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Bizet Georges CARMEN Preludio dall’Opera Atto 1° Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo
70,00€ Iva InclusaIl Preludio è il momento, musicalmente parlando, più celebre della Carmen, l’opera del 1875 composta dal francese Georges Bizet poco prima di morire, di infato a soli 36 anni. E’ ambientata a Siviglia, nel 1830, e narra dell’epopea amorosa di una giovane zingara, la quale dapprima si fidanza con un soldato e poi, lasciatolo per amore di un aitante torero, verrà da questi assassinata per gelosia.
Divisa in quattro atti, il Preludio è la musica che, nel quarto, introduce la corrida del nuovo fidanzato di Carmen, Escamillo: proprio mentre costui entra trionfante nell’arena che Carmen viene accoltellata da José il quale, all’uscita della folla dall’arena, verrà trovato inginocchiato accanto al cadavere straziato dal dolore.
Lo stesso Preludio si divide in tre sezioni distinte: la prima riguardante la corrida stessa, la seconda è la cosiddetta (altrettanto celebre) “canzone del Toreador”, la terza è il finale. -
Bizet Georges CARMEN SUITE n° 1 Trascrizione per Concert Band di Celona Emanuele
120,00€ Iva InclusaCarmen è un’opera lirica in quattro atti di Georges Bizet, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée (1845), ne apporta delle modifiche salienti tra cui l’introduzione dei personaggi di Escamillo e Micaela e il carattere di Don José, nel romanzo descritto come un bandito rozzo e brutale.
Al libretto collaborò lo stesso Bizet che scrisse anche le parole della celebre “habanera”.
La sua prima rappresentazione avvenne all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Inizialmente l’opera non ebbe grande successo così che Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna. -
Bizet Georges CARMEN SUITE n° 1 Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo
110,00€ Iva InclusaCarmen è un’opera lirica in quattro atti di Georges Bizet, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée (1845), ne apporta delle modifiche salienti tra cui l’introduzione dei personaggi di Escamillo e Micaela e il carattere di Don José, nel romanzo descritto come un bandito rozzo e brutale.
Al libretto collaborò lo stesso Bizet che scrisse anche le parole della celebre “habanera”.
La sua prima rappresentazione avvenne all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Inizialmente l’opera non ebbe grande successo così che Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna. -
Bizet Georges LES TOREADOR dall’Opera CARMEN arrangiamento per Concert Band di Lorenzo Bocci
80,00€ Iva Inclusa“CARMEN”è un dramma lirico di Georges Bizet su libretto di Henry Meilhac e Ludovic Halevy.
La prima rappresentazione di quest’opera è avvenuta a Parigi, nel teatro Opera-Comique il 3 marzo 1875.
L’argomento è tratto molto liberamente, dal romanzo omonimo di Prosper Merimee. Al libretto collaborò lo stesso Bizet, scrivendone anche alcune parti.
All’inizio essa riportò scarso successo e Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna.Theme from Prelude to Act I and Procession of the Toreadors from Act IV: “Les voici! voici la quadrille des Toreros!”
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BOLERO
150,00€ Iva InclusaIl Bolero andò in scena all’Opéra di Parigi il 22 novembre 1928, con Walter Straram sul podio e coreografie di Bronislava Nijinska, ottenendo, fin dalla sua prima rappresentazione, un clamoroso successo in virtù della sconcertante e provocatoria originalità sia della musica sia dell’invenzione coreografica: una donna danza su un tavolo, attorniata da un gruppo di uomini che gradualmente le si avvicinano in una sorta di ballo rituale carico di spiccato erotismo (successivamente se ne sono avute altre letture, anche molto diverse fra loro: si citano quella di Maurice Béjart, che attribuì la parte principale ad un danzatore, e quella “metafisica” di Aurél Milloss, nella quale un demone s’impossessa di un gruppo di avventori presenti in una sordida taverna). Il brano, quindi, fu eseguito sotto la direzione dell’autore ai Concerts Lamoureux (una delle più prestigiose istituzioni concertistiche parigine) l’11 gennaio 1930 senza perdere nulla del suo fascino misterioso, imponendosi immediatamente come una delle pagine più fortunate della letteratura orchestrale del XX secolo.
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BRINDISI
8,00€ Iva InclusaBRINDISI
per soprano, tenore, baritono e pianoforte
elaborazione da Giuseppe Verdi (1813 – 1901)Commissione dell’Accademia del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino -
BRITANNIA Rapsodia per Banda
100,00€ Iva InclusaBritannia è stata dedicata a Sua Maestà Edoardo VII ed eseguita per la prima volta il 15 Giugno 1903 in Inghilterra dalla Banda Municipale di Roma diretta dall’autore, nella grande sala “S.Giorgio” del castello di Windsor alla presenza della famiglia reale.
La partitura originale fu composta per un organico di “Media Banda” come dalla riforma degli organici bandistici italiani operata proprio da Vessella.
Mentre la revisione è stata effettuata per un organico moderno di Symphonic Band.
La Rapsodia si basa principalmente su tre elementi tematici: il primo di carattere lirico, il secondo un allegro molto ritmico ed il terzo, un grandioso corale, conclude la composizione. -
CANTI DALLA TRINCEA
100,00€ Iva InclusaWalter Bonadè
“CANTI DALLA TRINCEA”
Questa fantasia, per Coro e Concert Band, della grande guerra contiene i seguenti canti popolari:
1) DI QUA, DI LA’ DEL PIAVE;
2) TA PUM;
3) LA TRADOTTA;
4) SUL CAPPELLO; -
CANTI DELL’ALTOPIANO
80,00€ Iva InclusaCANTI DELL’ALTOPIANO:
Canti dell’altopiano è una fantasia descrittiva che raccoglie i più celebri canti della grande guerra. Il brano vuole descrivere la vita militare di un soldato costretto ad arruolarsi per il “bene della patria”. Il tutto inizia con un lungo pedale sopra il quale a poco a poco prende forma il tema dell’adunata militare che sfocia in un dolce e nostalgico “Addio mia bella addio”. Terminata questa sezione introduttiva viene raccontata la guerra vera e propria, citando i momenti in qui il giovane soldato è costretto a fare la sentinella in una nottata burrascosa (Era una notte che pioveva), i momenti in cui si cantavano le lodi del corpo di appartenenza (Sul cappello), gli istanti tragici e la perdita del proprio capitano (Il testamento del capitano), gli attimi in cui era necessario sparare e si vedeva perdere i propri compagnai (Ta-pum), i pochi secondi in cui si cantavano canti d’incoraggiamento (La leggenda del Piave), i momenti in cui si ricordava la propria amata (Sul ponte di Bassano) e i ricordi degli amici scomparsi (Il silenzio). Al termine di questa sezione abbiamo il finale della composizione anch’esso strutturato su un lungo pedale in cui tutte le teste dei temi sentiti in precedenza si sovrappongono una sull’altra, come i ricordi della guerra si sovrappongono nelle memorie del soldato.
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CANTIQUE DE NOEL
7,00€ Iva InclusaCANTIQUE DE NOEL
per mezzosoprano e pianoforte
elaborazione da Adolphe – Charles Adam (1803 – 1856)Commissione dell’Accademia del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino -
CAPRICCIO ITALIANO
180,00€ Iva InclusaCapriccio italiano op. 45 di Tchaikovsky, fu scritto agli inizi del 1880 ed eseguito a Mosca il 28 dicembre dello stesso anno.
Tchaikovsky passò una vacanza di alcune settimane in Italia tra il 1879 ed il 1880 visitando i luoghi più ameni della penisola. Soggiornò a Firenze, Roma, Napoli, Venezia e da ognuno di questi luoghi colse qualcosa di particolare che gli rimase enormemente impressa. Scrivendo in quei giorni all’amica von Meck, le confiderà che erano dei luoghi incantevoli, ove non esisteva né la pioggia né la neve, ma era come stare in posti mai sognati: la musica, le danze, le feste e tutto contornato da uno splendido scenario tutto sempre illuminato dal sole. Ed ecco che nasce questa bellissima pagina, questo splendido affresco, che ne descrive in musica le sue emozioni, il calore degli abitanti, le feste natalizie, il canto dei lagunari, gli stornelli toscani ed a conclusione: una tarantella napoletana. In questa frizzante composizione, della durata di quindici minuti, vengono fusi i diversi temi del folklore popolare italiano in un unico pezzo brillante. È l’omaggio che Čajkovskij volle fare ad un paese in cui era stato accolto con gioia e con affetto, rimasto moltissimo soddisfatto del soggiorno e soprattutto tenne a dire che il comporre qui non è fatica.
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CARMEN
90,00€ Iva InclusaCarmen è un’opera lirica in quattro atti di Georges Bizet, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée (1845), ne apporta delle modifiche salienti tra cui l’introduzione dei personaggi di Escamillo e Micaela e il carattere di Don José, nel romanzo descritto come un bandito rozzo e brutale.
Al libretto collaborò lo stesso Bizet che scrisse anche le parole della celebre “habanera”.
La sua prima rappresentazione avvenne all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Inizialmente l’opera non ebbe grande successo così che Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna. -
CAROSONE STORY
80,00€ Iva InclusaQuesta fantasia è composta delle seguenti canzoni: Caravan petrol – O Sarracino – Pigliate ‘na pastiglia – Tu vuo’ fa l’americano – Torero. -
CAVALLERIA LEGGERA ” Ligth cavalry “
65,00€ Iva InclusaFranz von Suppé, nome d’arte di Francesco Ezechiele Ermenegildo Cav. di Suppé-Demelli, nato a Spalato in Croazia il 18 aprile 1819, ma di origine belga, si perfezionò a Vienna (dal 1835) con J. Von Seyfried e S. Sechter.
Si dedicò prevalentemente al genere dell’operetta, nel quale ebbe grande fortuna, arrivando a far rappresentare 30 operette.
Nonostante la lista delle composizioni di Suppé conti di circa 30 operette e più di 180 fra musiche di scena per balletti e rappresentazioni teatrali, la maggior parte di queste opere sono quasi affondate nell’oblio, fatta eccezione per le ouverture delle sue operette che, indubbiamente, hanno avuto molta più fortuna delle operette stesse. Fra queste quella che ancora oggi è maggiormente legata al nome del compositore è la celeberrima ouverture della “Cavalleria Leggera” (Leichte Kavallerie) il cui galoppo finale risuona spesso, oltre che nelle sale da concerto, in film, cartoni animati, pubblicità ecc..
L’opera “Cavalleria Leggera” (Leichte Kavallerie) fu vittima della censura asburgica, poiché il tema principale era la satira militare, il lavoro venne cancellato dai programmi dei teatri dopo poche rappresentazioni. Bisogna infatti ricordare che l’operetta debuttò proprio nel 1866, l’anno della disastrosa sconfitta austriaca di Sadowa, nel contesto della guerra Austro-Prussiana. -
CAVALLERIA LEGGERA ” Ligth cavalry “
110,00€ Iva InclusaFranz von Suppé, nome d’arte di Francesco Ezechiele Ermenegildo Cav. di Suppé-Demelli, nato a Spalato in Croazia il 18 aprile 1819, ma di origine belga, si perfezionò a Vienna (dal 1835) con J. Von Seyfried e S. Sechter.
Si dedicò prevalentemente al genere dell’operetta, nel quale ebbe grande fortuna, arrivando a far rappresentare 30 operette.
Nonostante la lista delle composizioni di Suppé conti di circa 30 operette e più di 180 fra musiche di scena per balletti e rappresentazioni teatrali, la maggior parte di queste opere sono quasi affondate nell’oblio, fatta eccezione per le ouverture delle sue operette che, indubbiamente, hanno avuto molta più fortuna delle operette stesse. Fra queste quella che ancora oggi è maggiormente legata al nome del compositore è la celeberrima ouverture della “Cavalleria Leggera” (Leichte Kavallerie) il cui galoppo finale risuona spesso, oltre che nelle sale da concerto, in film, cartoni animati, pubblicità ecc..
L’opera “Cavalleria Leggera” (Leichte Kavallerie) fu vittima della censura asburgica, poiché il tema principale era la satira militare, il lavoro venne cancellato dai programmi dei teatri dopo poche rappresentazioni. Bisogna infatti ricordare che l’operetta debuttò proprio nel 1866, l’anno della disastrosa sconfitta austriaca di Sadowa, nel contesto della guerra Austro-Prussiana. -
CAVALLERIA LEGGERA ” Ligth cavalry “
100,00€ Iva InclusaFranz von Suppé, nome d’arte di Francesco Ezechiele Ermenegildo Cav. di Suppé-Demelli, nato a Spalato in Croazia il 18 aprile 1819, ma di origine belga, si perfezionò a Vienna (dal 1835) con J. Von Seyfried e S. Sechter.
Si dedicò prevalentemente al genere dell’operetta, nel quale ebbe grande fortuna, arrivando a far rappresentare 30 operette.
Nonostante la lista delle composizioni di Suppé conti di circa 30 operette e più di 180 fra musiche di scena per balletti e rappresentazioni teatrali, la maggior parte di queste opere sono quasi affondate nell’oblio, fatta eccezione per le ouverture delle sue operette che, indubbiamente, hanno avuto molta più fortuna delle operette stesse. Fra queste quella che ancora oggi è maggiormente legata al nome del compositore è la celeberrima ouverture della “Cavalleria Leggera” (Leichte Kavallerie) il cui galoppo finale risuona spesso, oltre che nelle sale da concerto, in film, cartoni animati, pubblicità ecc..
L’opera “Cavalleria Leggera” (Leichte Kavallerie) fu vittima della censura asburgica, poiché il tema principale era la satira militare, il lavoro venne cancellato dai programmi dei teatri dopo poche rappresentazioni. Bisogna infatti ricordare che l’operetta debuttò proprio nel 1866, l’anno della disastrosa sconfitta austriaca di Sadowa, nel contesto della guerra Austro-Prussiana. -
CAVALLERIA LEGGERA ” Ligth cavalry “
85,00€ Iva InclusaFranz von Suppé, nome d’arte di Francesco Ezechiele Ermenegildo Cav. di Suppé-Demelli, nato a Spalato in Croazia il 18 aprile 1819, ma di origine belga, si perfezionò a Vienna (dal 1835) con J. Von Seyfried e S. Sechter.
Si dedicò prevalentemente al genere dell’operetta, nel quale ebbe grande fortuna, arrivando a far rappresentare 30 operette.
Nonostante la lista delle composizioni di Suppé conti di circa 30 operette e più di 180 fra musiche di scena per balletti e rappresentazioni teatrali, la maggior parte di queste opere sono quasi affondate nell’oblio, fatta eccezione per le ouverture delle sue operette che, indubbiamente, hanno avuto molta più fortuna delle operette stesse. Fra queste quella che ancora oggi è maggiormente legata al nome del compositore è la celeberrima ouverture della “Cavalleria Leggera” (Leichte Kavallerie) il cui galoppo finale risuona spesso, oltre che nelle sale da concerto, in film, cartoni animati, pubblicità ecc..
L’opera “Cavalleria Leggera” (Leichte Kavallerie) fu vittima della censura asburgica, poiché il tema principale era la satira militare, il lavoro venne cancellato dai programmi dei teatri dopo poche rappresentazioni. Bisogna infatti ricordare che l’operetta debuttò proprio nel 1866, l’anno della disastrosa sconfitta austriaca di Sadowa, nel contesto della guerra Austro-Prussiana. -
CAVALLERIA RUSTICANA
50,00€ Iva InclusaCavalleria rusticana fu la prima opera composta da Mascagni ed è certamente la più nota fra le sedici composte dal compositore livornese (oltre a Cavalleria rusticana, solo Iris e L’amico Fritz sono rimaste nel repertorio stabile dei principali enti lirici). Il suo successo fu enorme già dalla prima volta in cui venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890, e tale è rimasto fino a oggi.
Nel 1888 l’editore milanese Edoardo Sonzogno annunciò un concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non avevano ancora fatto rappresentare una loro opera. I partecipanti dovevano scrivere un’opera in un unico atto, e le tre migliori produzioni (selezionate da una giuria composta da cinque importanti musicisti e critici italiani) sarebbero state rappresentate a Roma a spese dello stesso Sonzogno.
Mascagni, che all’epoca risiedeva a Cerignola, in provincia di Foggia, dove dirigeva la locale banda musicale, venne a conoscenza di questo concorso solo due mesi prima della chiusura delle iscrizioni e chiese al suo amico Giovanni Targioni-Tozzetti, poeta e professore di letteratura all’Accademia Navale di Livorno, di scrivere un libretto. Targioni-Tozzetti scelse Cavalleria rusticana, una novella popolare di Giovanni Verga come base per l’opera. Egli e il suo collega Guido Menasci lavoravano per corrispondenza con Mascagni, mandandogli i versi su delle cartoline. L’opera fu completata l’ultimo giorno valido per l’iscrizione al concorso. In tutto, furono esaminate settantatré opere e il 5 marzo 1890 la giuria selezionò le tre opere da rappresentare a Roma: Labilia di Nicola Spinelli, Rudello di Vincenzo Ferroni, e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.
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CAVALLERIA RUSTICANA
56,00€ Iva InclusaCavalleria rusticana fu la prima opera composta da Mascagni ed è certamente la più nota fra le sedici composte dal compositore livornese (oltre a Cavalleria rusticana, solo Iris e L’amico Fritz sono rimaste nel repertorio stabile dei principali enti lirici). Il suo successo fu enorme già dalla prima volta in cui venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890, e tale è rimasto fino a oggi.
Nel 1888 l’editore milanese Edoardo Sonzogno annunciò un concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non avevano ancora fatto rappresentare una loro opera. I partecipanti dovevano scrivere un’opera in un unico atto, e le tre migliori produzioni (selezionate da una giuria composta da cinque importanti musicisti e critici italiani) sarebbero state rappresentate a Roma a spese dello stesso Sonzogno.
Mascagni, che all’epoca risiedeva a Cerignola, in provincia di Foggia, dove dirigeva la locale banda musicale, venne a conoscenza di questo concorso solo due mesi prima della chiusura delle iscrizioni e chiese al suo amico Giovanni Targioni-Tozzetti, poeta e professore di letteratura all’Accademia Navale di Livorno, di scrivere un libretto. Targioni-Tozzetti scelse Cavalleria rusticana, una novella popolare di Giovanni Verga come base per l’opera. Egli e il suo collega Guido Menasci lavoravano per corrispondenza con Mascagni, mandandogli i versi su delle cartoline. L’opera fu completata l’ultimo giorno valido per l’iscrizione al concorso. In tutto, furono esaminate settantatré opere e il 5 marzo 1890 la giuria selezionò le tre opere da rappresentare a Roma: Labilia di Nicola Spinelli, Rudello di Vincenzo Ferroni, e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.
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CENERENTOLA
22,00€ Iva InclusaFiaba ispirata ai personaggi e alla vicenda di Ceneretnola di Charles Perrault .Per voce narrante e pianoforte a 4 mani.
Partitura e Libretto -
CHAMPAGNE GALOP Polka Galop
70,00€ Iva InclusaUna stupenda Polka Galop, ideale per un Concerto natalizio o di Capodanno, un concentrato di allegria e buonumore dove nella sezione centrale un gruppo di strumentisti rivolgerà al pubblico i suoi beneauguranti “AUGURI” in più lingue. Un brano che non può mancare nel vostro concerto. -
CLAIR DE LUNE
80,00€ Iva InclusaIl terzo e più famoso movimento della Suite Bergamasque è il Clair de lune. Il nome, che in francese significa “chiaro di luna”, deriva dalla poesia di Paul Verlaine con lo stesso titolo, che si riferisce anche alle “bergamasques” nella strofa iniziale: “Votre âme est un paysage choisi / Que vont charmant Masques et Bergamasques / jouant du Luth et dansant et quasi / Tristes sous leurs déguisements fantasques”. Il tempo è di 9/8, con l’indicazione agogica andante très expressif e quella dinamica pianissimo. Musicalmente questo Clair de lune appartiene all’Impressionismo musicale.
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CLASSIC IN MODERN 1 Fantasia Ritmica
65,00€ Iva InclusaFantasia di Temi Classici in versione moderna contenente i seguenti brani: Beethoven INNO ALLA GIOIA – Boccherini CELEBRE MINUETTO – Vivaldi LA PRIMAVERA – Haydn SERENATA – Mozart SINFONIA 40 – Bach ARIA – Handel ALLELUJA – Lullì MARCIA – Charpentier TE DEUM.
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CLASSIC IN MODERN 2 Fantasia Ritmica
65,00€ Iva InclusaFantasia di Temi Classici in versione moderna contenente i seguenti brani: Mendelsshon SINFONIA 4 ITALIANA – Tchaikowsky ROMEO E GIULIETTA – Beethoven PATETICA – Beethoven ROMANZA IN FA – Chopin TRISTEZZA – Chopin NOTTURNO – List SOGNO D’AMORE – Brahms SINFONIA 3 – Schubert SERENATA – Mendelsshon CANTO DI PRIMAVERA – Scuman SOGNO – Tchaikowsky SINFONIA 5 – Tchaikowsky CONCERTO PER PIANOFORTE 1 – TchaikowskySINFONIA 6 PATETICA.
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CONCERTO for 2 trumpets R. 537 (F. IX n° 1)
100,00€ Iva InclusaScritto prima del 1742, questo concerto è conservato in forma manoscritta presso la collezione Renzo Giordano alla Biblioteca Nazionale di Torino. La prima edizione a stampa fu curata da Gian Francesco Malipiero nel 1950. Questo lavoro è un tipico esempio di “concerto di fanfara”, per via del caratteristico andamento militaresco che emerge nel primo e nel terzo movimento. Ciò viene anche evidenziato dalla forma “ad eco” (la frase della prima tromba viene subito ripetuta dalla seconda) delle due parti solistiche. Per il secondo movimento (dove le due trombe non suonano)Vivaldi ha riutilizzato il Largo dal Concerto per archi in do maggiore R 110. L’utilizzo di parti di concerti, o di opere e oratori, per nuove composizioni era una pratica assai diffusa nel XVIII secolo. Molte pagine di Bach e Handel (fino al nostro Rossini) si trovano o identiche, o adattate con nuovi strumenti e testi nei nuovi lavori. Anche il terzo tempo di questo Concerto è una rielaborazione del relativo terzo movimento del Concerto R 110.
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CONCERTO for Trumpet (Etienne Roger 188)
100,00€ Iva InclusaGiuseppe Torelli (1658 – 1709) condivise la sua esistenza tra l’Italia e l’’Austria.
Studiò infatti composizione all’Accademia Filarmonica di Bologna e nel 1686 ottenne il posto nell’orchestra della Basilica di San Petronio, nel 1697, fu nominato Konzertmeister (primo violino) alla corte di Giorgio Federico II Margravio di Brandeburgo-Ansbach e, nel 1700, fu a Vienna per rappresentare un suo oratorio “Adamo scacciato del Paradiso Terrestre”.
Nel 1701, tornò definitivamente a Bologna, dove fu nominato violinista a San Petronio.
È difficile datare il Concerto per tromba, il sesto dei concerti ha 5, 6 e 7 strumenti e non è affatto più facile attribuirlo con certezza.
Se Torelli è l’autore, un elemento ci permette di pensare che sia stato scritto abbastanza tardi: tutte le prime opere di torelli adottano la forma e quattro movimenti della sonata di chiesa: adagio-allegro-adagio-allegro. Ma, questo concerto è formato così: allegro-adagio-presto-allegro. La tromba suona soltanto nel primo e nel quarto movimento. -
CONCERTO PER PIANOFORTE n° 17 K 453 – 3° Movimento Allegretto
90,00€ Iva InclusaQuesto lavoro fa parte del gruppo degli stupendi quattordici Concerti per pianoforte e orchestra composti da Mozart nella viva, stimolante e cordiale atmosfera artistica viennese. Essi, pur nella loro tradizionale forma in tre movimenti, si differenziano dai precedenti, prevalentemente virtuosistici, oltre che per un maggiore approfondimento inventivo, anche per un più ampio sfruttamento ai fini poetici delle possibilità di dialogo fra solista e orchestra, nell’ambito di una concezione sinfonica dell’insieme. Il pianoforte conserva il suo ruolo preponderante, ma nello stesso tempo collabora ad edificare l’architettura generale. E quando non si stacca dalla compagine strumentale per riecheggiarne, secondo i modi che gli son propri, il messaggio poetico – o per pronunciare una parola che l’orchestra riprenderà per immetterla nello svolgimento del contesto sinfonico – compie la funzione di esaltare con la sua vicinanza i colori timbrici circostanti, conferendo alla partitura una luminosità nuova, altrimenti inottenibile, e ricca di gradazioni.
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CONCERTPIECE op. 12
110,00€ Iva InclusaVassily Brandt (1869-1923) è stato un trombettista russo, pedagogo, e compositore.
Divenne tromba principale del Teatro Bolshoi nel 1890 e divenne prima cornetta nel 1903.
È stato successore di Friedrich Richter (1826-1901) come professore di tromba presso il Conservatorio di Mosca nel 1900, dove insegnò anche orchestrazione per banda.
È considerato il fondatore della scuola di tromba russa.
I suoi 34 Orchestral Etudes, sono considerati un importante materiale di studio per i suonatori di tromba moderni. I suoi due Concert Pieces per tromba e pianoforte sono molto eseguiti oggi.
Fra i suoi studenti si ricordano: Pyotr Lyamin (1884-1968) successore di Brandt come professore di tromba al Conservatorio di Saratov; Vladimir Drucker (1898-1974) che è stato tromba principale presso la Los Angeles Philharmonic; e Mikhail Tabakov (1877-1956) che divenne professore di tromba al Conservatorio di Mosca.
Molte delle sue composizioni e dei suoi libri sono pubblicate da International Music Company. -
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80,00€72,00€ Iva InclusaCORAZZATA SICILIA Marcia sui motivi dell’Opera “LA BOHEME”
80,00€72,00€ Iva Inclusa -
CORIOLANO
65,00€ Iva InclusaL’Ouverture per il Coriolano di Heinrich Joseph von Collin (1771-1811), poeta e drammaturgo austriaco piuttosto famoso alla sua epoca e stimato anche da Goethe, fu scritta da Ludvig van Beethoven (1770 – 1827) nel 1807 e pubblicata nel 1808 come op. 62.
Nel marzo del 1807 venne eseguita per la prima volta in forma privata in casa del principe Lobkowitz a Vienna, diretta dallo stesso Beethoven, in occasione della prima del Quarto concerto per pianoforte e orchestra e della Quarta sinfonia.
Pubblicamente, invece, non fu eseguita per la prima rappresentazione del dramma (il 24 aprile 1807 a Vienna), ma nel dicembre del 1807.
La storia del dramma si rifà alla vicenda del condottiero romano Gaio Marcio, soprannominato Coriolano per aver espugnato l’antica città dei Volsci, che offre loro il suo appoggio contro i romani.
La moglie Volumnia e la madre Veturia, però, lo scongiurano di non tradire la patria ed egli è talmente combattuto fra il sentimento dell’onore e quello della vendetta, tanto che non sa prendere una decisione e:
•viene assassinato dai Volsci nella versione di Shakespeare
•si suicida nella versione di Collin.
Beethoven concepì l’Ouverture come brano musicale a sé stante e utilizzò la forma-sonata, che esprime bene il conflitto drammatico di Coriolano, con i suoi contrasti tra primo e secondo tema, la contrapposizione tra il momento combattivo e quello arrendevole, tra la parte maschile dell’eroe e quella femminile della madre e della moglie: il tema principale (in DO minore) rappresenta Coriolano e il suo carattere cupo, pronto a vendicarsi e ad invadere Roma, mentre il secondo tema, più delicato in MI bemolle maggiore, rappresenta la madre che lo supplica di non tradire la sua patria. -
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50,00€45,00€ Iva InclusaCORO A BOCCA CHIUSA dall’Opera MADAMA BUTTERFLY
50,00€45,00€ Iva InclusaDall’opera “Madama Butterfly” il famosissimo Coro muto in una trascrizione che coinvolgerà sicuramente il pubblico.
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CORO DEI GITANI dall’Opera “IL TROVATORE”
80,00€ Iva InclusaNon meno celebre dei precedenti Cori del Nabucco e de I lombardi alla I crociata, il coro del Trovatore, tratto dall’atto secondo dell’opera, mentre i gitani cantano “Vedi le fosche notturne spoglie” i fabbri battono ritmicamente sulle incudini i martelli.
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CORO DEI GITANI dall’Opera IL TROVATORE
70,00€ Iva InclusaNon meno celebre dei precedenti Cori del Nabucco e de I lombardi alla I crociata, il coro del Trovatore, tratto dall’atto secondo dell’opera, mentre i gitani cantano “Vedi le fosche notturne spoglie” i fabbri battono ritmicamente sulle incudini i martelli.
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CORONATION MARCH – Marcia dell’incoronazione – Kronungs Marsch dall’Opera “IL PROFETA – LE PROPHETE”
100,00€ Iva InclusaCompositore e pianista tedesco, Giacomo Meyerbeer, il cui vero nome era Jacob Liebmann Beer, nacque nel 1791 e morì nel 1864. Studiò, fra gli altri, con Clementi e Zelter e lavorò a Vienna, Venezia, Berlino e in particolar modo a Parigi, dove si guadagnò l’ammirazione con opere solenni come Roberto il diavolo, Gli Ugonotti, L’Africana e Il Profeta.
Benché grande maestro della forma, la sua personalità artistica fu piuttosto limitata: le più belle invenzioni liriche furono create con quelle che si possono definire deliziose “crudeltà” musicali. Spesso il suo obiettivo era unicamente quello di fare effetto. Meyerbeer fu acclamato e rispettato quando era ancora in vita, ma criticato dopo la sua morte (anche dalle azioni di R. Wagner).
La strumentazione utilizzata da Meyerbeer fu molto ammirata da Berlioz e influenzò senza dubbio altri compositori quali Verdi e lo stesso R. Wagner.
La Marcia dell’incoronazione, tratta da il Profeta, ricevette recensioni positive, e dal giorno della prima dell’opera è entrata a far parte del repertorio sia di orchestre sinfoniche che di bande. -
COSI’ FAN TUTTE
90,00€ Iva InclusaCosì fan tutte, ossia La scuola degli amanti (K 588) è un’opera buffa in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart.
È la terza ed ultima delle tre opere italiane “buffe” scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte (da Le metamorfosi di Ovidio e da La grotta di Trofonio di Giovanni Battista Casti). Fu commissionata dall’imperatore Giuseppe II d’Asburgo-Lorena in seguito alle felici riprese viennesi (1788-1789) di Le nozze di Figaro e Don Giovanni.
La prima rappresentazione ebbe luogo al Burgtheater di Vienna il 26 gennaio 1790 con Adriana Ferraresi Del Bene e Francesco Benucci diretta dal compositore.
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CRAZY WALTZ
64,00€ Iva InclusaBrano ispirato dal secondo tempo della “Third Suite” di Robert E. Jager, un valzer in 5/4 in cui la seconda parte prende sonorità più “alla viennese”.
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CUORE ABRUZZESE
70,00€ Iva InclusaLa marcia sinfonica più eseguita e conosciuta in tutto il mondo del M° Orsomando è oggi disponibile nella revisione e strumentazione per Symphonic Band di Massimo Picchioni.
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