837 e il 1840.
    Portata in scena per la prima volta a Dresda, il 20 ottobre 1842, fu un trionfo per il compositore, all’epoca ancora pressoché sconosciuto, che, anche grazie a questo successo, si assicurò il posto di Kapellmeister nel Teatro di Corte. L’enorme popolarità raggiunta dall’opera si deve al fatto che essa, essendo una delle prime prove di Wagner, risente ancora degli stilemi della Grand Opera francese e dei suoi maggiori rappresentanti, Meyerbeer e Halévy. Fu proprio il primo, anzi, pregato dallo stesso Wagner, a raccomandare l’opera presso i teatri tedeschi da Parigi. Già dall’opera successiva, L’olandese volante, però, Wagner rinnegherà questo stile per muovere i suoi primi passi innovativi e veramente originali.
    La trama dell’opera è ispirata alla vicenda storica di Cola di Rienzo, il notaio romano del Trecento che negli anni centrali del secolo tentò di restaurare in città la repubblica sul modello dell’antica Roma.

  • 90,00 Iva Inclusa

    I QUATTRO RUSTEGHI Intermezzo dall’Opera di E. Wolf-Ferrari / Arr. per Concert Band di M. Codamo

    90,00 Iva Inclusa
  • 110,00 Iva Inclusa

    I VESPRI SICILIANI Sinfonia dall’Opera

    110,00 Iva Inclusa
  • 100,00 Iva Inclusa

    SE FOSSI RE “SI J’ETAIS ROI” Sinfonia dall’Opera

    100,00 Iva Inclusa

    SE FOSSI RE

    “Si j’étais roi” è un’opera-comique in tre atti di Adolphe Adam, su libretto di Adolphe d’Ennery e Jules-Henri Brésil. La prima rappresentazione è avvenuta a Parigi al Théâtre Lyrique (Théâtre-Historique, Boulevard du Temple) il 4 settembre 1852 ed ha raggiunto più di 170 spettacoli nei suoi primi dieci anni.

    La trascrizione per Concert Band è stata curata da Massimo Picchioni

  • 110,00 Iva Inclusa

    DIE MEISTERSINGER “I MAESTRI CANTORI DI NORIMBERGA”

    110,00 Iva Inclusa

     

  • 100,00 Iva Inclusa

    STIFFELIO

    100,00 Iva Inclusa

     

  • 90,00 Iva Inclusa

    OBERTO CONTE DI SAN BONIFACIO

    90,00 Iva Inclusa

    Verdi aveva appena compiuto 22 anni quando si apprestò a comporre la sua prima opera, un giovane senza esperienza cui non era ancora del tutto chiaro quali fossero le qualità necessarie ad un libretto ne quali fossero le proprie capacità. La sinfonia è sicuramente una delle pagine più interessanti di tutta l’opera.