All’apertura del secondo atto ritroviamo il sospettoso don Bartolo che indaga sull’identità del soldato, credendolo un aiutante del Conte d’Almaviva. Si presenta in quel momento alla sua porta il Conte stesso nel suo terzo travestimento da maestro di musica, don Alonso. Rossini e Sterbini approntano in maniera magistrale l’ultimo travestimento del conte: sia il libretto che la musica ci presentano questo untuoso personaggio che ripete in maniera pedante in suo saluto “Pace e gioia” facendo indispettire don Bartolo che, per costume, è costretto a trattarlo in maniera garbata; la scena è simile a quella del Finale Primo poiché, anche in questo caso, si dipanano vari livelli musicali e teatrali: da un lato i rispettosi saluti che sembrano non aver mai fine, dall’altro gli “a parte” che a velocità stratosferica aprono uno spiraglio sulla vera azione e sulle vere intenzioni di entrambi i personaggi. Per convincere il tutore, Almaviva fa credere che don Basilio sia malato, in più, gli mostra un biglietto scritto da Rosina per il Conte, come se lui l’avesse intercettato per caso: grazie a questo escamotage egli guadagna la fiducia del tutore. La lezione ha inizio, Rosina canta il Rondò dell’”Inutil precauzione” intervallato da frasi fugaci che scambia con don Alonso-Lindoro-Almaviva. Arriva anche Figaro che cerca di distrarre il tutore e prendere la chiave della stanza di Rosina: tutto sembra andare per il meglio ma è a questo punto che piomba don Basilio. Il conte riesce a convincerlo con una borsa d’oro ad andare via e la scena riprende tranquillamente finché, Bartolo riconosce in don Alonso il soldato della mattina e, irato, lo mette in fuga.
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Bizet Georges CANZONE DEL TOREADOR dall’Opera “CARMEN” Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo
70,00€ Iva InclusaCARMEN”è un dramma lirico di Georges Bizet su libretto di Henry Meilhac e Ludovic Halevy.
La prima rappresentazione di quest’opera è avvenuta a Parigi, nel teatro Opera-Comique il 3 marzo 1875.
L’argomento è tratto molto liberamente, dal romanzo omonimo di Prosper Merimee. Al libretto collaborò lo stesso Bizet, scrivendone anche alcune parti.
All’inizio essa riportò scarso successo e Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna. -
CORO DEI GITANI dall’Opera “IL TROVATORE”
80,00€ Iva InclusaNon meno celebre dei precedenti Cori del Nabucco e de I lombardi alla I crociata, il coro del Trovatore, tratto dall’atto secondo dell’opera, mentre i gitani cantano “Vedi le fosche notturne spoglie” i fabbri battono ritmicamente sulle incudini i martelli.
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DI QUELLA PIRA dall’Opera “IL TROVATORE”
80,00€ Iva InclusaDi quella pira è una popolare cabaletta, tratta dal Trovatore di Giuseppe Verdi, su libretto di Salvadore Cammarano.
Nel secondo quadro della parte terza, Manrico (tenore) e Leonora (soprano) si trovano all’altare, pronti a sposarsi. Manrico ha appena cantato l’unica aria a lui affidata nell’opera, «Ah sì, ben mio coll’essere». Dopo un breve duetto “nuziale” («L’onda de’ suoni mistici»), accompagnato da un organo interno, arriva improvvisamente Ruiz, il luogotenente di Manrico nel conflitto contro il Conte di Luna, e gli rivela che la vecchia zingara Azucena, colei che Manrico ritiene la propria madre, è caduta nelle mani dei nemici. Manrico invia Ruiz a raccogliere un drappello di armati, e intona questa celebre cabaletta. L’intervento di Leonora ha luogo prima che l’esecuzione riprenda da capo, come previsto dalle convenzioni del melodramma ottocentesco. La cabaletta si conclude con la partenza di Manrico per la battaglia con cui intende salvare la madre.
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E’ STRANO E’ STRANO finale atto 1° dall’Opera “LA TRAVIATA”
80,00€ Iva InclusaIl primo atto si conclude con una lunga sequenza di cui è di scena soltanto Violetta (con l’eccezione di un breve momento in cui alla sua voce si intreccia quella di Alfredo, che si ode cantare dall’esterno). La festa è finita, gli ospiti se ne sono andati, e la ragazza è rimasta sola nelle sue stanze a riflettere sulle parole del giovane appena conosciuto. Soltanto ora (“È strano! È strano!”) si rende conto che la sua dichiarazione d’amore l’ha commossa più di quanto non le fosse sembrato inizialmente: per un attimo si domanda se non possa essere anche lei capace di donarsi in modo puro e disinteressato a un sol uomo, riconoscendo la superficialità della propria vita improntata al godimento. Nell’aria “Ah, fors’è lui” rivela così il suo intimo desiderio di amare e di essere amata veramente, e la speranza che Alfredo sia colui che da tempo attendeva, il salvatore venuto a riportarle pace e serenità. Ma subito cerca di scacciare queste idee (“Follie!”) e si propone di rivolgere nuovamente il proprio pensiero alle feste, al piacere e alla vita mondana (“Sempre libera degg’io / folleggiar di gioia in gioia”). Per un attimo la voce di Alfredo, che canta da sotto il balcone il brano già intonato in precedenza (“Di quell’amor ch’è palpito…”), torna a turbarla: ma rapidamente manifesta nuovamente l’intenzione di rifiutare, almeno per ora, la sua offerta d’amore.
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HABANERA dall’Opera “CARMEN” di G. Bizet Trasc. per Mezzo-Soprano e Concert Band di Massimo Picchioni
70,00€ Iva InclusaLa stupenda “Habanera” tratta dalla Carmen di Bizet in una nuova trascrizione curata da Massimo Picchioni per Mezzo-Soprano e Banda (o Tromba e banda) che lascia intatta la magia dell’opera originale.
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IL MONDO ALLA ROVESCIA selezione dall’Opera
120,00€ Iva InclusaIL MONDO ALLA ROVESCIA opera buffa in 2 atti rappresentata al Burgtheater di Vienna il 13 gennaio 1795. Il libretto di Caterino Mazzolà, tratto dall’omonima commedia di Carlo Goldoni, narra le vicende spassose, degli abitanti di un’isola dove a comandare sono le donne. La lezione musicale di Salieri e quella di applicare all’opera buffa gli stessi concetti drammaturgici dell’opera seria, come aveva imparato dal suo maestro C. W. Gluck., ma non solo. Non si possono non trovare elementi della tradizione comica di stampo napoletano, in particolare Cimarosa, con qualche aria decisamente legata al mondo dell’opera “rococò”.
La selezione dall’Opera, curata da Domenico Agnusdei e comprende le seguenti parti: Sinfonia, Marcia, Serenata, Aria, Cori e Finale.
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Leoncavallo R. – VESTI LA GIUBBA dall’Opera “PAGLIACCI” Trasc. per Tenore e Concert Band di Picchioni M.
70,00€ Iva InclusaVesti la giubba, più conosciuta come Ridi, pagliaccio, è un’aria dell’opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.
Viene intonata alla fine del primo atto da Canio, che si prepara per la commedia nel ruolo di Pagliaccio nonostante abbia appena scoperto il tradimento della moglie Nedda. Quest’aria rappresenta il concetto di “clown tragico”, che sostiene il suo ruolo comico senza mostrare alcun turbamento, ma che interiormente vive un dramma personale.
La trascrizione per Tenore e Concert Band è stata curata da Massimo Picchioni.
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LIBIAMO NEI LIETI CALICI Brindisi dall’Opera “LA TRAVIATA”
80,00€ Iva InclusaLa Traviata è un’opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave tratto dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio), «La signora delle camelie»; viene considerata l’opera più significativa e romantica di Verdi e fa parte della “Trilogia Popolare” assieme a Il Trovatore e a Rigoletto.
La prima rappresentazione avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 ma, a causa soprattutto d’interpreti non all’altezza e della scabrosità dell’argomento, si rivelò un sonoro fiasco; ripresa l’anno successivo con l’interpretazione di un cast più valido e retrodatando l’azione di due secoli riscosse finalmente il meritato successo.
Nel tempo La Traviata non ha mai smesso d’appassionare, entrando a far parte del cosiddetto “repertorio”. Il ruolo principale, quello di Violetta, richiedendo una voce da soprano al tempo stesso di coloratura, specie nell’atto primo, lirica e drammatica, in modo da restituire appieno la tinta verdiana, ha avuto interpreti di altissimo livello.
Fra i passaggi più popolari dell’opera sono da segnalare l’invocazione di Violetta “Amami, Alfredo”, il famoso brindisi “Libiamo ne’ lieti calici”, la cabaletta “Sempre libera degg’io”, il concertato finale del secondo atto, l’aria “Addio, del passato” e il duetto “Parigi, o cara”.
“Libiamo ne’ lieti calici” è un celebre brindisi in tempo di valzer tratto del primo atto.
Costituisce uno degli episodi in cui si articola l’introduzione dell’opera ed è intonato da Violetta (soprano), Alfredo (tenore) e dal coro imbottito di seconde parti (Flora, Gastone, il Barone, il Dottore, il Marchese).
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LIBIAMO NEI LIETI CALICI Brindisi dall’Opera “LA TRAVIATA”
80,00€ Iva InclusaLa Traviata è un’opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave tratto dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio), «La signora delle camelie»; viene considerata l’opera più significativa e romantica di Verdi e fa parte della “Trilogia Popolare” assieme a Il Trovatore e a Rigoletto.
La prima rappresentazione avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 ma, a causa soprattutto d’interpreti non all’altezza e della scabrosità dell’argomento, si rivelò un sonoro fiasco; ripresa l’anno successivo con l’interpretazione di un cast più valido e retrodatando l’azione di due secoli riscosse finalmente il meritato successo.
Nel tempo La Traviata non ha mai smesso d’appassionare, entrando a far parte del cosiddetto “repertorio”. Il ruolo principale, quello di Violetta, richiedendo una voce da soprano al tempo stesso di coloratura, specie nell’atto primo, lirica e drammatica, in modo da restituire appieno la tinta verdiana, ha avuto interpreti di altissimo livello.
Fra i passaggi più popolari dell’opera sono da segnalare l’invocazione di Violetta “Amami, Alfredo”, il famoso brindisi “Libiamo ne’ lieti calici”, la cabaletta “Sempre libera degg’io”, il concertato finale del secondo atto, l’aria “Addio, del passato” e il duetto “Parigi, o cara”.
“Libiamo ne’ lieti calici” è un celebre brindisi in tempo di valzer tratto del primo atto.
Costituisce uno degli episodi in cui si articola l’introduzione dell’opera ed è intonato da Violetta (soprano), Alfredo (tenore) e dal coro imbottito di seconde parti (Flora, Gastone, il Barone, il Dottore, il Marchese).
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Mascagni Pietro INNEGGIAMO IL SIGNOR Preghiera dall’Opera “CAVALLERIA RUSTICANA” Trascrizione per Soprano, Coro e Concert Band di Picchioni Massimo
80,00€ Iva Inclusa“Inneggiamo il signor….” per soprano e coro (la strumentazione permette di eseguire il brano anche senza coro). Un aria di grande intensità che coinvolgerà sicuramente il vostro pubblico.
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MOSE’ E IL FARAONE Finale dall’Opera Atto 2°
85,00€ Iva InclusaFinale dell’Opera atto 2° per Soprano, Mezzosoprano, Tenore, Basso e Concert Band
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SUONI LA TROMBA, E INTREPIDO dall’Opera “I PURITANI”
80,00€ Iva InclusaBellini compose la sua ultima opera in nove mesi, dall’aprile del 1834 al gennaio del 1835: una gestazione per l’epoca insolitamente lunga. Durante questo periodo, l’impianto drammaturgico subì trasformazioni radicali e il compositore guidò passo dopo passo il lavoro dell’inesperto librettista.
Inizialmente strutturata in due atti, l’opera fu suddivisa in tre atti poco prima dell’andata in scena; la nuova suddivisione fu resa necessaria dalla decisione di invertire l’ordine della Scena di Elvira (“Qui la voce sua soave”) e del Duetto tra Riccardo e Giorgio, la cui stretta “Suoni la tromba, e intrepido” provocava un’immancabile richiesta di bis.
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80,00€72,00€ Iva InclusaTE DEUM dall’Opera “TOSCA”
80,00€72,00€ Iva InclusaPer 73 misure le campane; seguite dall’Arpa, Fagotti, Clarinetto basso e Tuba; segnano il tempo di un colossale crescendo dove si intrecciano materiali musicali eterogenei. trà i più significativi segnaliamo il parlato del coro, i colpi di cannone e l’intervento dell’Organo. Sopra questo marasma si staglia la voce di Scarpia che sfrutta frammenti cromatici mescolati ad ampi salti spinti nel registro acuto. L’apice dell’intero atto è raggiunto con i versi dopo i quali gli ottoni convergono all’unisono con le voci nell’. Una grandiosa ripresa della Banda del tema di Scarpia conclude l’atto così come era iniziato.
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TILDA Atto II – scena estratto dall’Opera
90,00€ Iva InclusaTilda è un’opera lirica in tre atti di Francesco Cilea su libretto di Angelo Zanardini (che si firmò con lo pseudonimo Arnaldo Graziani). Fu rappresentata per la prima volta il 7 aprile 1892 al Teatro Pagliano di Firenze.
L’opera, che Cilea ebbe occasione di musicare grazie ai contatti con l’editore Sonzogno ottenuti dopo il buon successo del primo lavoro, Gina venne poi data ad Ancona e Venezia. Alcuni mesi dopo (il 24 settembre) venne rappresentata anche in Austria, al Teatro dell’Esposizione Musicale di Vienna e il 3 gennaio 1893 approdò al Teatro Dal Verme di Milano, dove riscosse successo di pubblico anche se parte della critica la giudicò al più «cosuccia non senza valore». Si tratta di un’opera di stampo verista in tre brevi atti, che il giovane Cilea musicò soprattutto per non perdere i contatti con l’editore, in vista di migliori opportunità per il futuro.
Trama:
Tilda cerca invano di conquistare l’amore di Gastone, che invece è innamorato di Agnese, giungendo persino a far rapire la rivale dal brigante Gasparre. Tilda viene infine uccisa da Gastone al quale ha fatto credere di avere ucciso Agnese.
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UNA VOCE POCO FA dall’Opera “IL BARBIERE DI SIVIGLIA”
80,00€ Iva InclusaLa celebre aria di Rosina “Una voce poco fa” da IL BARBIERE D SIVIGLIA di Gioacchino Rossini, opera buffa che fu rappresentata la prima volta nel 1816 al Teatro Argentina di Roma. Rossini trasse lo spunto del suo capolavoro dalla commedia di Beaumarchais, che era la prima di una trilogia della quale faceva parte anche Ie nozze di Figaro musicato da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte.
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UNA VOCE POCO FA dall’Opera “IL BARBIERE DI SIVIGLIA”
80,00€ Iva InclusaLa celebre aria di Rosina “Una voce poco fa” da IL BARBIERE D SIVIGLIA di Gioacchino Rossini, opera buffa che fu rappresentata la prima volta nel 1816 al Teatro Argentina di Roma. Rossini trasse lo spunto del suo capolavoro dalla commedia di Beaumarchais, che era la prima di una trilogia della quale faceva parte anche Ie nozze di Figaro musicato da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte.
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Verdi Giuseppe O SIGNORE DAL TETTO NATIO dall’Opera “I LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA” Trasc. per Coro e Concert Band di Picchioni Massimo
70,00€ Iva InclusaO Signore dal tetto natio e Va Pensiero hanno consolidato la fama di Verdi quale abile compositore di cori. Tale fu il fervore popolare che il cognome del compositore divenne il vessillifero del movimento per l’unità e l’indipendenza Italiana, conosciuto come Risorgimento. Questi sentimenti patriottici caratterizzarono sempre la produzione corale del compositore di Busseto che fu in grado di interpretare le aspirazioni della borghesia italiana ottocentesca.
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Verdi Giuseppe VA PENSIERO Coro dall’Opera “NABUCCO” Trascrizione per Coro e Concert Band di Picchioni Massimo
70,00€ Iva InclusaVa Pensiero e O Signore dal tetto Natio hanno consolidato la fama di Verdi quale abile compositore di cori. Tale fu il fervore popolare che il cognome del compositore divenne il vessillifero del movimento per l’unità e l’indipendenza Italiana, conosciuto come Risorgimento. Questi sentimenti patriottici caratterizzarono sempre la produzione corale del compositore di Busseto che fu in grado di interpretare le aspirazioni della borghesia italiana ottocentesca.