• 65,00 Iva Inclusa

    IL CALIFFO DI BAGDAD

    65,00 Iva Inclusa

    Dell’opera comique “IL CALIFFO DI BAGDAD”, rappresentata per la prima volta il 16 settembre del 1800, si ricorda la bella ouverture che Vi proponiamo nella trascrizione per banda di P. Vidale.

     

     

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    MARTA

    65,00 Iva Inclusa

    Dell’opera “MARTA”, rappresentata per la prima volta al Theater am Kärntnertor di Vienna il 25 novembre 1847, si ricorda la bella ouverture che Vi proponiamo nella trascrizione per banda di P. Vidale.

    Martha, oder Der Markt zu Richmond (Martha, o Il mercato a Richmond) è un’opera lirica in quattro atti di Friedrich von Flotow. Il libretto fu scritto da Wilhem Friedrich Riese sulla base di una storia di Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges.

     

     

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    LE NOZZE DI FIGARO

    65,00 Iva Inclusa

    L’ouverture da Le nozze di Figaro è il brano di apertura all’omonima opera di Wolfgang Amadeus Mozart, scritta su libretto di Lorenzo Da Ponte nel 1786.

    Il brano è tra le ouverture più celebri ed eseguite del compositore salisburghese e, più in generale, dell’intero panorama operistico settecentesco. La straordinaria vivacità musicale, lo spirito vitale delle note e l’astuta e brillante partitura degli archi rendono il brano quasi del tutto autonomo, tanto da poter essere considerato un brano a sé, fuori dal contesto dell’opera; infatti, se lo scopo dell’ouverture altro non è che anticipare il tema musicale, che viene in seguito riutilizzato e riadattato nel corso dell’opera, Mozart si allontana ancora una volta dalla tradizione musicale a lui precedente (in questo caso operistica), collocando il brano in una sorta di empireo aristotelico. Per questo motivo tale ouverture viene spesso eseguita da sola, in forma di concerto. Quello che traspare, dunque, del brano, è l’eccezionale binomio tradizione-innovazione, che conciliato perfettamente da Mozart, produce quel senso di musicalità pura ed assoluta e, allo stesso tempo, di fulgida frizzantezza. L’Ouverture è stata spesso riutilizzata come colonna sonora di alcuni film, tra i quali il caso più famoso è quello di Una poltrona per due di John Landis dove i titoli di testa sono accompagnati proprio da questo brano.

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    ORFEO ALL’INFERNO “Orphée aux Enfers”

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    Orfeo all’inferno (titolo originale francese Orphée aux Enfers) è un’operetta in due atti composta da Jacques Offenbach nel 1858. La trama riprende, in chiave comico-satirica, la vicenda mitologica della discesa di Orfeo agli inferi per riportare alla vita l’amata Euridice. Nel presentare gli dei dell’Olimpo come meschini e ridicoli personaggi, Offenbach diede all’opera un sapore che a parte del pubblico borghese dell’epoca poté apparire addirittura scandaloso e dissacrante; ma la maggior parte avvertì anche che, sotto la farsa, si celava una satira corrosiva del Secondo Impero e della nuova “nobiltà” borghese di Napoleone III.

    Questa operetta è famosa soprattutto per il can-can (in realtà, un galop), uno scatenato ballo che divenne molto popolare, caratterizzato dal movimento delle ballerine che alzavano le gambe (che così si scoprivano parzialmente alla vista degli spettatori entusiasti) seguendo il tempo di una musica molto veloce e ritmata.

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    EVA

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    EXCELSIOR

    65,00 Iva Inclusa

    Presentato l’11 gennaio del 1881 e abbinato all’Esposizione Nazionale di Milano, “Excelsior” ha da subito un successo travolgente, tanto che in estate Re Umberto I nomina Manzotti e Marenco Cavalieri. Nel giro di pochi mesi “Excelsior” va in cartellone a New York e Berlino dove infila centinaia di repliche consecutive prima di trionfare anche a Parigi, Londra, Vienna, Madrid e Buenos Aires. Arriverà ovunque da San Pietroburgo a San Francisco tanto da essere fino alla Prima Guerra Mondiale uno dei lavori più rappresentati al mondo.

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    DANUBIO BLU An der schonen blauen Donau

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    An der schönen blauen Donau (Sul bel Danubio blu) op.314, è un valzer di Johann Strauß jr.

    Il valzer di Strauß, “An der schönen blauen Donau”, è riconosciuto a livello mondiale come il valzer più celebre scritto dal compositore e come uno fra i più famosi brani di musica classica.
    Il brano ricevette la sua consacrazione durante l’Esposizione universale di Parigi del 1867.
    Gli austriaci, ancora segnati dalla pesante sconfitta militare subita da parte dei Prussiani nella battaglia di Königgrätz (meglio conosciuta come Battaglia di Sadowa) nel luglio 1866, sostennero con tutte le loro forze la musica di Strauß, specialmente dopo la trionfale esecuzione del valzer a Parigi; i viennesi in questo modo riuscirono a dimostrare che nonostante la sconfitta militare, l’Austria, era pur sempre un importante centro culturale.
    A proposito del successo ottenuto da Johann durante l’esposizione alcuni scrittori paragonarono Strauß a un “Napoleone dei compositori”.
    La fortuna che il brano incontrò fece presto dimenticare la vera origine del lavoro, inizialmente concepito come valzer corale.
    Infatti il lavoro fu il primo valzer corale di Johann che compose espressamente per la “Wiener Mannergesang-Verein” (Associazione corale maschile di Vienna) per la quale il compositore, nel corso degli anni, creò un totale di sei valzer, due polke e una marcia.
    Strauß iniziò a comporre il valzer nell’autunno 1866 e inizialmente fu presentato all’associazione composto da sole quattro sezioni di valzer, cantate a cappella, più una breve coda; tutto ciò senza introduzione.
    Un veloce accompagnamento del pianoforte e orchestra venne scritto in seguito per introdurre una quinta sezione di valzer.L’accompagnamento orchestrale, con la celebre introduzione, fu composto solo poco prima della prima rappresentazione che ebbe luogo nel “Dianabad-Saal” di Vienna il 15 febbraio 1867.
    A causa di un impegno presso la corte imperiale, Johann Strauß, non fu presente alla prima e i membri del “Wiener Mannergesang-Verein” furono diretti da Rudolf Weinwurm e furono accompagnati dall’orchestra di Giorgio V di Hannover, che era temporaneamente stazionata a Vienna.
    Questa rappresentazione fu comunque un incredibile fiasco e il pubblico non apprezzò né la musica né tantomeno il testo; in merito a ciò Strauß disse:
    « Il diavolo si è preso il mio valzer, il mio più grande rammarico è per la coda, speravo che fosse un successo. »
    (Johann Strauß II)
    L’originale e satirico testo fu fornito all’associazione dal poeta Josef Weyl (1821-95) e in seguito, un nuovo testo, fu scritto nel 1890 da Franz von Gernerth (1821-1900) che iniziave con le parole: “Donau so blau…” (Danubio così blu…).
    Il titolo “An der schönen blauen Donau” fu ricavato da una poesia di Karl Beck (1817-1879) dal titolo “An der Donau”. In tale lavoro era contenuta anche la frase “An der schönen, blauen Donau liegt mein Dorfchen…” che venne appunto scelta come titolo.
    Alcune note del valzer autografate da Johann Strauß.I viennesi poterono ascoltare la versione orchestrale del valzer (completa di introduzione e coda), domenica 10 marzo 1867 nei Volksgarten al tradizionale concerto dell’orchestra Strauß in occasione del carnevale.
    Johann stesso condusse il suo lavoro, (terzo punto su un programma di 24 brani composti per le celebrazioni del carnevale dai tre fratelli) che venne accolto da un tripudio di applausi.
    Il lavoro ebbe tale successo che il compositore Johannes Brahms, grande amico e ammiratore di Strauß, sotto alcune note del valzer mise una sua firma scrivendo:
    « Sfortunatamente non di Johannes Brahms. »
    (Johannes Brahms)
    Il successo del valzer “An der schonen blauen Donau” continua ancora tutt’oggi e viene eseguito ogni anno, come primo fuori programma, durante il Neujahrskonzert (Concerto di Capodanno) dei Wiener Philharmoniker.

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    IL PIPISTRELLO Die Fledermaus

    65,00 Iva Inclusa

    Die Fledermaus (italiano, Il pipistrello) è un’operetta di Johann Strauß, su libretto di Carl Haffner e Richard Genée da La reveillon di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Strauß impeigò solo quarantré giorni per musicare la partitura del Pipistrello. La fortuna con le operette di Strauß venne appunto con questa. Debuttò al Theater An der Wien, di Vienna, il 5 aprile 1874 ma non ebbe molto successo.I critici non accettarono il libretto, giudicarono severamente la messainscena e trovarono banali alcuni brani. Solo uno fra i più benevoli espresse la speranza che “Il pipistrello” superasse le tre o quattro decine di recite. Ma il pubblico ne decretò il successo pieno e duraturo. Dopo due anni l’operetta di Strauß contava oltre cento repliche nella sola Vienna. Oggi è insieme a “La vedova allegra” l’operetta più applaudita nel mondo.

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    LA VEDOVA ALLEGRA

    70,00 Iva Inclusa