• 70,00 Iva Inclusa

    ELEGIA for Concert Band

    70,00 Iva Inclusa

    Elegia

    Il termine Elegia indica generalmente una composizione di ispirazione lirica e dolorosa. Il compositore con questo brano vuole descrivere gli ultimi anni di un anziano. La musica è una sorta di malinconico sguardo al passato, dove il tempo trascorso veloce ed inesorabile ha pian piano portato via affetti, amicizie ma i ricordi sono rimasti per sempre custoditi nel suo cuore.

  • 56,00 Iva Inclusa

    POSTCARD FROM BAGNOLO MELLA for Symphonic Band

    56,00 Iva Inclusa
  • 56,00 Iva Inclusa

    ROMANTIC DREAM for Symphonic Band

    56,00 Iva Inclusa
  • 56,00 Iva Inclusa

    LUCE Originale per Symphonic Band

    56,00 Iva Inclusa
    Il brano “Luce” nasce da una riflessione: la nostra vita è un insieme di incontri di persone e di situazioni, di momenti. Ci sono momenti che restano impressi nella nostra mente e persone che illuminano con la loro presenza la nostra vita e molte volte ci accade di voler vivere con una di queste persone un momento particolare, unico, irripetibile, ma sempre sognato. Quando ciò poi accade il ricordo di quel momento e delle sensazioni provate ci accompagnano per ogni istante della nostra vita: certe emozioni, certi brividi positivi che pervadono il corpo, il rivivere con la mente quegli attimi regala anche a distanza di tempo luce nelle nostre vite spesso ingrigite dalla monotonia di tutti i giorni.  Proprio per questo il brano si compone di due temi che si ripetono, l’uno più movimentato e variamente esposto dalle varie classi strumentali con un accompagnamento sempre più incalzante vuole descrivere la ricerca del perfetto incrocio tra il momento sempre sognato con la o le persone sempre desiderata/e. Il secondo tema più romantico invece vuole descrivere le sensazioni che si hanno quando quel momento avviene e quando questo secondo tema viene a ripresentarsi, le sensazioni avute nel ricordare quel momento vissuto e con chi l’abbiamo vissuto e la LUCE portata da quella volta in poi nella nostra vita.
  • ALLEGRA marcia di Claudio Sanchioni / Roberto Vagnini

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  • 25,00 Iva Inclusa

    CARME’ Scherzo Marciabile

    25,00 Iva Inclusa
  • 25,00 Iva Inclusa

    VINTL MARSCH Marcia

    25,00 Iva Inclusa
  • 25,00 Iva Inclusa

    EN GIRO AL SASS Marcia

    25,00 Iva Inclusa

    Marcia scritta nel 1922
    Originale per Mandolino 1-2 Mandola e chitarra
    Brano che Sartori dedica al famoso percorso pedonale in centro a Trento

  • 80,00 Iva Inclusa

    STUDI D’ASSIEME PER STRUMENTI A FIATO

    80,00 Iva Inclusa

    I 30 esercizi di questa antologia hanno lo scopo di formare una buona preparazione d’assieme e sono ottimi per l’intonazione. Agli esercizi ritmici e ricreativi sono inclusi alcuni pezzi polifonici che iniziano da un grado facile ed elementare, per giungere all’esecuzuine di una fughetta di Haendel, e questo al fine di abituare la Banda al senso contrappuntistico e all’indipendenza dell’esecutore.

  • Segnaposto
    7,00 Iva Inclusa

    SOGNO (sola partitura)

    7,00 Iva Inclusa
  • 45,00 Iva Inclusa

    INNO NAZIONALE ITALIANO Inno di Mameli

    45,00 Iva Inclusa

    Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Fratelli d'Italia, o Inno di Mameli, è l'inno nazionale della Repubblica Italiana, adottato provvisoriamente dal 12 ottobre 1946 e definitivamente il 17 novembre 2005.

    Nell'autunno del 1847, Goffredo Mameli scrisse il testo de Il Canto degli Italiani. Dopo aver scartato l'idea di adattarlo a musiche già esistenti, il 10 novembre lo inviò al maestro Michele Novaro, che scrisse di getto la musica, cosicché l'inno poté debuttare il 10 dicembre, quando sul piazzale del Santuario della Nostra Signora di Loreto a Oregina fu presentato ai cittadini genovesi e a vari patrioti italiani in occasione del centenario della cacciata degli austriaci suonato dalla Filarmonica Sestrese C. Corradi G. Secondo, allora banda municipale di Sestri Ponente “Casimiro Corradi”.
    Era un momento di grande eccitazione: mancavano pochi mesi al celebre 1848, che era già nell'aria: era stata abolita una legge che vietava assembramenti di più di dieci persone, così ben 30.000 persone ascoltarono l'inno e l'impararono; nel frattempo Nino Bixio sulle montagne organizzava i falò della notte dell'Appennino. Dopo pochi giorni, tutti conoscevano l'inno, che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione (più o meno pacifica). Durante le Cinque giornate di Milano, gli insorti lo intonavano a squarciagola: il Canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento.

    Gli inni patriottici come l'inno di Mameli (sicuramente il più importante) furono un importante strumento di propaganda degli ideali del Risorgimento e di incitamento all'insurrezione, che contribuì significativamente alla svolta storica che portò all'emanazione dello Statuto albertino, ed all'impegno del re nel rischioso progetto di riunificazione nazionale.

    Quando l'inno si diffuse, le autorità cercarono di vietarlo, considerandolo eversivo (per via dell'ispirazione repubblicana e anti-monarchica del suo autore); visto il totale fallimento, tentarono di censurare almeno l'ultima parte, estremamente dura con gli Austriaci, al tempo ancora formalmente alleati, ma neppure in questo si ebbe successo.

    Dopo la dichiarazione di guerra all'Austria, persino le bande militari lo suonarono senza posa, tanto che il Re fu costretto a ritirare ogni censura del testo, così come abrogò l'articolo dello Statuto albertino secondo cui l'unica bandiera del regno doveva essere la coccarda azzurra, rinunciando agli inutili tentativi di reprimere l'uso del tricolore verde, bianco e rosso, anch'esso impostosi come simbolo patriottico dopo essere stato adottato clandestinamente nel 1831 come simbolo della Giovine Italia.

    In seguito fu proprio intonando l'inno di Mameli che Garibaldi, con i “Mille”, intraprese la conquista dell'Italia meridionale e la riunificazione nazionale.

    Mameli era già morto, ma le parole del suo inno, che invocava un'Italia unita, erano più vive che mai. Anche l'ultima tappa di questo processo, la presa di Roma del 1870, fu accompagnata da cori che lo cantavano accompagnati dagli ottoni dei bersaglieri.

    Anche più tardi, per tutta la fine dell'Ottocento e oltre, Fratelli d'Italia rimase molto popolare come in occasione della guerra libica del 1911-12, che lo vide ancora una volta il più importante rappresentante di una nutrita serie di canti patriottici vecchi e nuovi. Lo stesso accadde durante la prima guerra mondiale: l'irredentismo che la caratterizzava, l'obiettivo di completare la riunificazione, trovò facilmente ancora una volta un simbolo nel Canto degli italiani.

  • 85,00 Iva Inclusa

    DUCHESSA DEL BAR TABARIN

    85,00 Iva Inclusa
  • 35,00 Iva Inclusa

    RICORDI PASSATI

    35,00 Iva Inclusa
    RICORDI PASSATI Contiene: Aveva un bavero-O mia bella piccinina-Campagnola bella- La casetta in Canadà.
  • LA CALDERINA di Enrico Tiso

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    Marcia vincitrice del 1° Concorso Internazionale di Composizione  “Città di Busseto” 2016.

  • Segnaposto
    45,00 Iva Inclusa

    WIEN BLEIBT WIEN

    45,00 Iva Inclusa