• 80,00 Iva Inclusa

    LA CALUNNIA dall’Opera “IL BARBIERE DI SIVIGLIA”

    80,00 Iva Inclusa
  • 80,00 Iva Inclusa

    DI QUELLA PIRA dall’Opera “IL TROVATORE”

    80,00 Iva Inclusa

    Di quella pira è una popolare cabaletta, tratta dal Trovatore di Giuseppe Verdi, su libretto di Salvadore Cammarano.

    Nel secondo quadro della parte terza, Manrico (tenore) e Leonora (soprano) si trovano all’altare, pronti a sposarsi. Manrico ha appena cantato l’unica aria a lui affidata nell’opera, «Ah sì, ben mio coll’essere». Dopo un breve duetto “nuziale” («L’onda de’ suoni mistici»), accompagnato da un organo interno, arriva improvvisamente Ruiz, il luogotenente di Manrico nel conflitto contro il Conte di Luna, e gli rivela che la vecchia zingara Azucena, colei che Manrico ritiene la propria madre, è caduta nelle mani dei nemici. Manrico invia Ruiz a raccogliere un drappello di armati, e intona questa celebre cabaletta. L’intervento di Leonora ha luogo prima che l’esecuzione riprenda da capo, come previsto dalle convenzioni del melodramma ottocentesco. La cabaletta si conclude con la partenza di Manrico per la battaglia con cui intende salvare la madre.

  • 80,00 Iva Inclusa

    CORO DEI GITANI dall’Opera “IL TROVATORE”

    80,00 Iva Inclusa

    Non meno celebre dei precedenti Cori del Nabucco e de I lombardi alla I crociata, il coro del Trovatore, tratto dall’atto secondo dell’opera, mentre i gitani cantano “Vedi le fosche notturne spoglie” i fabbri battono ritmicamente sulle incudini i martelli.

  • 80,00 Iva Inclusa

    OR CO’ DADI dall’Opera “IL TROVATORE”

    80,00 Iva Inclusa
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    LIBIAMO NEI LIETI CALICI Brindisi dall’Opera “LA TRAVIATA”

    80,00 Iva Inclusa

    La Traviata è un’opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave tratto dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio), «La signora delle camelie»; viene considerata l’opera più significativa e romantica di Verdi e fa parte della “Trilogia Popolare” assieme a Il Trovatore e a Rigoletto.

    La prima rappresentazione avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 ma, a causa soprattutto d’interpreti non all’altezza e della scabrosità dell’argomento, si rivelò un sonoro fiasco; ripresa l’anno successivo con l’interpretazione di un cast più valido e retrodatando l’azione di due secoli riscosse finalmente il meritato successo.

    Nel tempo La Traviata non ha mai smesso d’appassionare, entrando a far parte del cosiddetto “repertorio”. Il ruolo principale, quello di Violetta, richiedendo una voce da soprano al tempo stesso di coloratura, specie nell’atto primo, lirica e drammatica, in modo da restituire appieno la tinta verdiana, ha avuto interpreti di altissimo livello.

    Fra i passaggi più popolari dell’opera sono da segnalare l’invocazione di Violetta “Amami, Alfredo”, il famoso brindisi “Libiamo ne’ lieti calici”, la cabaletta “Sempre libera degg’io”, il concertato finale del secondo atto, l’aria “Addio, del passato” e il duetto “Parigi, o cara”.

    “Libiamo ne’ lieti calici” è un celebre brindisi in tempo di valzer tratto del primo atto.

    Costituisce uno degli episodi in cui si articola l’introduzione dell’opera ed è intonato da Violetta (soprano), Alfredo (tenore) e dal coro imbottito di seconde parti (Flora, Gastone, il Barone, il Dottore, il Marchese).

  • 80,00 Iva Inclusa

    LIBIAMO NEI LIETI CALICI Brindisi dall’Opera “LA TRAVIATA”

    80,00 Iva Inclusa

    La Traviata è un’opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave tratto dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio), «La signora delle camelie»; viene considerata l’opera più significativa e romantica di Verdi e fa parte della “Trilogia Popolare” assieme a Il Trovatore e a Rigoletto.

    La prima rappresentazione avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 ma, a causa soprattutto d’interpreti non all’altezza e della scabrosità dell’argomento, si rivelò un sonoro fiasco; ripresa l’anno successivo con l’interpretazione di un cast più valido e retrodatando l’azione di due secoli riscosse finalmente il meritato successo.

    Nel tempo La Traviata non ha mai smesso d’appassionare, entrando a far parte del cosiddetto “repertorio”. Il ruolo principale, quello di Violetta, richiedendo una voce da soprano al tempo stesso di coloratura, specie nell’atto primo, lirica e drammatica, in modo da restituire appieno la tinta verdiana, ha avuto interpreti di altissimo livello.

    Fra i passaggi più popolari dell’opera sono da segnalare l’invocazione di Violetta “Amami, Alfredo”, il famoso brindisi “Libiamo ne’ lieti calici”, la cabaletta “Sempre libera degg’io”, il concertato finale del secondo atto, l’aria “Addio, del passato” e il duetto “Parigi, o cara”.

    “Libiamo ne’ lieti calici” è un celebre brindisi in tempo di valzer tratto del primo atto.

    Costituisce uno degli episodi in cui si articola l’introduzione dell’opera ed è intonato da Violetta (soprano), Alfredo (tenore) e dal coro imbottito di seconde parti (Flora, Gastone, il Barone, il Dottore, il Marchese).

  • 80,00 Iva Inclusa

    E’ STRANO E’ STRANO finale atto 1° dall’Opera “LA TRAVIATA”

    80,00 Iva Inclusa

    Il primo atto si conclude con una lunga sequenza di cui è di scena soltanto Violetta (con l’eccezione di un breve momento in cui alla sua voce si intreccia quella di Alfredo, che si ode cantare dall’esterno). La festa è finita, gli ospiti se ne sono andati, e la ragazza è rimasta sola nelle sue stanze a riflettere sulle parole del giovane appena conosciuto. Soltanto ora (“È strano! È strano!”) si rende conto che la sua dichiarazione d’amore l’ha commossa più di quanto non le fosse sembrato inizialmente: per un attimo si domanda se non possa essere anche lei capace di donarsi in modo puro e disinteressato a un sol uomo, riconoscendo la superficialità della propria vita improntata al godimento. Nell’aria “Ah, fors’è lui” rivela così il suo intimo desiderio di amare e di essere amata veramente, e la speranza che Alfredo sia colui che da tempo attendeva, il salvatore venuto a riportarle pace e serenità. Ma subito cerca di scacciare queste idee (“Follie!”) e si propone di rivolgere nuovamente il proprio pensiero alle feste, al piacere e alla vita mondana (“Sempre libera degg’io / folleggiar di gioia in gioia”). Per un attimo la voce di Alfredo, che canta da sotto il balcone il brano già intonato in precedenza (“Di quell’amor ch’è palpito…”), torna a turbarla: ma rapidamente manifesta nuovamente l’intenzione di rifiutare, almeno per ora, la sua offerta d’amore.

  • 80,00 Iva Inclusa

    CORO DELLE ZINGARELLE dall’Opera “LA TRAVIATA”

    80,00 Iva Inclusa
  • 80,00 Iva Inclusa

    CORO DEI MATTADORI dall’Opera “LA TRAVIATA”

    80,00 Iva Inclusa
  • 80,00 Iva Inclusa

    SI VENDETTA dall’Opera “RIGOLETTO”

    80,00 Iva Inclusa
  • 80,00 Iva Inclusa

    TUTTE LE FESTE AL TEMPIO dall’Opera “RIGOLETTO”

    80,00 Iva Inclusa
  • 80,00 Iva Inclusa

    FIGLIA, MIO PADRE dall’Opera “RIGOLETTO”

    80,00 Iva Inclusa
  • 80,00 Iva Inclusa

    PARIGI O CARA dall’Opera “LA TRAVIATA”

    80,00 Iva Inclusa
  • 80,00 Iva Inclusa

    QUEL GUARDO IL CAVALIERE dall’Opera “DON PASQUALE”

    80,00 Iva Inclusa
  • 80,00 Iva Inclusa

    UNA VOCE POCO FA dall’Opera “IL BARBIERE DI SIVIGLIA”

    80,00 Iva Inclusa

    La celebre aria di Rosina “Una voce poco fa” da IL BARBIERE D SIVIGLIA di Gioacchino Rossini, opera buffa che fu rappresentata la prima volta nel 1816 al Teatro Argentina di Roma. Rossini trasse lo spunto del suo capolavoro dalla commedia di Beaumarchais, che era la prima di una trilogia della quale faceva parte anche Ie nozze di Figaro musicato da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte.