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BILDER EINER AUSSTELLUNG – QUADRI DI UN’ESPOSIZIONE selections
95,00€ Iva InclusaSelections:
Promenade
•Das alte Schloß
•Promenade
•Tuileries (Spiel der Kinder)
•Bydlo (Der Ochsenkarren)
•Promenade
•Die Hütte der Baba-Yaga
•Das große Tor von KiewAusgabe für Blasorchester
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GRANADA Serenata da Suite Espanola – Suite Spagnola
145,00€ Iva InclusaFu nel 1886 che Isaac Albéniz iniziò a scrivere questa suite in otto parti per pianoforte, poco dopo il suo periodo di studio con Liszt.
Il suo manoscritto comprende solo i primi tre e l’ultimo degli otto pezzi attuali.
Le altre parti furono aggiunte, dopo la morte del compositore, dal suo editore che le estrasse da altre composizioni.
Queste impressioni di varie regioni spagnole illustrano l’ingegnosità del compositore nel ritrarre ritmi caratteristici e il suo orecchio per rinfrescanti cambi di tonalità.
Con l’eccezione di “Cataluna”, tutti i brani hanno una struttura ternaria, la sezione centrale è una “copla”, un intermezzo cantato in una forma di danza, che di solito segna una svolta dalla tonalità maggiore a quella minore.
GRANADA è una serenata che rievoca la città profondamente segnata dalla cultura moresca.
In questa parte l’accompagnamento della chitarra è chiaramente suggerito da accordi semplici sottostanti alla melodia. -
IL VIAGGIO A REIMS Sinfonia dall’Opera
90,00€ Iva InclusaTancredi è un’opera lirica musicata da Gioachino Rossini su libretto in due atti di Gaetano Rossi tratto dalla tragedia omonima di Voltaire (1760).
La prima ebbe luogo con successo il 6 febbraio 1813 al Teatro la Fenice di Venezia con Adelaide Malanotte ed Elisabetta Manfredini (anche se con il problema dell’indisposizione sia della Melanotte che interpretava Tancredi, sia della Manfredini che era Amenaide: così la recita si interruppe a metà dell’atto II e l’opera completa si ascoltò ancora con successo solo l’11 febbraio).Tancredi venne composto alla villa Pliniana sul lago di Como, e come altre opere rossiniane occupò il musicista per un tempo brevissimo (tre mesi e mezzo o addirittura tre giorni secondo la tradizione).
Una nuova versione, con finale tragico anziché lieto, andò in scena al Teatro comunale (Ferrara) il 21 marzo 1813 con Marco Bordogni. I versi del nuovo finale furono scritti dal conte Luigi Lechi. Per l’occasione Rossini apportò alcuni cambiamenti al piano originario dell’opera, spostando, sopprimendo o sostituendo alcuni Numeri. Ma il pubblicò non gradì il nuovo finale.Infine, il 18 dicembre dello stesso anno, l’opera fu rappresentata per l’inaugurazione del Teatro Re di Milano, in una terza e definitiva versione, nella quale Rossini ripristinò il lieto fine e inserì tre nuovi pezzi. In questa forma l’opera divenne per un certo periodo una delle più popolari, rappresentata in tutti i teatri d’Italia. Stendhal la considerava l’opera migliore di Rossini.
Verso la metà dell’Ottocento, con l’affermarsi di un nuovo gusto, Tancredi scomparve quasi completamente dalle scene. Sopravvisse solo la cabaletta “Di tanti palpiti”, anche nella forma della parafrasi o della variazione strumentale.
A partire da una storica ripresa al Maggio Musicale Fiorentino nel 1952, Tancredi è gradualmente tornato ad affacciarsi sui più prestigiosi palcoscenici operistici e oggi è considerato tra i lavori più ispirati e equilibrati del Rossini serio.
Il manoscritto è conservato presso il Museo Teatrale alla Scala di Milano.
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