• 80,00 Iva Inclusa

    AIDA Fantasia Atto 2° e Marcia Trionfale

    80,00 Iva Inclusa

    Un interessante trascrizione della celeberrima Marcia trionfale dall’opera Aida che fa da cornice al ritorno in Egitto di Radames, vincitore nella guerra contro gli etiopi. Questa fantasia è stata pensata per poter essere eseguita da tutte le bande (anche con organici ridotti).

  • 60,00 Iva Inclusa

    O SIGNORE DAL TETTO NATIO dall’Opera I LOMBARDI

    60,00 Iva Inclusa

    O Signore dal tetto natio e Va Pensiero hanno consolidato la fama di Verdi quale abile compositore di cori. Tale fu il fervore popolare che il cognome del compositore divenne il vessillifero del movimento per l’unità e l’indipendenza Italiana, conosciuto come Risorgimento. Questi sentimenti patriottici caratterizzarono sempre la produzione corale del compositore di Busseto che fu in grado di interpretare le aspirazioni della borghesia italiana ottocentesca.

  • 70,00 Iva Inclusa

    CORO DEI GITANI dall’Opera IL TROVATORE

    70,00 Iva Inclusa

    Non meno celebre dei precedenti Cori del Nabucco e de I lombardi alla I crociata, il coro del Trovatore, tratto dall’atto secondo dell’opera, mentre i gitani cantano “Vedi le fosche notturne spoglie” i fabbri battono ritmicamente sulle incudini i martelli.

  • 60,00 Iva Inclusa

    VA PENSIERO dall’Opera NABUCCO

    60,00 Iva Inclusa

    Va Pensiero e O Signore dal tetto Natio hanno consolidato la fama di Verdi quale abile compositore di cori. Tale fu il fervore popolare che il cognome del compositore divenne il vessillifero del movimento per l’unità e l’indipendenza Italiana, conosciuto come Risorgimento. Questi sentimenti patriottici caratterizzarono sempre la produzione corale del compositore di Busseto che fu in grado di interpretare le aspirazioni della borghesia italiana ottocentesca.

  • 150,00 Iva Inclusa

    OTELLO Fantasia atto 3° e 4°

    150,00 Iva Inclusa

     

  • 150,00 Iva Inclusa

    OTELLO Fantasia atto 1° e 2°

    150,00 Iva Inclusa

     

  • 80,00 Iva Inclusa

    MARCIA TRIONFALE dall’Opera AIDA Triumphal March

    80,00 Iva Inclusa

    Aida è un opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, che tradusse in italiano l’originale francese di Camille du Locle, che si era ispirato ad un abbozzo dell’egittologo Mariette. L’opera venne commissionata da Ismail Pascià, viceré d’Egitto, per festeggiare l’apertura del canale di Suez nel 1870.
    La prima rappresentazione venne però ritardata dalla guerra franco-prussiana del 1870 e Aida potè essere rappresentata solo il 24 dicembre 1871 al Teatro Reale dell’Opera del Cairo.
    La prima italiana si svolse sei settimane dopo, a Milano. Dopo Don Carlos, Verdi in Aida dà maggiore evidenza all’elemento sinfonico senza per questo diminuire le qualità melodiche e drammatiche.

  • 100,00 Iva Inclusa

    PORGY AND BESS

    100,00 Iva Inclusa

     

  • 110,00 Iva Inclusa

    DIE MEISTERSINGER “I MAESTRI CANTORI DI NORIMBERGA”

    110,00 Iva Inclusa

     

  • 100,00 Iva Inclusa

    FANTASIA OPERISTICA

    100,00 Iva Inclusa

    Questa fantasia è composta su brani dalle seguenti Opere: Carmen – Aida – Adriana Lecouvreur – Manon Lescaut – Madama Buttefly – Bohème – Turandot).

  • 100,00 Iva Inclusa

    STIFFELIO

    100,00 Iva Inclusa

     

  • 90,00 Iva Inclusa

    OBERTO CONTE DI SAN BONIFACIO

    90,00 Iva Inclusa

    Verdi aveva appena compiuto 22 anni quando si apprestò a comporre la sua prima opera, un giovane senza esperienza cui non era ancora del tutto chiaro quali fossero le qualità necessarie ad un libretto ne quali fossero le proprie capacità. La sinfonia è sicuramente una delle pagine più interessanti di tutta l’opera.

  • 100,00 Iva Inclusa

    NABUCCO Sinfonia dall’Opera

    100,00 Iva Inclusa

    Nabucco è la terza opera (il titolo originale completo è Nabucodonosor) di Giuseppe Verdi e quella che ne decretò il successo. Composta su libretto di Temistocle Solera, Nabucco fece il suo debutto il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano alla presenza di Gaetano Donizetti.

    È stata spesso letta come l’opera più risorgimentale di Verdi, poiché gli spettatori italiani dell’epoca potevano riconoscere la loro condizione politica in quella degli ebrei soggetti al dominio babilonese.

    Questa interpretazione, però, fu il risultato di una lettura storiografica retroattiva, che volle, alla luce degli avvenimenti storici occorsi, sottolineare l’attività artistica del compositore in senso risorgimentale. La lettura fu incentrata soprattutto sul famosissimo coro Va’, pensiero, sull’ali dorate, intonato dal popolo ebreo, ma il resto del dramma è invece incentrato sulle figure drammatiche del re di Babilonia Nabucodonosor II e della sua presunta figlia Abigaille.

    Occorre inoltre ricordare che il librettista Solera aderì alla battaglia risorgimentale da posizioni neoguelfe, circostanza che giustificherebbe la collocazione di un’autorità di tipo religioso, l’inflessibile pontefice Zaccaria, a capo della fazione ebraica.

    In origine, il nome dato da Giuseppe Verdi alla sua opera era Nabucodonosor ma, data la lunghezza dello stesso sulla locandina, venne diviso in due righe e cioè “Nabucco” e, a capo, “Donosor” ma la gente faceva caso solo alla prima riga. Da qui la diffusione del nome dell’opera fino ad oggi nota come del Nabucco. Tuttavia per i primi due anni di vita dell’opera il titolo fu sempre Nabucodonosor, e per trovare la prima attestazione storica dell’ipocorismo del titolo in Nabucco si dovrà attendere l’allestimento dato a Corfù nel 1844.

    L’opera venne realizzata dopo un periodo travagliato della vita di Verdi, in quanto non solo egli era andato incontro ad un fiasco con la rappresentazione della sua opera Un giorno di regno il 5 settembre 1840, ma aveva anche subito la morte della moglie Margherita Barezzi e dei figli Virginia e Icilio. Ciò lo aveva condotto ad un rifiuto totale di comporre brani musicali, se non che venne contattato dall’impresario teatrale Bartolomeo Merelli il quale gli propose un libretto composto da Temistocle Solera. Tale libretto, il quale recava il nome di Nabucco colpì a tal punto Verdi che accettò volentieri di musicare l’opera. Nel 1841 venne completata la partitura musicale e il successivo 9 marzo 1842 l’opera venne messa in scena alla Scala di Milano.

  • 100,00 Iva Inclusa

    G. Verdi LA FORZA DEL DESTINO Sinfonia dall’Opera – Trasc. per Concert Band di M. Picchioni

    100,00 Iva Inclusa

    La prima rappresentazione de “La forza del destino”, opera in quattro atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, avviene a Pietroburgo, al Teatro Imperiale, il 10 Novembre del 1862. L’opera è accolta entusiasticamente sia dal pubblico che dalla critica, ma Verdi, non completamente soddisfatto, riscrive in parte il libretto (con l’aiuto di Antonio Ghislanzoni) e tolti alcuni pezzi, mutato l’ordine delle scene, rifatto il finale per renderlo meno truce ed aggiunta la famosa sinfonia, la presenta al Teatro alla Scala di Milano il 27 Febbraio del 1869. Con “La forza del destino” Verdi conclude la stagione “eroica” della sua attività creativa ed inizia la ricerca di una più elaborata struttura “drammatica”. L’opera lirica adotta una tecnica abbastanza comune nel XIX secolo, tecnica che lo stesso compositore aveva già sperimentato nel “Rigoletto”: il ricorrere di uno o più temi o motivi caratteristici nei punti cruciali della vicenda, allo scopo di raggiungere l’unità drammatica e musicale (i leitmotif di Wagner). Verdi dà meno importanza alla rigida struttura dell’aria per raggiungere una maggiore scioltezza nell’uso del recitativo corredato di maggiori attenzioni strumentali e melodiche. Già in quest’opera si evince un vigore nuovo che anima il canto verdiano, fatto di frasi concise e tese su ritmi balzanti e solidi; i suoni tendono a concentrare il dramma, senza indulgere a frasi ingiustificate; i protagonisti (come in molte altre opere dello stesso periodo e successive), emergono in una luce eroica che ne amplia a dismisura le passioni dominanti. Se le opere del primo periodo, nella sommarietà dei tratti, rappresentano il rude scossone impresso ad un melodramma appesantito nelle “cavatine”, già ne “La forza del destino” (come poi anche nei capolavori della trilogia popolare “Il Rigoletto”, “Il Trovatore” e “La Traviata”) si animano le consuete arie e recitativi di un forte pensiero drammatico, di un’umanità che vive di grandi affetti, che conferiscono al canto nuova commozione. Un’evoluzione creativa di Verdi che prosegue attraverso la conquista di un declamato melodico sempre più duttile, di un linguaggio armonico sempre più ricco, di un’orchestrazione sempre più colorita e sensibile.

  • 100,00 Iva Inclusa

    GIOVANNA D’ARCO

    100,00 Iva Inclusa

    Composta nel 1845 su libretto di Solera tratto dal dramma di Schiller, anche Giovanna d’Arco e una delle opere minori e meno rappresentate di Verdi. La Sinfonia dell’Opera trascritta per Banda da Massimo Picchioni è in forma di pot-pourrì, la prima parte contiene una “Tempesta”, la seconda uno stupendo intermezzo concertante dei legni, “Flauto, Oboe e Clarinetto”, la terza parte e una sorta di trasformazione della materia tematica.