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80,00€72,00€ Iva InclusaCORAZZATA SICILIA Marcia sui motivi dell’Opera “LA BOHEME”
80,00€72,00€ Iva Inclusa -
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80,00€72,00€ Iva InclusaVEXILLA REGIS per Coro Maschile e Concert Band
80,00€72,00€ Iva InclusaVexilla regis è un inno per coro maschile (tenore e basso) e organo composto in gioventù da Giacomo Puccini.
Il testo latino è tratto liberamente dall’inno omonimo di Venanzio Fortunato.
L’autografo, già di proprietà del violinista Adolfo Betti, fu venduto nel 1936 alla Library of Congress di Washington, dove fu registrato l’11 giugno dello stesso anno.
Secondo la testimonianza di Adolfo Betti (21 marzo 1873 – 2 dicembre 1950), Puccini avrebbe composto l’inno su commissione del padre Adelson Betti (1841 – 1903), organista e maestro di coro a Bagni di Lucca, di cui era spesso ospite durante i soggiorni nella cittadina termale dove suonava nell’orchestrina da ballo del casinò. Il compenso sarebbe stato di 10 lire e una torta.
Secondo Dieter Schickling, il coro era destinato ad essere eseguito in occasione della settimana santa. Lo studioso tedesco data la composizione tra il 1874 e il 1880.
Le 91 battute dell’inno presentano una struttura ABA con da capo della sezione iniziale. La sezione A (prima quartina) è un Maestoso in tonalità di Sol maggiore, mentre la sezione B (seconda quartina) è un Largo in Sol minore. La scrittura, per buona parte omoritmica, presente alcuni passaggi ad imitazione e una sezione più melodica, affidata alla voce del basso, all’inizio del Largo.
Benché composta per organo, la parte strumentale presenta figure d’accompagnamento convenzionali, tipiche della tradizione operistica italiana.
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50,00€45,00€ Iva InclusaCORO A BOCCA CHIUSA dall’Opera MADAMA BUTTERFLY
50,00€45,00€ Iva InclusaDall’opera “Madama Butterfly” il famosissimo Coro muto in una trascrizione che coinvolgerà sicuramente il pubblico.
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Mascagni Pietro LE MASCHERE Sinfonia dall’Opera Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo
120,00€ Iva InclusaNel 1897 Mascagni, mentre sta componendo Iris, comincia a lavorare a una nuova opera, intitolata provvisoriamente Commedia, che ha come soggetto le maschere della Commedia dell’Arte e che gli viene proposta dallo stesso librettista di Iris, Luigi Illica. «Far risorgere la Commedia dell’Arte mi pareva e mi pare compito degno di un artista di coscienza. Rossini, il grande ottimista del nostro teatro, non aveva forse col Barbiere di Siviglia attinto alle sorgenti più pure della Commedia dell’Arte?». Questo il compito che il compositore si era prefisso nelle Maschere: opera che, secondo l’editore Sonzogno, avrebbe dovuto diventare La pietra del paragone di Mascagni.
Parabasi. La sinfonia dell’opera viene interrotta dall’impresario Giocadio, che presenta i personaggi: ognuno descrive la propria personalità.
Rosaura ama e vorrebbe sposare Florindo, ma Pantalone l’ha promessa in sposa a Capitan Spavento. Brighella, fidanzato di Colombina, amica di Rosaura, la convince ad accettare il volere del padre: ci penserà lui, durante la festa di fidanzamento, a risolvere la situazione. Brighella ha messo una polverina magica nel vino: e così tutti straparlano, gridano, sono in preda a una sorta di follia; Tartaglia smette addirittura di tartagliare (“Rapida glottide discioglie chiacchiere”). Nella confusione generale, il dottor Graziano si allontana con la valigia del Capitan Spavento. Per impedire le nozze, Colombina si lascia corteggiare da Arlecchino, il servo del Capitano. Nella valigia del Capitano vengono quindi trovati degli arnesi da scasso: è un ladro e un truffatore. Pantalone acconsente allora alle nozze di Rosaura e Florindo, che gli promettono, al più presto, un Pantaloncino. Tutte le maschere intonano un inno alla Maschera italiana (“O
Oltre al Costanzi di Roma, sei teatri di sei città italiane (Scala di Milano, Carlo Felice di Genova, Regio di Torino, Fenice di Venezia, Filarmonico di Verona) presentarono in contemporanea la ‘prima’ dell’opera (a Napoli si andò in scena con due giorni di ritardo, per un’indisposizione del tenore). Ma solo a Roma, dove dirigeva l’autore, si ebbe un successo: nelle altre città furono vivissime le contestazioni. Se Mascagni aveva preso il Rossini comico a modello, come mai nell’opera si rideva poco? E come giustificare le inserzioni di pagine eccessivamente sentimentali? Vennero inoltre contestate alcune scene del primo atto: alcuni temi ricordavano Iris e La bohème di Puccini. Il pubblico non era preparato a questo Mascagni, così diverso rispetto a quello delle sue precedenti prove; non comprese, o non volle comprendere, la deliberata commistione di stili creata da Mascagni (dal comico al patetico), il suo tono da gioco ironico, il gusto per la citazione. Il suo omaggio al mondo ormai lontano delle maschere avviene rispettando i canoni dell’opera buffa (il concertato della polverina che rende tutti folli) o per mezzo di arie e danze antiche, come la pavana o la furlana. Il compositore punta su un genere ‘neoclassico’, gioca battendo sul tasto della leggerezza: ogni maschera, alla sua presentazione, ha una precisa caratterizzazione musicale; inoltre la strumentazione è accurata, l’organico orchestrale volutamente ridotto. D’altra parte, forse l’intreccio è troppo denso e comporta qualche eccessiva lungaggine, tanto che il compositore, dopo la ‘prima’, apportò delle modifiche tese a uno snellimento. Ma il gioco del teatro nel teatro, la grazia settecentesca di certe pagine, l’originalità della formula ne fanno un’opera moderna, già prossima a quel clima neoclassico che sarà una delle espressioni fondamentali di tanto Novecento musicale successivo.
Fonte: Dizionario dell’Opera Baldini&Castoldi -
Mascagni Pietro INNEGGIAMO IL SIGNOR Preghiera dall’Opera “CAVALLERIA RUSTICANA” Trascrizione per Soprano, Coro e Concert Band di Picchioni Massimo
80,00€ Iva Inclusa“Inneggiamo il signor….” per soprano e coro (la strumentazione permette di eseguire il brano anche senza coro). Un aria di grande intensità che coinvolgerà sicuramente il vostro pubblico.
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Mascagni Pietro CAVALLERIA RUSTICANA Intermezzo dall’Opera Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo
60,00€ Iva InclusaCavalleria rusticana fu la prima opera composta da Mascagni ed è certamente la più nota fra le sedici composte dal compositore livornese (oltre a Cavalleria rusticana, solo Iris e L’amico Fritz sono rimaste nel repertorio stabile dei principali enti lirici). Il suo successo fu enorme già dalla prima volta in cui venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890, e tale è rimasto fino a oggi.
Nel 1888 l’editore milanese Edoardo Sonzogno annunciò un concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non avevano ancora fatto rappresentare una loro opera. I partecipanti dovevano scrivere un’opera in un unico atto, e le tre migliori produzioni (selezionate da una giuria composta da cinque importanti musicisti e critici italiani) sarebbero state rappresentate a Roma a spese dello stesso Sonzogno.
Mascagni, che all’epoca risiedeva a Cerignola, in provincia di Foggia, dove dirigeva la locale banda musicale, venne a conoscenza di questo concorso solo due mesi prima della chiusura delle iscrizioni e chiese al suo amico Giovanni Targioni-Tozzetti, poeta e professore di letteratura all’Accademia Navale di Livorno, di scrivere un libretto. Targioni-Tozzetti scelse Cavalleria rusticana, una novella popolare di Giovanni Verga come base per l’opera. Egli e il suo collega Guido Menasci lavoravano per corrispondenza con Mascagni, mandandogli i versi su delle cartoline. L’opera fu completata l’ultimo giorno valido per l’iscrizione al concorso. In tutto, furono esaminate settantatré opere e il 5 marzo 1890 la giuria selezionò le tre opere da rappresentare a Roma: Labilia di Nicola Spinelli, Rudello di Vincenzo Ferroni, e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.
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Mascagni Pietro CAVALLERIA RUSTICANA Intermezzo dall’Opera Arrangiamento Bocci Lorenzo
60,00€ Iva InclusaCavalleria rusticana fu la prima opera composta da Mascagni ed è certamente la più nota fra le sedici composte dal compositore livornese (oltre a Cavalleria rusticana, solo Iris e L’amico Fritz sono rimaste nel repertorio stabile dei principali enti lirici). Il suo successo fu enorme già dalla prima volta in cui venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890, e tale è rimasto fino a oggi.
Nel 1888 l’editore milanese Edoardo Sonzogno annunciò un concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non avevano ancora fatto rappresentare una loro opera. I partecipanti dovevano scrivere un’opera in un unico atto, e le tre migliori produzioni (selezionate da una giuria composta da cinque importanti musicisti e critici italiani) sarebbero state rappresentate a Roma a spese dello stesso Sonzogno.
Mascagni, che all’epoca risiedeva a Cerignola, in provincia di Foggia, dove dirigeva la locale banda musicale, venne a conoscenza di questo concorso solo due mesi prima della chiusura delle iscrizioni e chiese al suo amico Giovanni Targioni-Tozzetti, poeta e professore di letteratura all’Accademia Navale di Livorno, di scrivere un libretto. Targioni-Tozzetti scelse Cavalleria rusticana, una novella popolare di Giovanni Verga come base per l’opera. Egli e il suo collega Guido Menasci lavoravano per corrispondenza con Mascagni, mandandogli i versi su delle cartoline. L’opera fu completata l’ultimo giorno valido per l’iscrizione al concorso. In tutto, furono esaminate settantatré opere e il 5 marzo 1890 la giuria selezionò le tre opere da rappresentare a Roma: Labilia di Nicola Spinelli, Rudello di Vincenzo Ferroni, e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.
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Mascagni Pietro AVE MARIA adattata all’Intermezzo di “CAVALLERIA RUSTICANA” Strumentazione per Voce e Concert Band di Massimo Picchioni
70,00€ Iva InclusaAdattata all’Intermezzo dell’Opera “CAVALLERIA RUSTICANA”
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Rimskij-Korsakov Nicolaj – CONCERTO PER TROMBONE E BANDA Rev. per Concert Band di Picchioni Massimo
100,00€ Iva InclusaIl concerto per Trombone e Banda Militare di Korsakov è uno dei primi esempi di concerto per strumento solista e banda scritto appositamente per questo organico. E’ stato composto tra il 1877 ed il 1878, quando Korsakov ricopriva il ruolo di sovrintendente alle bande militari della marina russa. Nello stesso periodo furono composti gli altri due concerti, per Clarinetto e Banda e per Oboe e Banda.
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Rimskij-Korsakov Nicolaj – VARIAZIONI SU UNA LIRICA DI GLINKA Rev. per Concert Band di Picchioni Massimo
100,00€ Iva InclusaIl concerto “Variazioni su una lirica di Glinka” per Oboe e Banda Militare di Korsakov è uno dei primi esempi di concerto per strumento solista e banda scritto appositamente per questo organico. E’ stato composto tra il 1877 ed il 1878, quando Korsakov ricopriva il ruolo di sovrintendente alle bande militari della marina russa. Nello stesso periodo furono composti gli altri due concerti, per Clarinetto e Banda e per Trombone e Banda.
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