• 145,00 Iva Inclusa

    GRANADA Serenata da Suite Espanola – Suite Spagnola

    145,00 Iva Inclusa

    Fu nel 1886 che Isaac Albéniz iniziò a scrivere questa suite in otto parti per pianoforte, poco dopo il suo periodo di studio con Liszt.
    Il suo manoscritto comprende solo i primi tre e l’ultimo degli otto pezzi attuali.
    Le altre parti furono aggiunte, dopo la morte del compositore, dal suo editore che le estrasse da altre composizioni.
    Queste impressioni di varie regioni spagnole illustrano l’ingegnosità del compositore nel ritrarre ritmi caratteristici e il suo orecchio per rinfrescanti cambi di tonalità.
    Con l’eccezione di “Cataluna”, tutti i brani hanno una struttura ternaria, la sezione centrale è una “copla”, un intermezzo cantato in una forma di danza, che di solito segna una svolta dalla tonalità maggiore a quella minore.
    GRANADA è una serenata che rievoca la città profondamente segnata dalla cultura moresca.
    In questa parte l’accompagnamento della chitarra è chiaramente suggerito da accordi semplici sottostanti alla melodia.

  • 145,00 Iva Inclusa

    ROSSINI’S BIRTHDAY PARTY

    145,00 Iva Inclusa
  • 150,00 Iva Inclusa

    BOLERO

    150,00 Iva Inclusa

    Il Bolero andò in scena all’Opéra di Parigi il 22 novembre 1928, con Walter Straram sul podio e coreografie di Bronislava Nijinska, ottenendo, fin dalla sua prima rappresentazione, un clamoroso successo in virtù della sconcertante e provocatoria originalità sia della musica sia dell’invenzione coreografica: una donna danza su un tavolo, attorniata da un gruppo di uomini che gradualmente le si avvicinano in una sorta di ballo rituale carico di spiccato erotismo (successivamente se ne sono avute altre letture, anche molto diverse fra loro: si citano quella di Maurice Béjart, che attribuì la parte principale ad un danzatore, e quella “metafisica” di Aurél Milloss, nella quale un demone s’impossessa di un gruppo di avventori presenti in una sordida taverna). Il brano, quindi, fu eseguito sotto la direzione dell’autore ai Concerts Lamoureux (una delle più prestigiose istituzioni concertistiche parigine) l’11 gennaio 1930 senza perdere nulla del suo fascino misterioso, imponendosi immediatamente come una delle pagine più fortunate della letteratura orchestrale del XX secolo.

     

  • 150,00 Iva Inclusa

    OTELLO Fantasia atto 1° e 2°

    150,00 Iva Inclusa

     

  • 150,00 Iva Inclusa

    OTELLO Fantasia atto 3° e 4°

    150,00 Iva Inclusa

     

  • 150,00 Iva Inclusa

    GIUDIZIO UNIVERSALE

    150,00 Iva Inclusa

    Il brano in questione è costituito da un continuo alternarsi di movimenti di breve durata: moderato, adagio, moderato, adagio, allegro. Il messaggio che l’autore si prefigge di trasmettere, con la stesura di questa composizione, è legata alla necessità di far ricorso alla potenza del Creatore affinché, con un Suo immediato intervento, metta fine all’inarrestabile flusso di violenza, indifferenza e di spregiudicatezza che sta investendo la società in cui siamo destinati a vivere. L’espressione di tale idea è descritta, sin dall’inizio, dalla frenetica alternanza di suddivisioni regolari e irregolari, queste ultime incastrate in una scala enigmatica. È molto frequente, oltretutto, l’impiego della massa orchestrale specie nei momenti in cui è decisamente marcata la presenza di aspre dissonanze e di impasti timbrici piuttosto sgargianti e violenti. I suddetti interventi si alternano, allo scopo di stemperare anche tale aggressività sonora, con il breve tema iniziale elaborato in forma di fugato ed eseguito dai legni, fino all’atteso ingresso delle voci: prima il Soprano, poi il Coro e ancora dopo, la presentazione di un secondo tema da parte del Tenore. L’orchestra riprende con una successione di arpeggi, sostenuta da una struttura ritmica in contrattempo, per giungere al Soprano che ripropone il tema presentato dal Tenore e, così, concludere con un pomposo concertato.

  • 150,00 Iva Inclusa

    Beethoven L. v. CONCERTO PER CLARINETTO SIb e CONCERT BAND dal Concerto in Re op. 61 per Violino e Orchestra Trascrizione per Concert Band di M. Picchioni

    150,00 Iva Inclusa

    Il concerto rappresenta una delle pagine più alte del genio musicale del grande compositore, sia per la sua intrinseca bellezza ed euritmia, sia per i dialoghi, di carattere intimo, che vengono via via sviluppati tra il Clarinetto (violino solista) e la Banda (l’orchestra) nel corso dei tre movimenti.

    E’ stato composto da Ludwig van Beethoven in circa sei mesi nel 1806, ed è in tre movimenti:

    1. Allegro ma non troppo
    2. Larghetto
    3. Rondò: Allegro

    Il secondo e il terzo movimento sono collegati direttamente tra di loro senza alcuna interruzione.

  • 170,00 Iva Inclusa

    CONCERTO FOR CLARINET

    170,00 Iva Inclusa
  • 180,00 Iva Inclusa

    CAPRICCIO ITALIANO

    180,00 Iva Inclusa

    Capriccio italiano op. 45 di Tchaikovsky, fu scritto agli inizi del 1880 ed eseguito a Mosca il 28 dicembre dello stesso anno.

    Tchaikovsky passò una vacanza di alcune settimane in Italia tra il 1879 ed il 1880 visitando i luoghi più ameni della penisola. Soggiornò a Firenze, Roma, Napoli, Venezia e da ognuno di questi luoghi colse qualcosa di particolare che gli rimase enormemente impressa. Scrivendo in quei giorni all’amica von Meck, le confiderà che erano dei luoghi incantevoli, ove non esisteva né la pioggia né la neve, ma era come stare in posti mai sognati: la musica, le danze, le feste e tutto contornato da uno splendido scenario tutto sempre illuminato dal sole. Ed ecco che nasce questa bellissima pagina, questo splendido affresco, che ne descrive in musica le sue emozioni, il calore degli abitanti, le feste natalizie, il canto dei lagunari, gli stornelli toscani ed a conclusione: una tarantella napoletana. In questa frizzante composizione, della durata di quindici minuti, vengono fusi i diversi temi del folklore popolare italiano in un unico pezzo brillante. È l’omaggio che Čajkovskij volle fare ad un paese in cui era stato accolto con gioia e con affetto, rimasto moltissimo soddisfatto del soggiorno e soprattutto tenne a dire che il comporre qui non è fatica.

  • 180,00 Iva Inclusa

    CABARET selections from the Musicals

    180,00 Iva Inclusa
  • 240,00 Iva Inclusa

    UNA VITA DEVE NASCERE

    240,00 Iva Inclusa
    Breve romanzo musicale per Banda, solisti, coro e voce narrante sviluppato in più episodi con intermezzo biblico.
    Come si vedrà nel corso della vicenda, esiste un preciso nesso col Natale. In ogni caso questa è una storia che privilegia lo stare in compagnia, e possibilmente, il lasciare aperta la porta per permettere che la compagnia si allarghi e nuovi amici entrino a farvi parte.
  • 250,00 Iva Inclusa

    MISSA LATERINENSIS per Voce, Coro e Banda

    250,00 Iva Inclusa

    In onore al S.S. CROCIFISSO venerato nella Chiesa dei S.S. Ippolito e Cassiano di LATERINA per Soli, Coro e Concert Band.

  • 300,00 Iva Inclusa

    CONCERTO PER VIOLINO E ORCHESTRA in Re op. 61 Trasc. per Violino e Concert Band

    300,00 Iva Inclusa

    Il concerto rappresenta una delle pagine più alte del genio musicale del grande compositore, sia per la sua intrinseca bellezza ed euritmia, sia per i dialoghi, di carattere intimo, che vengono via via sviluppati tra il violino solista e la Banda (l’orchestra) nel corso dei tre movimenti.

    E’ stato composto da Ludwig van Beethoven in circa sei mesi nel 1806, ed è in tre movimenti:

    1. Allegro ma non troppo
    2. Larghetto
    3. Rondò: Allegro

    Il secondo e il terzo movimento sono collegati direttamente tra di loro senza alcuna interruzione.

  • Hot
    -20%
    450,00 360,00 Iva Inclusa

    Puccini Giacomo MESSA DI GLORIA Trascrizione per Soli, Coro e Concert Band di Picchioni Massimo

    450,00 360,00 Iva Inclusa

    La Messa di Giacomo Puccini o Messa a quattro voci (attualmente conosciuta anche con il nome apocrifo di Messa di Gloria) è una messa per orchestra e coro a quattro voci, con tenore e baritono solisti, scritta fra il 1878 e il 1880.

    Puccini compose la Messa come esercizio per il diploma all’Istituto Musicale Luigi Boccherini di Lucca, dove la eseguì per la prima volta il 12 luglio 1880. Tuttavia il Credo era già stato scritto ed eseguito nel 1878 e fu inizialmente concepito da Puccini come un lavoro autonomo. La composizione fu molto apprezzata per la bellezza della melodia, per la notevole struttura e per l’originalità.

  • 450,00 Iva Inclusa

    Beethoven L. v. CONCERTO n° 5 “IMPERATORE” Trascrizione per Pianoforte e Concert Band di M. Picchioni

    450,00 Iva Inclusa

    L’ultimo dei cinque concerti beethoviniani per pianoforte e orchestra rappresenta l’apice delle tendenze contenute nelle analoghe precedenti opere del compositore. Il pubblico ottocentesco lo avrebbe poi intitolato Imperatore, denominazione evocata probabilmente dall’enfasi virile che lo caratterizza o, più semplicemente, dal fatto che fu dedicato all’arciduca Rodolfo d’Austria, ultimo figlio dell’imperatore Leopoldo II. Destinato alla carriera ecclesiastica, Rodolfo aveva cominciato a studiar musica da ragazzo e aveva conosciuto Beethoven nei circoli musicali aristocratici di Vienna. Divenuto suo allievo per il pianoforte e la composizione, fu a lui legato da amicizia e devota ammirazione; contribuì tra l’altro, con assegno annuo, a garantire una congrua rendita al compositore. L’opera è del 1809; sono questi gli anni segnati da imprese titaniche e destinate a sconvolgere il corso della storia, in un clima di esaltazione militaresca. La sintesi tra i principi del concerto e della sonata, raggiunta nei due precedenti concerti, ha fornito una solida base per una ulteriore evoluzione. In questa composizione Beethoven dilata la forma del concerto, senza che esso perda però coerenza, e riconosce audacemente, come mai prima aveva fatto, i diritti virtuosistici del solista, salvaguardando l’equilibrio fondamentale tra i due protagonisti. Come testimoniano gli appunti apposti a lato degli abbozzi del primo movimento Beethoven aveva senz’altro in mente qualcosa di eroico. Ed il pianoforte, che irrompe con una cadenza tanto impetuosa, ne preannuncia l’imponenza. Il nostro autore aveva intuito che questo strumento, relativamente nuovo ai suoi tempi, poteva costituire il vero contraltare dell’orchestra. Proprio quest’opera ne consacra il ruolo. E’ utile ricordare che le modifiche via via subite dal pianoforte, modifiche che gli hanno consentito di raggiungere la struttura attuale, furono ampiamente influenzate dalle esigenze espresse da compositori come Beethoven nel trattare la materia musicale: estensione della melodia al grave o all’acuto, giochi di intensità portati agli estremi, dai pianissimo ai fortissimo.