• 70,00 Iva Inclusa

    LA RUOTA DELLA VITA per Violino solo e Orchestra d’Archi

    70,00 Iva Inclusa
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    ESTUDIO EN LONTANANZA

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    Gounod Charles FUNERAL MARCH OF A MARIONETTE Marcia funebre di una marionetta Trasc. per Concert Band di Sarcina Antonia

    100,00 Iva Inclusa
    Marcia funebre per una marionetta.

    Il brano risale al soggiorno londinese di Gounod, allorché, tra il 1871 e il 1872, il compositore francese intraprese una suite per pianoforte che avrebbe dovuto intitolarsi Suite burlesque ma che abbandonò dopo aver completato quest’unico movimento, edito da Goddard & C.

    Il musicologo James Harding ritiene invece che con questo brano Gounod abbia preso di mira di un critico che non apprezzava, Henry F. Chorley, deridendone la «voce sottile, aspra, acuta, sopraneggiante» e le movenze da «scimmiotto di stoffa dai capelli rossi». Chorley però morì lo stesso anno impedendogli di formulare una dedica esplicita al suo nome.

    La Marcia funebre per una marionetta (in francese: Marche funèbre d’une marionnette) è una composizione di Charles Gounod.

    Fu scritta originariamente per pianoforte (1872) e poi arrangiata per orchestra sinfonica dallo stesso autore (1879).

    Reca la dedica à madame Viguier, pianista e moglie di Alfred Viguier (prima viola dell’Orchestre de la Société des Concerts du Conservatoire). È universalmente nota come sigla della serie Alfred Hitchcock presenta.

    Nel 1882 fu pubblicata da Lemoine un’edizione di lusso, completa di un testo melodrammatico di Georges Price e Jean Ker Mary con calcografie di Paul Destez e Japhet.

    Alfred Hitchcock aveva assistito nel 1927 alla proiezione di Aurora, un film muto che tuttavia fu tra le prime pellicole a incorporare anche effetti sonori (musicali). L’uso della Marcia funebre per una marionetta nel film di Murnau lo colpì al punto di indurlo a scegliere il brano come sigla per la serie Alfred Hitchcock presenta negli anni 1950-1960. Arrangiata più volte, l’ultima delle quali da Herrmann che la elevò di una terza, la composizione ottenne così fama universale.

    La Trascrizione per Concert Band è stata curata da Antonia Sarcina.

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    AGNUS DEI per Tenore e Orchestra d’Archi

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    AVE MARIA per Soprano e Orchestra d’Archi

    70,00 Iva Inclusa
  • 70,00 Iva Inclusa

    PANIS ANGELICUS per Tenore e Orchestra d’Archi

    70,00 Iva Inclusa
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    IO SON L’UMILE ANCELLA dall’Opera ADRIANA LECOUVREUR per Soprano e Orchestra d’Archi

    70,00 Iva Inclusa
  • 70,00 Iva Inclusa

    TENESTE LA PROMESSA – ADDIO DEL PASSATO dall’Opera LA TRAVIATA per Soprano e Orchestra d’Archi

    70,00 Iva Inclusa
  • 100,00 Iva Inclusa

    VA, CRUDELE, AL DIO SPIETATO – VIENI IN ROMA dall’Opera NORMA Fantasia per Banda sola

    100,00 Iva Inclusa
  • 90,00 Iva Inclusa

    I QUATTRO RUSTEGHI Intermezzo dall’Opera di E. Wolf-Ferrari / Arr. per Concert Band di M. Codamo

    90,00 Iva Inclusa
  • 110,00 Iva Inclusa

    MARCIA SLAVA op. 31 – SLAVISCHE MARS

    110,00 Iva Inclusa

    La Marcia slava fu scritta nel settembre del 1876 in occasione di una beneficenza in favore dei soldati slavi che erano rimasti feriti durante la guerra serbo-turca di quegli anni. Composta con spirito prettamente slavo ma in modo battagliero e nazionalistico introducendo per l’occasione temi che rientravano maggiormente in episodi militareschi. Il tema principale, tratto da una canzone del folklore serbo, tutta intrisa di animo meditativo e sofferente, ne inizia l’introduzione che poi, mano a mano, va sviluppandosi con una perfezione orchestrale che solo in Tchaikovsky si ottiene, evidenziandone così l’intensa sofferenza umana portata dagli eventi bellici. Anche in questa composizione l’autore mette in luce il suo spirito slavo e il suo carattere nazionalistico concludendo il lavoro con toni festosi e con una splendida marcia in cui è evidenziato sempre di più il vecchio inno nazionale: Bože, Zarja chrani!, l’inno zarista.

  • 80,00 Iva Inclusa

    CLAIR DE LUNE

    80,00 Iva Inclusa

    Il terzo e più famoso movimento della Suite Bergamasque è il Clair de lune. Il nome, che in francese significa “chiaro di luna”, deriva dalla poesia di Paul Verlaine con lo stesso titolo, che si riferisce anche alle “bergamasques” nella strofa iniziale: “Votre âme est un paysage choisi / Que vont charmant Masques et Bergamasques / jouant du Luth et dansant et quasi / Tristes sous leurs déguisements fantasques”. Il tempo è di 9/8, con l’indicazione agogica andante très expressif e quella dinamica pianissimo. Musicalmente questo Clair de lune appartiene all’Impressionismo musicale.

  • 65,00 Iva Inclusa

    CANTIQUE DE NOEL per Soprano e Concert Band

    65,00 Iva Inclusa
  • 80,00 Iva Inclusa

    HO UN GRAN PESO SULLA TESTA dall’Opera “L’ITALIANA IN ALGERI”

    80,00 Iva Inclusa
  • 80,00 Iva Inclusa

    ARIA DELL’INUTIL PRECAUZIONE dall’Opera “IL BARBIERE DI SIVIGLIA”

    80,00 Iva Inclusa

    All’apertura del secondo atto ritroviamo il sospettoso don Bartolo che indaga sull’identità del soldato, credendolo un aiutante del Conte d’Almaviva. Si presenta in quel momento alla sua porta il Conte stesso nel suo terzo travestimento da maestro di musica, don Alonso. Rossini e Sterbini approntano in maniera magistrale l’ultimo travestimento del conte: sia il libretto che la musica ci presentano questo untuoso personaggio che ripete in maniera pedante in suo saluto “Pace e gioia” facendo indispettire don Bartolo che, per costume, è costretto a trattarlo in maniera garbata; la scena è simile a quella del Finale Primo poiché, anche in questo caso, si dipanano vari livelli musicali e teatrali: da un lato i rispettosi saluti che sembrano non aver mai fine, dall’altro gli “a parte” che a velocità stratosferica aprono uno spiraglio sulla vera azione e sulle vere intenzioni di entrambi i personaggi. Per convincere il tutore, Almaviva fa credere che don Basilio sia malato, in più, gli mostra un biglietto scritto da Rosina per il Conte, come se lui l’avesse intercettato per caso: grazie a questo escamotage egli guadagna la fiducia del tutore. La lezione ha inizio, Rosina canta il Rondò dell’”Inutil precauzione” intervallato da frasi fugaci che scambia con don Alonso-Lindoro-Almaviva. Arriva anche Figaro che cerca di distrarre il tutore e prendere la chiave della stanza di Rosina: tutto sembra andare per il meglio ma è a questo punto che piomba don Basilio. Il conte riesce a convincerlo con una borsa d’oro ad andare via e la scena riprende tranquillamente finché, Bartolo riconosce in don Alonso il soldato della mattina e, irato, lo mette in fuga.