• Hot
    -20%
    450,00 360,00 Iva Inclusa

    Puccini Giacomo MESSA DI GLORIA Trascrizione per Soli, Coro e Concert Band di Picchioni Massimo

    450,00 360,00 Iva Inclusa

    La Messa di Giacomo Puccini o Messa a quattro voci (attualmente conosciuta anche con il nome apocrifo di Messa di Gloria) è una messa per orchestra e coro a quattro voci, con tenore e baritono solisti, scritta fra il 1878 e il 1880.

    Puccini compose la Messa come esercizio per il diploma all’Istituto Musicale Luigi Boccherini di Lucca, dove la eseguì per la prima volta il 12 luglio 1880. Tuttavia il Credo era già stato scritto ed eseguito nel 1878 e fu inizialmente concepito da Puccini come un lavoro autonomo. La composizione fu molto apprezzata per la bellezza della melodia, per la notevole struttura e per l’originalità.

  • 110,00 Iva Inclusa

    RAYMOND

    110,00 Iva Inclusa

     

  • 68,00 Iva Inclusa

    REFLETS SUR LA MER MEDITERRANEE

    68,00 Iva Inclusa

    Si tratta di un breve poema sinfonico, per orchestra di fiati, che consta di due parti: un adagio introduttivo seguito da una forma di rondò.

    ANALISI TECNICA:

    La prima parte espone un motivo, pomposo e solenne, con cui l’autore immagina le acque del Mediterraneo troneggiare tra le antiche e gloriose civiltà elleniche e latine, puniche ed egiziache; questo tema viene ripreso, e sviluppato, dalle varie sezioni strumentali e sorretto da una struttura armonica modale e da un impasto coloristico di sapore impressionista, a tratti politonale. Segue la seconda parte, quella propriamente descrittiva: col tema principale del rondò, l’autore prova a rappresentare, con l’ausilio di abbellimenti disseminati, i riflessi scintillanti del sole e delle luci costiere sul mite mare africano. Il secondo tema è un divertimento contrappuntistico che passa dai legni agli ottoni per riproporre quello principale; quest’ultimo, col suo alternarsi, simboleggia l’azzurro che spicca tra le sfumature che le acque policrome del Mediterraneo ci offrono. Il terzo tema, invece, è un brevissimo idillio armonico. Una coda finale, che richiama alcune cellule melodiche salienti, conclude il brano.

  • 100,00 Iva Inclusa

    REGINA COELI kv 108

    100,00 Iva Inclusa
  • 90,00 Iva Inclusa

    RICORDI DI VENEZIA

    90,00 Iva Inclusa
  • 100,00 Iva Inclusa

    RICORDI PRIMAVERILI

    100,00 Iva Inclusa
  • Hot
    110,00 Iva Inclusa

    Rossini Gioacchino LA CENERENTOLA Sinfonia dall’Opera Strumentazione per Concert Band di Cantarini GianLuca

    110,00 Iva Inclusa

    La Cenerentola è un melodramma giocoso od un’opera lirica di Gioachino Rossini su libretto di Jacopo Ferretti. Il titolo originale completo è La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo.

    Il soggetto fu tratto dalla celebre fiaba di Charles Perrault, ma Ferretti si servì anche di due libretti d’opera: Cendrillon di Charles Guillaume Etienne per Nicolò Isouard (1810) e Agatina, o la virtù premiata di Francesco Fiorini per Stefano Pavesi (1814).

    L’opera fu composta in circa tre settimane e Rossini, come fece in altre occasioni, affidò ad un assistente (in questo caso Luca Agolini) la composizione dei recitativi secchi e delle arie meno importanti, quelle di Alidoro e Clorinda.

    La prima rappresentazione ebbe luogo il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma. Il contralto Geltrude Righetti Giorgi, che era stata già la prima Rosina del Barbiere di Siviglia, cantò il ruolo della protagonista.

    Il debutto, pur non provocando uno scandalo paragonabile a quello del Barbiere, fu un insuccesso, ma dopo poche recite, l’opera divenne popolarissima e fu ripresa in Italia e all’estero.

    Come aveva già fatto altre volte, Rossini usò la tecnica dell’autoimprestito, cioè prese le musiche per alcuni brani da opere composte in precedenza: il rondò di Angelina è tratto dall’aria del conte di Almaviva del Barbiere “Cessa di più resistere” e la sinfonia è tratta da quella della Gazzetta.

    Per una ripresa del 1820 al Teatro Apollo di Roma, avendo a disposizione l’ottimo basso Gioacchino Moncada, Rossini sostituì l’aria di Alidoro composta da Agolini con una grande aria virtuosistica (Là del ciel nell’arcano profondo), che nelle rappresentazioni odierne viene solitamente eseguita. Scelta che per altro obbliga a scritturare una prima parte anche per il ruolo di Alidoro, che nella versione originale era poco più di un comprimario

     

  • 100,00 Iva Inclusa

    Rossini Gioacchino LA CENERENTOLA Sinfonia dall’Opera Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo

    100,00 Iva Inclusa

    La Cenerentola è un melodramma giocoso od un’opera lirica di Gioachino Rossini su libretto di Jacopo Ferretti. Il titolo originale completo è La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo.

    Il soggetto fu tratto dalla celebre fiaba di Charles Perrault, ma Ferretti si servì anche di due libretti d’opera: Cendrillon di Charles Guillaume Etienne per Nicolò Isouard (1810) e Agatina, o la virtù premiata di Francesco Fiorini per Stefano Pavesi (1814).

    L’opera fu composta in circa tre settimane e Rossini, come fece in altre occasioni, affidò ad un assistente (in questo caso Luca Agolini) la composizione dei recitativi secchi e delle arie meno importanti, quelle di Alidoro e Clorinda.

    La prima rappresentazione ebbe luogo il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma. Il contralto Geltrude Righetti Giorgi, che era stata già la prima Rosina del Barbiere di Siviglia, cantò il ruolo della protagonista.

    Il debutto, pur non provocando uno scandalo paragonabile a quello del Barbiere, fu un insuccesso, ma dopo poche recite, l’opera divenne popolarissima e fu ripresa in Italia e all’estero.

    Come aveva già fatto altre volte, Rossini usò la tecnica dell’autoimprestito, cioè prese le musiche per alcuni brani da opere composte in precedenza: il rondò di Angelina è tratto dall’aria del conte di Almaviva del Barbiere “Cessa di più resistere” e la sinfonia è tratta da quella della Gazzetta.

    Per una ripresa del 1820 al Teatro Apollo di Roma, avendo a disposizione l’ottimo basso Gioacchino Moncada, Rossini sostituì l’aria di Alidoro composta da Agolini con una grande aria virtuosistica (Là del ciel nell’arcano profondo), che nelle rappresentazioni odierne viene solitamente eseguita. Scelta che per altro obbliga a scritturare una prima parte anche per il ruolo di Alidoro, che nella versione originale era poco più di un comprimario

     

  • Hot
    110,00 Iva Inclusa

    Rossini Gioacchino LA SCALA DI SETA Sinfonia dall’Opera – Strumentazione per Concert Band di Cantarini GianLuca

    110,00 Iva Inclusa

    La scala di seta è un’opera lirica di Gioachino Rossini.

    Il libretto, denominato farsa comica in un atto, è di Giuseppe Maria Foppa, che aveva già scritto per Rossini L’inganno felice e scriverà ancora Il signor Bruschino. L’operina appartiene al gruppo di cinque farse che Rossini scrisse per il Teatro San Moisè di Venezia (le altre, oltre alle due citate sopra, sono La cambiale di matrimonio e L’occasione fa il ladro). La scala di seta andò in scena il 9 maggio 1812 con discreto successo, ma dopo un limitato numero di repliche e di riprese in teatri minori scomparve totalmente dal repertorio, per essere ripresa soltanto nel secondo Dopoguerra. La sinfonia dell’opera, invece, rimase un pezzo molto frequentato del repertorio sinfonico.

    Trama:

    Giulia, pupilla del vecchio Dormont, è innamorata e segretamente sposata con il bel Dorvil, nozze favorite dalla bontà di una vecchia zia. Dormont non sospetta nulla, dato che gli incontri dei due amanti avvengono senza che lui possa vederli, e Dorvil sale in camera di Giulia grazie a una scala di seta.
    A complicare però l’intimità degli amanti sono l’impiccione Germano, servo buffo e innamorato di Giulia, Lucilla, curiosa cugina di Giulia, e il fidanzamento combinato da Dormont tra la pupilla e il facoltoso Blansac. Giulia, preoccupata, cerca di far innamorare Blansac della cugina, mentre Dorvil avvampa di gelosia: Lucilla e Blansac si innamorano, ma Germano continua a fare confusione tra le coppie, mandando quasi a monte i piani di Giulia. A mezzanotte Giulia e Dorvil progettano di fuggire, ma la fuga viene interrotta dall’importuno arrivo di Blansac e di Germano (Lucilla osserva il tutto nascosta e appartata): Dormont viene svegliato e ai due amanti non resta che confessare la verità. Dormont li perdona, vedendo anche che Blansac è innamorato di Lucilla, e al tutore non resta che benedire le due coppie.

     

  • 125,00 Iva Inclusa

    RUMANIAN FOLK DANCES per Concert Band

    125,00 Iva Inclusa

    Le Danze popolari rumene (nome originale: Román népi táncok, in ungherese, in italiano chiamate a volte semplicemente danze rumene, o dansuri românesti in rumeno) sono una suite di sei danze (nella versione pianistica, sette nella versione orchestrale) composte da Béla Bartók nel 1915 elaborando altrettante danze popolari rumene, originarie della Transilvania. Scritte originariamente per pianoforte solo (Sz. 56, BB 68), nel 1917 furono trascritte per piccola orchestra (Sz. 68, BB 76).

     

  • 80,00 Iva Inclusa

    SCENE AL CASTELLO (scene di vita nel Castello di Laterina)

    80,00 Iva Inclusa
  • 64,00 Iva Inclusa

    SCHERZANDO

    64,00 Iva Inclusa

    La particolarità di questo brano è quella di essere un valzer con due trii con tanto di coda finale: il risultato è una struttura mista, adatta a inglobare uno scherzo, un minuetto e un valzer. Piacevole per strumentazione e uso dei temi, SCHERZANDO è a tutti gli effetti un brano da concerto, diverso dagli stili bandistici tradizionali.

  • 100,00 Iva Inclusa

    SE FOSSI RE “SI J’ETAIS ROI” Sinfonia dall’Opera

    100,00 Iva Inclusa

    SE FOSSI RE

    “Si j’étais roi” è un’opera-comique in tre atti di Adolphe Adam, su libretto di Adolphe d’Ennery e Jules-Henri Brésil. La prima rappresentazione è avvenuta a Parigi al Théâtre Lyrique (Théâtre-Historique, Boulevard du Temple) il 4 settembre 1852 ed ha raggiunto più di 170 spettacoli nei suoi primi dieci anni.

    La trascrizione per Concert Band è stata curata da Massimo Picchioni

  • 120,00 Iva Inclusa

    SINFONIA n° 4 2° Tempo

    120,00 Iva Inclusa

    La Sinfonia n. 4 in fa minore, op. 36 di Pytor Ilyich Tchaikovsky fu composta tra il 1877 ed il 1878.

    2° Tempo Andantino in modo di canzone

    II movimento: l'”andantino con moto”, “è la descrizione di quella sensazione melanconica che ci prende quando di sera siamo ormai del tutto soli e stanchi delle fatiche effettuate durante il giorno”.

     

  • 110,00 Iva Inclusa

    SINFONIA sui temi dello “STABAT MATER”

    110,00 Iva Inclusa