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LA TREGENDA dall'Opera LE VILLI (versione Completa) di G. Puccini - Trasc. di M. Picchioni 1 × 80,00€×
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REQUIEM per Coro e Concert Band 1 × 80,00€×
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TRE VISIONI 1 × 65,00€×
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EROE DEI DUE MONDI Hero of two worlds
88,00€ Iva InclusaCommissionato dal “Festival Internazionale Bande Militari” di Modena per celebrare la ricorrenza del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, è costituito da tre sezioni che procedono senza soluzione di continuità che ripercorrono simbolicamente le imprese del grande condottiero in Sud America e in Europa.
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WESTWARDS
72,00€ Iva InclusaIl brano descrive metaforicamente il viaggio intrapreso dai pionieri americani alla scoperta delle inesplorate terre dell’ovest. La parte iniziale rappresenta il legame con la vecchia tradizione europea, mentre quella finale sancisce la definitiva emancipazione da quelle radici culturali, nella quale il tema principale si trasfigura in chiave swing.
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PANORAMA MARCHIGIANO
120,00€ Iva InclusaÈ questa una Suite composta con elaborazione di antiche melodie e sonetti tipici del centro Italia: Tarantella, Serenata: “d’innanzi l’Ara-canto a Vatoccu–stornelli d’amore”, Saltarello e Apoteosi Finale.
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TRE VISIONI
65,00€ Iva InclusaBrano ispirato dal secondo tempo della “Third Suite” di Robert E. Jager, un valzer in 5/4 in cui la seconda parte prende sonorità più “alla viennese”.
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SINFONIA N° 9 in MI min “DAL NUOVO MONDO” 4° Tempo
120,00€ Iva InclusaLa Sinfonia n. 9 in mi minore di Antonín Dvorák (op. 95), più nota col titolo di Sinfonia “Dal Nuovo Mondo”, fu pubblicata come sinfonia n. 5, ma è in realtà la nona ed ultima fra le sinfonie di Dvorák.
Il titolo si riferisce evidentemente al Nuovo Mondo che è l’America, in seguito alla nomina del compositore come direttore del New York National Conservatory of Music. La cultura americana stimolò e arricchì Dvorák, che propose una sinfonia di matrice classica europea, ma contaminata dalla musica autoctona, come gli spirituals.
« Nella Sinfonia n. 9 ho semplicemente scritto temi originali che racchiudono le peculiarità della musica indiana »
(A.Dvorák)
Fu composta nel 1893 a New York ed eseguita in prima assoluta alla Carnegie Hall il 16 dicembre di quello stesso anno, ottenendo un enorme successo. -
POMP AND CIRCUMSTANCE n° 1 Marcia da concerto – E. Elgar / Trasc. per Concert Band di M. Picchioni
100,00€ Iva InclusaLa più famosa delle 5 marce per orchestra composte da Elgar nel lungo periodo che va dal 1901 al 1930. -
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110,00€99,00€ Iva InclusaPuccini Giacomo CAPRICCIO SINFONICO Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo
110,00€99,00€ Iva InclusaÈ l’ultimo dei tre pezzi autonomi per orchestra e al tempo stesso il più vasto; è la sua prima grande composizione che realizza già quel particolarissimo «stile pucciniano» che cerca di unire la tradizione della melodia italiana con l’elaborazione tematica e l’orchestrazione alla Wagner. Puccini vi lavorò con grande impegno e «accanitamente», come scrisse lui stesso poco prima di portarlo a termine. Come era normale per le prove d’esame di questo tipo, il Capriccio fu eseguito, nei concerti pubblici che presentavano i lavori dei diplomati, il 14 e 16 luglio 1883. Il successo fu rilevante: Franco Faccio, direttore dell’orchestra della Scala e uno dei più importanti direttori italiani, dopo aver condotto la prima esecuzione, inserì il pezzo in due concerti da lui diretti a Torino l’anno successivo. Nello stesso 1884 il Capriccio fu stampato in una riduzione per pianoforte a quattro mani dalla casa editrice milanese Lucca. Puccini utilizzerà alcuni passaggi del Capriccio, che evidentemente aveva trovato particolarmente riusciti, ne Le Villi, in Edgar e – la citazione più famosa – ne La bohème, come attacco strumentale praticamente identico. È da notare che il Capriccio è stata l’unica delle sue prime composizioni a essere eseguita ancora una volta molti anni più tardi: nel 1893 a Venezia. La partitura autografa è stata la base per questa edizione. Il Capriccio sinfonico, come nessun’altra composizione del periodo in cui Puccini era studente, rivela un’insolita sottigliezza musicale e trascende in modo evidente il momento e l’occasione della sua creazione, non solo per le anticipazioni tematiche di opere più tarde.
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70,00€63,00€ Iva InclusaSCOSSA ELETTRICA
70,00€63,00€ Iva InclusaQuesta marcia, composta da Puccini per celebrare l’arrivo dell’energia elettrica, è stata trascritta per banda dall’originale per pianoforte da Massimo Picchioni. E’ questa una marcia molto scherzosa che non può mancare nei Vostri Concerti.
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SINFONIA n° 4 3° Tempo
100,00€ Iva InclusaLa Sinfonia n. 4 in fa minore, op. 36 di Pytor Ilyich Tchaikovsky fu composta tra il 1877 ed il 1878.
3° Tempo Scherzo, Pizzicato ostinato, Allegro.
III movimento ( Scherzo pizzicato ) – “Il terzo tempo non esprime sensazioni particolari, è un arabesco capriccioso, un’apparizione fugace simile a quelle che colgono la nostra fantasia quando si beve un bicchiere di vino e si sente essere lievissimamente brilli…”
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SINFONIA n° 5 3° Tempo
100,00€ Iva InclusaScritta in breve tempo, tra il maggio e l’ottobre del 1888, la Quinta Sinfonia fu eseguita per la prima volta a Pietroburgo il 5 novembre di quell’anno, diretta dallo stesso Tcaikovsky, riportando un modesto successo. Il compositore, confrontandola con la Quarta, ebbe a giudicarla, almeno inizialmente, in senso piuttosto negativo; solo in seguito, dopo ripetute esecuzioni, modificò il proprio giudizio, conservando peraltro un’opinione non molto alta del finale. Una sorta di tema conduttore lega tuti e quattro i movimenti della composizione: il tema, esposto inizialmente dal clarinetto nel registro basso al principio dell’Andante introduttivo, vuole esprimere, secondo Tcaikovsky, «una completa rassegnazione di fronte al destino». L’Allegro con anima che segue sviluppa con drammaticità elementi di motivi già presentati in modo apparentemente neutro: il malinconico primo tema, coi suoi ritmi puntati, ed il secondo tema, dall’andamento di danza. L’Andante cantabile, in re maggiore, è di forma tripartita, e si apre con una accorata melodia del corno; la sezione centrale, come spesso in Tcaikovsky, è ricca di slancio, con una espressiva melodia affidata agli archi; prima della ripetizione della prima parte compare, enfatizzato, il tema del destino dell’inizio della sinfonia, che poi ritorna anche in conclusione. Il terzo movimento, Allegro moderato, è un valzer d’una tristezza pacata tipicamente Tcaikovskiana. L’introduzione al Finale si apre con lo stesso tema del destino, che compare però, questa volta, in tonalità maggiore, assumendo un carattere di tranquilla rassegnazione. L’Allegro vivace presenta un primo tema in accordi, molto enfatico, ed un secondo tema di carattere marziale. Terminato lo sviluppò, una lunga coda in mi maggiore, nella quale il motivo d’apertura del primo movimento ritorna di nuovo, conduce la sinfonia ad una grandiosa conclusione.
3° Tempo Valse, Allegro moderato.
III Movimento: Valse. Allegro moderato. Il movimento più breve della sinfonia. Pagina di eleganza straordinaria e con un tema lirico gioioso, molto sensibile. Ci trasporta inevitabilmente alla perfezione musicale del genere che il maestro ha raggiunto nei valzer composti per i suoi balletti.
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INNO DELLE NAZIONI versione completa – Trasc. per Concert Band di Massimo Picchioni
110,00€ Iva InclusaL’Inno delle nazioni è una cantata profana composta da Giuseppe Verdi su testo di Arrigo Boito per l’Esposizione universale del 1862, presentata in anteprima il 24 maggio 1862 presso la Royal Opera House di Londra.
Per l’Esposizione Universale del 1862 a Londra, furono incaricati di comporre musica di festa per l’occasione i compositori di quattro paesi: Germania (Giacomo Meyerbeer), Francia (Daniel-François-Esprit Auber), Gran Bretagna (William Sterndale Bennett) e Italia, recentemente unificata. Prima di dare l’incarico a Giuseppe Verdi, che aveva appena terminato la composizione della sua opera La forza del destino, si cercò la disponibilità di Gioachino Rossini, che rifiutò l’offerta.
Nel 1861 l’Italia era stata unificata per la maggior parte del suo territorio, le regioni ancora non annesse erano il Lazio, l’ultimo residuo dello Stato Pontificio ed il Triveneto. In questo clima di eccitazione, Verdi incontrò il poeta e compositore Arrigo Boito, allora ventenne, che scrisse un testo sulla pace e l’amicizia tra i popoli. In contrasto con il testo di Boito, la composizione non finisce con un inno all’arte come era preventivato, ma sulle note di “God Save the Queen”, “La Marsigliese” e “Il Canto degli Italiani”. La cantata venne conclusa a Parigi tra il 24 febbraio ed il 31 marzo 1862, e non fu eseguita al concerto di apertura con i lavori di Meyerbeer, Auber e Bennett, ma in un concerto complementare alla Royal Opera House. In questa rappresentazione la parte solistica, che Verdi aveva scritto originariamente per il tenore Enrico Tamberlick, fu eseguita dal soprano Therese Tietjens. La mancata esecuzione della cantata al concerto di apertura è dovuta, probabilmente, al fatto che Verdi sostituì nella parte orchestrale l’inno per l’imperatore Napoleone III con “la Marsigliese”, simbolo della Repubblica, ma soprattutto per il fatto che il lavoro risultò essere una marcia e non una cantata come inizialmente richiesto dalla committenza.