-
FASCICOLO SERIE MARCIABILI 13 A-M Vidale
60,00€ Iva InclusaP. Vidale MILANO SANREMO Marcia Caratterisitica
E. Sabatini AMBRETTA Marcia
W. Broggini MARCETTA DEI NANI Marcia
P. Vidale SUL GHIACCIO Marcia
S. Dany ALLA TAVERNA Marcia
N. Remo ROMANTICA Marcia
D. Pancaldi ARCISATE Marcia
G. Miceli ADDIO BELLA Marcia
-
FASCICOLO SERIE MARCIABILI 8 B-S Vidale
50,00€ Iva InclusaP. Vidale NOTTE A MAIORCA Marcia Caratteristica
E. Sabatini CANTO D’ABRUZZO Marcia Sinfonica
A. Matrella GIARRATANA FESTOSA Marcia Sinfonica
G. Orsomando VERSILIA marcia Sinfonica
-
FASCICOLO SERIE MARCIABILI 7 B-S Vidale
60,00€ Iva InclusaP. Vidale SAN SALVADOR Marcia Caratteristica
A. Matrella CANTO PUGLIESE Marcia Sinfonica
P. Vidale NUOVO MEZZOGIORNO Marcia Sinfonica
E. Sabatini RONDINE Marcia Sinfonica
A. Giampieri AMALFI marcia Sinfonica
-
FASCICOLO SERIE MARCIABILI 6 B-S Vidale
60,00€ Iva InclusaP. Vidale CINESINA Marcia Caratteristica
E. Sabatini RICORDO Marcia Sinfonica
P. Vidale SOGNO DEL MATTINO Marcia Sinfonica
R. Vitale CIVITAVECCHIA Marcia Sinfonica
N. Remo MIRANDA Marcia Sinfonica
P. VidaleINCONTRO VIENNESI Valzer
-
INNO NAZIONALE ITALIANO Inno di Mameli
45,00€ Iva InclusaIl Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Fratelli d'Italia, o Inno di Mameli, è l'inno nazionale della Repubblica Italiana, adottato provvisoriamente dal 12 ottobre 1946 e definitivamente il 17 novembre 2005.
Nell'autunno del 1847, Goffredo Mameli scrisse il testo de Il Canto degli Italiani. Dopo aver scartato l'idea di adattarlo a musiche già esistenti, il 10 novembre lo inviò al maestro Michele Novaro, che scrisse di getto la musica, cosicché l'inno poté debuttare il 10 dicembre, quando sul piazzale del Santuario della Nostra Signora di Loreto a Oregina fu presentato ai cittadini genovesi e a vari patrioti italiani in occasione del centenario della cacciata degli austriaci suonato dalla Filarmonica Sestrese C. Corradi G. Secondo, allora banda municipale di Sestri Ponente “Casimiro Corradi”.
Era un momento di grande eccitazione: mancavano pochi mesi al celebre 1848, che era già nell'aria: era stata abolita una legge che vietava assembramenti di più di dieci persone, così ben 30.000 persone ascoltarono l'inno e l'impararono; nel frattempo Nino Bixio sulle montagne organizzava i falò della notte dell'Appennino. Dopo pochi giorni, tutti conoscevano l'inno, che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione (più o meno pacifica). Durante le Cinque giornate di Milano, gli insorti lo intonavano a squarciagola: il Canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento.Gli inni patriottici come l'inno di Mameli (sicuramente il più importante) furono un importante strumento di propaganda degli ideali del Risorgimento e di incitamento all'insurrezione, che contribuì significativamente alla svolta storica che portò all'emanazione dello Statuto albertino, ed all'impegno del re nel rischioso progetto di riunificazione nazionale.
Quando l'inno si diffuse, le autorità cercarono di vietarlo, considerandolo eversivo (per via dell'ispirazione repubblicana e anti-monarchica del suo autore); visto il totale fallimento, tentarono di censurare almeno l'ultima parte, estremamente dura con gli Austriaci, al tempo ancora formalmente alleati, ma neppure in questo si ebbe successo.
Dopo la dichiarazione di guerra all'Austria, persino le bande militari lo suonarono senza posa, tanto che il Re fu costretto a ritirare ogni censura del testo, così come abrogò l'articolo dello Statuto albertino secondo cui l'unica bandiera del regno doveva essere la coccarda azzurra, rinunciando agli inutili tentativi di reprimere l'uso del tricolore verde, bianco e rosso, anch'esso impostosi come simbolo patriottico dopo essere stato adottato clandestinamente nel 1831 come simbolo della Giovine Italia.
In seguito fu proprio intonando l'inno di Mameli che Garibaldi, con i “Mille”, intraprese la conquista dell'Italia meridionale e la riunificazione nazionale.
Mameli era già morto, ma le parole del suo inno, che invocava un'Italia unita, erano più vive che mai. Anche l'ultima tappa di questo processo, la presa di Roma del 1870, fu accompagnata da cori che lo cantavano accompagnati dagli ottoni dei bersaglieri.
Anche più tardi, per tutta la fine dell'Ottocento e oltre, Fratelli d'Italia rimase molto popolare come in occasione della guerra libica del 1911-12, che lo vide ancora una volta il più importante rappresentante di una nutrita serie di canti patriottici vecchi e nuovi. Lo stesso accadde durante la prima guerra mondiale: l'irredentismo che la caratterizzava, l'obiettivo di completare la riunificazione, trovò facilmente ancora una volta un simbolo nel Canto degli italiani.
-
10 PEZZI CELEBRI per Flauto e Pianoforte
18,00€ Iva InclusaBRUSCALUPI VIRGILIO 10 Pezzi Celebri per Flauto e Pianoforte
1° F. Schubert ROSAMUNDA Balletto
2° C. Gounod FAUST Danza n° 3 La notte di Valpurgis
3° C. Gounod FAUST Danza n° 4 La notte di Valpurgis
4° F. Mendelssohn Bartoldy BARCAROLA VENEZIANA
5° V. A. Mozart VALZER Il Canarino
6° C. W. Gluck ORFEO Scena dei Campi Elisi
7° F. Chopin TRISTEZZA dallo Studio per Pianoforte
8° V. Bellini LA SONNAMBULA Aria e Finale
9° V. Bellini NORMA Casta Diva
10 G. Donizetti LUCIA DI LAMMERMOOR Ardon gli Incenzi
-
LA BANDA ORCHESTRA DEL NUOVO MILLENNIO
30,00€ Iva InclusaIl libro inizia da subito calando un asso importante… anzi, il più importante asso vivente quando si parla di repertorio: Frank L. Battisti, che ha illuminato migliaia di direttori e didatti con le sue ricerche storiche e tecniche e che ha pubblicato quello che possiamo senz’altro qualificare come uno dei “VANGELI” del mondo bandistico intitolato THE WINDS OF CHANGE (Meredith Publications, 2002). Sicuramente un biglietto da visita straordinariamente azzeccato, per un libro che parli di Storia del Repertorio. E quel 4 ottobre del 2003, alla presentazione del libro al Teatro Comunale di Firenze, il “Monumento Vivente” Frank Battisti era presente, e spese non poche parole per “benedire” l’iniziativa di un testo del genere, FINALMENTE in italiano.
16 sono i capitoli che compongono il libro:
- Le Radici
- La Rivoluzione Francese e i suoi sviluppi
- I Grandi Autori dell’800 e i complessi di fiati
- Il Movimento bandistico americano e le influenze europee
- La nascita della banda sinfonica: Holst e Grainger
- Dal nuovo secolo agli anni 20: il movimento scolastico americano
- Gli anni 20
- Il Festival di Donaueschingen
- Gli anni 30 in Europa
- Gli anni 30 negli Stati Uniti
- La musica per banda negli anni 40
- La musica per ensembles di fiati negli anni 40 e 50
- L’Orchestra di Fiati negli anni 50: Le Commissioni
- Europa e resto del mondo: dal dopoguerra ai giorni nostri
- Di nuovo in America: dagli anni 60
- I protagonisti di oggi e le nuove tendenze
-
6 GRANDI ESERCIZI PER TROMBONE Revisione Sicoli Antonio
15,00€ Iva InclusaHo trovato una copia dei Sei grandi Esercizi d’agilità per Trombone a macchina composti da Cesare Dorigoni presso la Biblioteca dell’Istituto Musicale Luigi Boccherini di Lucca.
Sono degli Studi manieristici molto graziosi di fine Ottocento inizi Novecento, previsti per trombone a macchina (e non a coulisse), che hanno fatto la storia della tecnica-didattica del trombone in Italia.
Dal punto di vista tecnico i Sei grandi Esercizi di Dorigoni sono molto interessanti e validi in quanto hanno la peculiarità di affrontare tutti gli aspetti tecnico-esecutivi di un trombonista: dalle scale diatoniche allo studio ritmico delle terzine, dall’uso di articolazioni differenti agli arpeggi, dalle scale cromatiche alle scale minori.
Quindi anche se originariamente previsti per trombone a macchina non hanno nessuna controindicazione ad essere eseguiti col trombone a tiro.Sono molteplici oggigiorno i Metodi di autori dello stesso periodo che si usano e che originariamente erano previsti per trombone a macchina come il Peretti, Bimboni,
Kopprasch, Arban, ecc. quindi anche il metodo di Dorigoni a pieno diritto ne fa parte.Dato che le stampe del periodo erano molto approssimative, ho operato con rigore e meticolosità alla correzione dei Sei grandi Esercizi cercando di riorganizzare, ordinare e specificare il più
possibile per non lasciare nulla al caso o alla libera interpretazione dell’esecutore correggendo, oltre alle note sbagliate, anche le dimenticanze in merito ad alterazioni di cortesia, legature, indicazione di articolazioni, ecc. Dorigoni propose pochissime indicazioni dinamiche e personalmente ne ho cambiato e/o sostituito altrettante poche ma ho riportato, invece, per esteso all’inizio di ogni studio le didascalie originali.
Ho poi eliminato quasi tutti i puntini di articolazione per evitare di accorciare i suoni e per non creare confusione nell’interpretazione di questa tipologia di staccato, in quanto, a mio avviso, non vuole indicare l’articolazione corta ed isterica che erroneamente alcuni si ostinano ad eseguire ma, il puntino sopra la nota all’epoca voleva solo indicare che il passaggio doveva essere eseguito semplicemente “staccato” per differenziare la frase dal legato. -
Cristiano R. ROSA MISTICA Marcia Religiosa
40,00€ Iva InclusaStampata assieme a: SANTA SOFIA di Franciosi A.
-
Franciosi A. SANTA SOFIA Marcia Religiosa
40,00€ Iva InclusaStampata assieme a: ROSA MISTICA di Cristiano R.
-
FASCICOLO SERIE MARCE FUNEBRI 4 B-M Vidale
50,00€ Iva InclusaR. Zandonai L’ULTIMO PENSIERO
R. Zandonai VERSO IL CIELO
R. Zandonai ETERNITA’
R. Zandonai SOLENNITA’
-
JONE
50,00€ Iva InclusaStampata assieme a: UNA LACRIMA SULLA TOMBA DI MIA MADRE di Vella A. – ULTIMO GIORNO di Curri C. – TRISTE CORTEO di Pinna. -
UNA LACRIMA SULLA TOMBA DI MIA MADRE
50,00€ Iva InclusaStampata assieme a: JONE di Petrella E. – ULTIMO GIORNO di Curri C. – TRISTE CORTEO di Pinna. -
PIANTO E DOLORE
38,00€ Iva InclusaStampata assieme a: LUGETE VENERES di Bennati P. – DOLORE di Trenta – MESTO RICORDO di Giannini – PIANTO E DOLORE di Delle Cese – AI MIEI CARI ESTINTI di Parmeggiani – UNA LACRIMA di Franci – SAATI Ago.ATTENZIONE! di questo fascicolo esistono soltanto le parti e non le Partiture.Nel blocco mancano le seguenti parti: Flauto, Sax Soprano, Sax Baritono, 2 Tromba. -
MESTO RICORDO
38,00€ Iva InclusaStampata assieme a: LUGETE VENERES di Bennati P. – DOLORE di Trenta – MESTO RICORDO di Giannini – PIANTO E DOLORE di Delle Cese – AI MIEI CARI ESTINTI di Parmeggiani – UNA LACRIMA di Franci – SAATI Ago.ATTENZIONE! di questo fascicolo esistono soltanto le parti e non le Partiture.Nel blocco mancano le seguenti parti: Flauto, Sax Soprano, Sax Baritono, 2 Tromba. -
-
RAPPOLINA
50,00€ Iva InclusaStampata assieme a: MARCIA DEI FILIBUSTIERI – PATRIZIA – CUORE SICILIANO -
RICORDI DI SALICE Marcia Sinfonica
50,00€ Iva InclusaStampata assieme a: LECCESINA – FESTANZA – RIVOLI -
-
-
-
-
INNO NAZIONALE ITALIANO Inno di Mameli
56,00€ Iva InclusaStampata assieme a INNO DI GARIBALDI.Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Fratelli d'Italia, o Inno di Mameli, è l'inno nazionale della Repubblica Italiana, adottato provvisoriamente dal 12 ottobre 1946 e definitivamente il 17 novembre 2005.Nell'autunno del 1847, Goffredo Mameli scrisse il testo de Il Canto degli Italiani. Dopo aver scartato l'idea di adattarlo a musiche già esistenti, il 10 novembre lo inviò al maestro Michele Novaro, che scrisse di getto la musica, cosicché l'inno poté debuttare il 10 dicembre, quando sul piazzale del Santuario della Nostra Signora di Loreto a Oregina fu presentato ai cittadini genovesi e a vari patrioti italiani in occasione del centenario della cacciata degli austriaci suonato dalla Filarmonica Sestrese C. Corradi G. Secondo, allora banda municipale di Sestri Ponente “Casimiro Corradi”.
Era un momento di grande eccitazione: mancavano pochi mesi al celebre 1848, che era già nell'aria: era stata abolita una legge che vietava assembramenti di più di dieci persone, così ben 30.000 persone ascoltarono l'inno e l'impararono; nel frattempo Nino Bixio sulle montagne organizzava i falò della notte dell'Appennino. Dopo pochi giorni, tutti conoscevano l'inno, che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione (più o meno pacifica). Durante le Cinque giornate di Milano, gli insorti lo intonavano a squarciagola: il Canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento.Gli inni patriottici come l'inno di Mameli (sicuramente il più importante) furono un importante strumento di propaganda degli ideali del Risorgimento e di incitamento all'insurrezione, che contribuì significativamente alla svolta storica che portò all'emanazione dello Statuto albertino, ed all'impegno del re nel rischioso progetto di riunificazione nazionale.
Quando l'inno si diffuse, le autorità cercarono di vietarlo, considerandolo eversivo (per via dell'ispirazione repubblicana e anti-monarchica del suo autore); visto il totale fallimento, tentarono di censurare almeno l'ultima parte, estremamente dura con gli Austriaci, al tempo ancora formalmente alleati, ma neppure in questo si ebbe successo.
Dopo la dichiarazione di guerra all'Austria, persino le bande militari lo suonarono senza posa, tanto che il Re fu costretto a ritirare ogni censura del testo, così come abrogò l'articolo dello Statuto albertino secondo cui l'unica bandiera del regno doveva essere la coccarda azzurra, rinunciando agli inutili tentativi di reprimere l'uso del tricolore verde, bianco e rosso, anch'esso impostosi come simbolo patriottico dopo essere stato adottato clandestinamente nel 1831 come simbolo della Giovine Italia.
In seguito fu proprio intonando l'inno di Mameli che Garibaldi, con i “Mille”, intraprese la conquista dell'Italia meridionale e la riunificazione nazionale.
Mameli era già morto, ma le parole del suo inno, che invocava un'Italia unita, erano più vive che mai. Anche l'ultima tappa di questo processo, la presa di Roma del 1870, fu accompagnata da cori che lo cantavano accompagnati dagli ottoni dei bersaglieri.
Anche più tardi, per tutta la fine dell'Ottocento e oltre, Fratelli d'Italia rimase molto popolare come in occasione della guerra libica del 1911-12, che lo vide ancora una volta il più importante rappresentante di una nutrita serie di canti patriottici vecchi e nuovi. Lo stesso accadde durante la prima guerra mondiale: l'irredentismo che la caratterizzava, l'obiettivo di completare la riunificazione, trovò facilmente ancora una volta un simbolo nel Canto degli italiani.
-
-
INNO NAZIONALE UNGHERESE
56,00€ Iva InclusaStampato assieme a Inno nazionale della REPUBBLICA CECA. -
-
RAPSODIA NAPOLETANA
100,00€ Iva InclusaQuesta fantasia è composta delle seguenti canzoni: Napule bello-O marenariello-Carmela-S. Lucia-Torna a Surriento-Vieni sul mare- Maria marì-La spagnola-Fenestra che lucive-‘O sole mio-Voce e notte-Comme facette mammeta-Finale. -
ANNI 50 (Formato librettabile)
50,00€ Iva InclusaANNI 50 Contiene: Anema e Core–Amapola-Volare/nel blu dipinto di blu. -
BERNSTEIN’S FOR THE YOUNG
70,00€ Iva InclusaQuesto interessante brano per banda giovanile contiene alcuni dei più famosi brani di Leonard Bernstain ed Elmer Bernstein. Il titolo inglese è un gioco di parole che, tradotto in italiano, suonetrebbe come “I Bernstein per i giovani”.
Didatticamente molto valido per abituare i giovani ai cambi di tempo, contiene una sezione centrale in cui si alternano i ritmi di 3/4 e 6/8.
I temi presentati sono molto conosciuti e sicuramente sapranno catturare l’entusiasmo di pubblico ed esecutori.
L’arrangiamento è composto dai seguenti brani: “I magnifici sette”, “Maria” (da west side story”, “America” (da west side story), “I magnifici sette” (ripresa del tema iniziale). -
-10%
80,00€72,00€ Iva InclusaVEXILLA REGIS per Coro Maschile e Concert Band
80,00€72,00€ Iva InclusaVexilla regis è un inno per coro maschile (tenore e basso) e organo composto in gioventù da Giacomo Puccini.
Il testo latino è tratto liberamente dall’inno omonimo di Venanzio Fortunato.
L’autografo, già di proprietà del violinista Adolfo Betti, fu venduto nel 1936 alla Library of Congress di Washington, dove fu registrato l’11 giugno dello stesso anno.
Secondo la testimonianza di Adolfo Betti (21 marzo 1873 – 2 dicembre 1950), Puccini avrebbe composto l’inno su commissione del padre Adelson Betti (1841 – 1903), organista e maestro di coro a Bagni di Lucca, di cui era spesso ospite durante i soggiorni nella cittadina termale dove suonava nell’orchestrina da ballo del casinò. Il compenso sarebbe stato di 10 lire e una torta.
Secondo Dieter Schickling, il coro era destinato ad essere eseguito in occasione della settimana santa. Lo studioso tedesco data la composizione tra il 1874 e il 1880.
Le 91 battute dell’inno presentano una struttura ABA con da capo della sezione iniziale. La sezione A (prima quartina) è un Maestoso in tonalità di Sol maggiore, mentre la sezione B (seconda quartina) è un Largo in Sol minore. La scrittura, per buona parte omoritmica, presente alcuni passaggi ad imitazione e una sezione più melodica, affidata alla voce del basso, all’inizio del Largo.
Benché composta per organo, la parte strumentale presenta figure d’accompagnamento convenzionali, tipiche della tradizione operistica italiana.
-
Kopprasch C. 60 STUDI PER CORNO 2° parte studi 35-60
10,00€ Iva InclusaRistampa/Reprint dell’edizione originale
-
Kopprasch C. 60 STUDI PER CORNO 1° parte studi 1-34
10,00€ Iva InclusaRistampa/Reprint dell’edizione originale
-
Kopprasch 60 STUDI PER TROMBA 2° parte studi 35-60
10,00€ Iva InclusaRistampa/Reprint dell’edizione originale
-
Kopprasch 60 STUDI PER BASSO TUBA 2° parte studi 35-60
10,00€ Iva InclusaRistampa/Reprint dell’edizione originale
-
Kopprasch 60 STUDI PER BASSO TUBA 1° parte studi 1-34
10,00€ Iva InclusaRistampa/Reprint dell’edizione originale
-
Kopprasch 60 STUDI PER TROMBONE 2° parte studi 35-60
10,00€ Iva InclusaRistampa/Reprint dell’edizione originale
-
Kopprasch 60 STUDI PER TROMBONE 1° parte studi 1-34
10,00€ Iva InclusaRistampa/Reprint dell’edizione originale
-
34 STUDI PER CORNO op. 64 – 2° parte STUDI 23-34
13,00€ Iva InclusaRistampa/Reprint dell’edizione originale
-
34 STUDI PER CORNO op. 64 – 1° parte STUDI 1-22
13,00€ Iva InclusaRistampa/Reprint dell’edizione originale
-
-
INNO ALLA GIOIA Inno della Comunità Europea
56,00€ Iva InclusaStampato assieme a Inno nazionale ITALIANO. -
‘O SURDATO ‘NNAMMURATO
80,00€ Iva Inclusa‘O SURDATO ‘NNAMMURATO (in italiano: Il soldato innamorato) è una delle più famose canzoni in lingua napoletana, scritta dal poeta santegidiano Aniello Califano.
Il testo fu scritto da Aniello Califano e musicato da Enrico Cannio nel 1915. La canzone descrive la tristezza di un soldato che combatte al fronte durante la Prima guerra mondiale e che soffre per la lontananza dalla donna di cui è innamorato.
Molto famosa è l’interpretazione di Anna Magnani, nel film La sciantosa. Tra gli interpreti contemporanei di questa canzone sono da segnalare Massimo Ranieri, Marco Armani (che l’ha interpretata sul palco del Festival di Napoli nel 1994), Enzo Jannacci (che ha inciso la canzone all’interno dell’album Discogreve) e Roberto Vecchioni (il quale l’ha interpretata sul palco del Festival di Sanremo 2011). Il brano è inoltre riconosciuto da gran parte della tifoseria del Napoli come inno storico della squadra partenopea.
-
REGINELLA per Tenore e Symphonic Band
80,00€ Iva InclusaREGINELLA è una delle canzoni napoletane più famose di tutti i tempi.
E’ stata scritta nel 1917 da Libero Bovio (tra l’altro autore di moltissime altre canzoni napoletane di successo come Lacreme napulitane, Silenzio cantatore, Tu ca nun chiagne, ‘O paese d’ ‘o sole, Zappatore, Chiove, Signorinella, Guapparia) e musicata da Gaetano Lama a tempo di valzer.
Descrizione del testo:
Lui ha rivisto il suo vecchio amore due giorni prima in via Toledo: lei era vestita con abiti scollati, portava un cappello con nastri e rose, era in compagnia di alcune sciantose e parlava francese. Ricorda di quando stavano insieme, di quando non mangiavano che pane e ciliegie e vivevano di baci, di quando lei cantava e piangeva per lui,
di quando il cardellino cantava insieme a lei: “Reginella vuole bene al suo re”. Ma ora lui invita il cardellino a scappare dalla gabbia che ha volutamente aperto, a volare via come se n’è volata la sua Reginella, a non continuare a piangere la sua padrona che non c’è più ma a cercarsene un’altra più sincera. Il ritornello evoca la flebile traccia che rimane dell’antica passione: «ora non ci amiamo più, ma tu a volte distrattamente pensi a me».Altre versioni:
Moltissimi artisti si sono cimentati nell’esecuzione Reginella. Una delle prime incisioni è stata ad opera di Gilda Mignonette nel 1918, che la esportò all’estero, facendone uno dei suoi cavalli di battaglia. Notevole l’interpretazione che ne diede in seguito Roberto Murolo, rendendola a sua volta un classico del suo repertorio. Negli anni 80 sarà riproposta anche da Massimo Ranieri, nel 1992 dall’Orchestra Italiana e negli anni 90 da Mia Martini. -
CANONE
80,00€ Iva InclusaSi tratta di una composizione musicale in forma di canone per tre violini e basso continuo attribuita al musicista tedesco Johann Pachelbel.
Essa è giunta fino a noi attraverso un manoscritto del XIX secolo, nel quale è seguito da una giga in 12/8, sempre per il medesimo organico. La datazione suggerita da alcuni studiosi (tra il 1680 e il 1706) è una mera congettura basata sullo stile musicale.
L’arrangiamento orchestrale registrato nel 1968 dalla celebre orchestra da camera Jean-François Paillard ebbe uno straordinario successo popolare; nei decenni successivi, il brano fu registrato da molti altri gruppi, eseguito in concerti ed utilizzato come colonna sonora. La progressione di basso su cui si basa la serie di variazioni che costituisce il brano è stata utilizzata e citata ampiamente nell’ambito della canzone pop.
-
-
-
METODO PER IMPARARE A TRASPORTARE CON LA TROMBA SIb
7,00€ Iva InclusaRISTAMPA/REPRINT DELL’EDIZIONE ORIGINALE
-
-
- Home
- Negozio
- Musica per Banda
- Orchestra Sinfonica
- Commedie e Favole Musicali
- Didattica e Teoretica
- Altre Pubblicazioni
- Edizioni PUCCI in sola partitura
- Accessori
- CD
- Noleggio/Rental
- Free Download
- News
- Contatti