• 120,00 Iva Inclusa

    ESPANA Rapsodia

    120,00 Iva Inclusa

    La Rapsodia España è direttamente ispirata al soggiorno compiuto in Spagna dal compositore con la famiglia nel 1882. Originariamente composta per pianoforte e successivamente orchestrata è un lavoro pieno di colore e di ritmo. Dalla struttura solo apparentemente convenzionale, che ripropone motivi popolari come la Malagueña e la Jota.

     

  • 120,00 Iva Inclusa

    SINFONIA N° 9 in MI min “DAL NUOVO MONDO” 4° Tempo

    120,00 Iva Inclusa
    La Sinfonia n. 9 in mi minore di Antonín Dvorák (op. 95), più nota col titolo di Sinfonia “Dal Nuovo Mondo”, fu pubblicata come sinfonia n. 5, ma è in realtà la nona ed ultima fra le sinfonie di Dvorák.
    Il titolo si riferisce evidentemente al Nuovo Mondo che è l’America, in seguito alla nomina del compositore come direttore del New York National Conservatory of Music. La cultura americana stimolò e arricchì Dvorák, che propose una sinfonia di matrice classica europea, ma contaminata dalla musica autoctona, come gli spirituals.
    « Nella Sinfonia n. 9 ho semplicemente scritto temi originali che racchiudono le peculiarità della musica indiana »
    (A.Dvorák)
    Fu composta nel 1893 a New York ed eseguita in prima assoluta alla Carnegie Hall il 16 dicembre di quello stesso anno, ottenendo un enorme successo.

  • 120,00 Iva Inclusa

    SINFONIA n° 4 2° Tempo

    120,00 Iva Inclusa

    La Sinfonia n. 4 in fa minore, op. 36 di Pytor Ilyich Tchaikovsky fu composta tra il 1877 ed il 1878.

    2° Tempo Andantino in modo di canzone

    II movimento: l'”andantino con moto”, “è la descrizione di quella sensazione melanconica che ci prende quando di sera siamo ormai del tutto soli e stanchi delle fatiche effettuate durante il giorno”.

     

  • 120,00 Iva Inclusa

    SINFONIA n° 4 4° Tempo

    120,00 Iva Inclusa

    La Sinfonia n. 4 in fa minore, op. 36 di Pytor Ilyich Tchaikovsky fu composta tra il 1877 ed il 1878.

    4° Tempo Finale, Allegro con fuoco

    IV movimento: il “finale”, così ebbe a dire Tchaikovsky nella sua descrizione alla von Meck: “Quando non trovate in voi la felicità, guardate gli altri, andate in mezzo al popolo, guardate come la gente si diverte, come si concede alla sua gioia! Il quarto tempo è il quadro di una festa popolare… Appena avete dimenticato voi stessa, appare instancabilmente il fato… Ma in fondo la vita è bella…!

  • 120,00 Iva Inclusa

    SINFONIA n° 5 2° Tempo

    120,00 Iva Inclusa

    Scritta in breve tempo, tra il maggio e l’ottobre del 1888, la Quinta Sinfonia fu eseguita per la prima volta a Pietroburgo il 5 novembre di quell’anno, diretta dallo stesso Tcaikovsky, riportando un modesto successo. Il compositore, confrontandola con la Quarta, ebbe a giudicarla, almeno inizialmente, in senso piuttosto negativo; solo in seguito, dopo ripetute esecuzioni, modificò il proprio giudizio, conservando peraltro un’opinione non molto alta del finale. Una sorta di tema conduttore lega tuti e quattro i movimenti della composizione: il tema, esposto inizialmente dal clarinetto nel registro basso al principio dell’Andante introduttivo, vuole esprimere, secondo Tcaikovsky, «una completa rassegnazione di fronte al destino». L’Allegro con anima che segue sviluppa con drammaticità elementi di motivi già presentati in modo apparentemente neutro: il malinconico primo tema, coi suoi ritmi puntati, ed il secondo tema, dall’andamento di danza. L’Andante cantabile, in re maggiore, è di forma tripartita, e si apre con una accorata melodia del corno; la sezione centrale, come spesso in Tcaikovsky, è ricca di slancio, con una espressiva melodia affidata agli archi; prima della ripetizione della prima parte compare, enfatizzato, il tema del destino dell’inizio della sinfonia, che poi ritorna anche in conclusione. Il terzo movimento, Allegro moderato, è un valzer d’una tristezza pacata tipicamente Tcaikovskiana. L’introduzione al Finale si apre con lo stesso tema del destino, che compare però, questa volta, in tonalità maggiore, assumendo un carattere di tranquilla rassegnazione. L’Allegro vivace presenta un primo tema in accordi, molto enfatico, ed un secondo tema di carattere marziale. Terminato lo sviluppò, una lunga coda in mi maggiore, nella quale il motivo d’apertura del primo movimento ritorna di nuovo, conduce la sinfonia ad una grandiosa conclusione.

    2° Tempo Andante cantabile, con alcuna licenza – Moderato con anima – Andante mosso – Allegro non troppo – Tempo 1°.

    II Movimento: Andante cantabile con alcuna licenza. Il corno apre il movimento introducendone il tema principale, prettamente melodico con una spiccata malinconica sensualità. Risulta essere il tema più riuscito della sinfonia dal punto di vista poetico ove è profuso il miglior lirismo del compositore.

     

  • 120,00 Iva Inclusa

    SINFONIA n° 5 4° Tempo

    120,00 Iva Inclusa

    Scritta in breve tempo, tra il maggio e l’ottobre del 1888, la Quinta Sinfonia fu eseguita per la prima volta a Pietroburgo il 5 novembre di quell’anno, diretta dallo stesso Tcaikovsky, riportando un modesto successo. Il compositore, confrontandola con la Quarta, ebbe a giudicarla, almeno inizialmente, in senso piuttosto negativo; solo in seguito, dopo ripetute esecuzioni, modificò il proprio giudizio, conservando peraltro un’opinione non molto alta del finale. Una sorta di tema conduttore lega tuti e quattro i movimenti della composizione: il tema, esposto inizialmente dal clarinetto nel registro basso al principio dell’Andante introduttivo, vuole esprimere, secondo Tcaikovsky, «una completa rassegnazione di fronte al destino». L’Allegro con anima che segue sviluppa con drammaticità elementi di motivi già presentati in modo apparentemente neutro: il malinconico primo tema, coi suoi ritmi puntati, ed il secondo tema, dall’andamento di danza. L’Andante cantabile, in re maggiore, è di forma tripartita, e si apre con una accorata melodia del corno; la sezione centrale, come spesso in Tcaikovsky, è ricca di slancio, con una espressiva melodia affidata agli archi; prima della ripetizione della prima parte compare, enfatizzato, il tema del destino dell’inizio della sinfonia, che poi ritorna anche in conclusione. Il terzo movimento, Allegro moderato, è un valzer d’una tristezza pacata tipicamente Tcaikovskiana. L’introduzione al Finale si apre con lo stesso tema del destino, che compare però, questa volta, in tonalità maggiore, assumendo un carattere di tranquilla rassegnazione. L’Allegro vivace presenta un primo tema in accordi, molto enfatico, ed un secondo tema di carattere marziale. Terminato lo sviluppò, una lunga coda in mi maggiore, nella quale il motivo d’apertura del primo movimento ritorna di nuovo, conduce la sinfonia ad una grandiosa conclusione.

    4° Tempo FinaleAndante maestoso – Allegro vivace – Molto vivace – Moderato assai e molto maestoso – Presto.

    IV Movimento: Finale. Andante maestoso-Allegro vivace. Un contrasto abbastanza palese con il tema principale della sinfonia che qui raffigura un tema tutto in allegria, dalla rappresentazione di una festa russa ad un tema maestoso ad uno passionale fino poi quasi ad arrivare a redimersi in un tema da finale patetico che chiude in bellezza tutta la sinfonia. Secondo le parole di Čajkovskij, il tema di questo movimento è la Provvidenza: dunque, rispetto alla propria precedente Quarta sinfonia, l’ansia innanzi al Fato viene trasfigurata dall’intimo calore di un amore mistico.

     

  • 120,00 Iva Inclusa

    SINFONIA n° 5 4° Tempo

    120,00 Iva Inclusa

    Scritta in breve tempo, tra il maggio e l’ottobre del 1888, la Quinta Sinfonia fu eseguita per la prima volta a Pietroburgo il 5 novembre di quell’anno, diretta dallo stesso Tcaikovsky, riportando un modesto successo. Il compositore, confrontandola con la Quarta, ebbe a giudicarla, almeno inizialmente, in senso piuttosto negativo; solo in seguito, dopo ripetute esecuzioni, modificò il proprio giudizio, conservando peraltro un’opinione non molto alta del finale. Una sorta di tema conduttore lega tuti e quattro i movimenti della composizione: il tema, esposto inizialmente dal clarinetto nel registro basso al principio dell’Andante introduttivo, vuole esprimere, secondo Tcaikovsky, «una completa rassegnazione di fronte al destino». L’Allegro con anima che segue sviluppa con drammaticità elementi di motivi già presentati in modo apparentemente neutro: il malinconico primo tema, coi suoi ritmi puntati, ed il secondo tema, dall’andamento di danza. L’Andante cantabile, in re maggiore, è di forma tripartita, e si apre con una accorata melodia del corno; la sezione centrale, come spesso in Tcaikovsky, è ricca di slancio, con una espressiva melodia affidata agli archi; prima della ripetizione della prima parte compare, enfatizzato, il tema del destino dell’inizio della sinfonia, che poi ritorna anche in conclusione. Il terzo movimento, Allegro moderato, è un valzer d’una tristezza pacata tipicamente Tcaikovskiana. L’introduzione al Finale si apre con lo stesso tema del destino, che compare però, questa volta, in tonalità maggiore, assumendo un carattere di tranquilla rassegnazione. L’Allegro vivace presenta un primo tema in accordi, molto enfatico, ed un secondo tema di carattere marziale. Terminato lo sviluppò, una lunga coda in mi maggiore, nella quale il motivo d’apertura del primo movimento ritorna di nuovo, conduce la sinfonia ad una grandiosa conclusione.

    4° Tempo FinaleAndante maestoso – Allegro vivace – Molto vivace – Moderato assai e molto maestoso – Presto.

    IV Movimento: Finale. Andante maestoso-Allegro vivace. Un contrasto abbastanza palese con il tema principale della sinfonia che qui raffigura un tema tutto in allegria, dalla rappresentazione di una festa russa ad un tema maestoso ad uno passionale fino poi quasi ad arrivare a redimersi in un tema da finale patetico che chiude in bellezza tutta la sinfonia. Secondo le parole di Čajkovskij, il tema di questo movimento è la Provvidenza: dunque, rispetto alla propria precedente Quarta sinfonia, l’ansia innanzi al Fato viene trasfigurata dall’intimo calore di un amore mistico.

     

  • 120,00 Iva Inclusa

    Bizet Georges CARMEN SUITE n° 1 Trascrizione per Concert Band di Celona Emanuele

    120,00 Iva Inclusa

    Carmen è un’opera lirica in quattro atti di Georges Bizet, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée (1845), ne apporta delle modifiche salienti tra cui l’introduzione dei personaggi di Escamillo e Micaela e il carattere di Don José, nel romanzo descritto come un bandito rozzo e brutale.
    Al libretto collaborò lo stesso Bizet che scrisse anche le parole della celebre “habanera”.
    La sua prima rappresentazione avvenne all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Inizialmente l’opera non ebbe grande successo così che Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna.

     

  • 120,00 Iva Inclusa

    PASSACAGLIA E FUGA in DO minore BWV 582

    120,00 Iva Inclusa

    La Passacaglia e Fuga in do minore con ogni probabilità è stata scritta durante i primi anni della carriera di Bach, la composizione è una delle più importanti e maggiormente conosciute, e ha influenzato lo stile delle passacaglie composte nei due secoli successivi. Robert Schumann descrisse le variazioni della passacaglia come «intrecciate così ingegnosamente da non finire mai di stupire».

    Il manoscritto autografo della BWV 582 è attualmente perduto: la composizione, infatti, è giunta fino al XXI secolo solo grazie a copie. Alcuni musicologi sostengono che lo spartito originale fosse scritto in intavolatura. La data di composizione è sconosciuta, ma gli studiosi la posizionano fra il 1706 e il 1713. Le evidenti somiglianze fra il lavoro bachiano e la passacaglia in re minore BuxWV 161 di Dietrich Buxtehude fanno supporre che Bach possa averla composta ad Arnstadt nel 1706, appena tornato dal suo viaggio compiuto a Lubecca.

    La prima metà dell’ostinato, utilizzato anche come soggetto principale del tema fugato, deriva da una breve composizione di André Raison, il Christe: Trio en passacaille, tratto della Messe du deuziesme ton del Premier livre d’orgue, pubblicato nel 1688. È possibile che anche la seconda metà dell’ostinato derivi da una composizione di Raison, il Christe: Trio en chaconne, tratto dalla Messe du sixieme ton: pur non essendo nella stessa tonalità gli intervalli della linea melodica del basso ostinato sono identici alla composizione di Bach.

    Alcuni musicologi, tuttavia, contestano la paternità di Raison circa l’ostinato. Il lavoro di Bach, infatti, presenta alcuni tratti tipici delle composizioni in ostinato della Germania dell’epoca, come le due ciaccone di Buxtehude (BuxWV 159 e 160) e la passacaglia BuxWV 161, e ci sono chiare influenze delle ciaccone di Johann Pachelbel all’interno delle variazioni bachiane.

  • 120,00 Iva Inclusa

    FINALE dalla Sinfonia n° 3 in do min op. 78 per Organo e Orchestra

    120,00 Iva Inclusa

    La sinfonia n. 3 in do minore, op. 78 di Camille Saint-Saëns fu completata nel 1886 in quello che probabilmente era lo zenith artistico della sua carriera. Commissionata dalla Società Filarmonica inglese, venne eseguita per la prima volta a Londra, diretta dal compositore stesso. Il lavoro venne dedicato all’amico Franz Liszt, che morì quello stesso anno, due mesi dopo la prima dell’opera.

    È comunemente conosciuta come una sinfonia per organo, anche se è una semplice sinfonia orchestrale dove due delle quattro ‘sezioni’ utilizzano l’organo.

    A proposito del lavoro Saint-Saëns disse che “ci aveva messo tutto ciò che era capace di offrire”. Sembra quasi che il compositore già sapesse che questo sarebbe stato il suo ultimo tentativo a un lavoro sinfonico, e che volle utilizzare l’opera come un “riepilogo” della sua carriera.

    Nella sinfonia viene fatto grande uso dei principi della trasformazione tematica teorizzati da Franz Liszt, così che i soggetti evolvano e maturino durante tutta la durata dell’opera.

    Nell’ultima e più conosciuta sezione della sinfonia si susseguono elementi di considerevole varietà: un corale, scrittura polifonica e un breve interludio pastorale. Il climax finale, di notevole potenza sonora, porta a compimento le melodie introdotte e trasformate in tutta l’opera.

  • 120,00 Iva Inclusa

    SUITE INFANTILE Trascrizione per Concert Band

    120,00 Iva Inclusa

    E’ una suite di composizioni per pianoforte successivamente trascritte per orchestra.
    Comprende:

    1) Nel giardino settecentesco (1924),

    2) Il buon Pierino (1934),

    3) Nostalgia alpina (1931),

    4) Topolino va soldato (1933),

    5) Ninna nanna di Natale (1934),

    6) C’era un re che aveva tre figlie (1935).

    La trascrizione per Concert Band è stata curata da Antonio Pelizza.

  • 120,00 Iva Inclusa

    1812 OUVERTURE SOLENNE

    120,00 Iva Inclusa

    L’Ouverture 1812 è una composizione per orchestra di Tchaikovsky che commemora la tentata invasione francese della Russia, e la conseguente devastante ritirata dell’armata di Napoleone. Fu un evento che segnò il 1812 come svolta delle guerre napoleoniche. L’opera è conosciuta per la sequenza di colpi di cannone, realizzati solo in alcune occasioni specialmente durante festival all’aperto, mediante l’uso di cannoni veri. Nonostante la composizione non abbia collegamenti storici con la guerra del 1812 tra Stati Uniti d’America e Gran Bretagna, è spesso suonata negli USA assieme ad altre musiche patriottiche.

    L’Ouverture 1812 è stata eseguita per la prima volta alla cattedrale di Cristo Salvatore di Mosca il 20 agosto 1882.

    L’ouverture è parte della musica a programma. Si apre con un canto di chiesa russo, che rimanda alla dichiarazione di guerra annunciata in Russia e al popolo che si rifugia in preghiera, e prosegue con un canto solenne per il successo della guerra stessa. Questo annuncio e la reazione pubblica sono anche ritratti nel romanzo Guerra e pace di Lev Tolstoj.

    Il brano prosegue con un tema che rappresenta la marcia delle armate, suonato al corno. L’inno nazionale francese La Marsigliese riflette le vittorie francesi in guerra e la cattura di Mosca nel settembre 1812. La danza folkloristica russa commemora la vittoria su Napoleone.

    Il ritiro da Mosca è sottolineato da un diminuendo, mentre i colpi di cannone segnano l’avanzata militare verso i confini francesi. Concluso il conflitto, si ritorna al canto, suonato ora dall’intera orchestra ed accompagnato da rintocchi di campane in onore della vittoria e della liberazione della Russia. Come sottofondo del tema dei cannoni e della marcia si può sentire l’inno imperiale russo Dio salvi lo zar, opposto a quello francese sentito in precedenza.

  • 120,00 Iva Inclusa

    FESTIVAL OUVERTURE – on the Danish National hymn

    120,00 Iva Inclusa

    Festival Ouverture

    Durante la sua permanenza al Conservatorio di Mosca, intorno al settembre 1866 il direttore della scuola, Nikolay Rubinstein, incaricò Pyotr Ilyich Tchaikovsky di comporre un’Ouverture sull’inno nazionale danese da suonare per la visita dello Tsarevich (erede al trono) a Mosca, accompagnato dalla sua nuova sposa danese, la principessa Dagmar di Danimarca. Lo Tsarrevich sarebbe stato infine incoronato Zar Alessandro III di Russia e sarebbe rimasto un devoto seguace della musica di Tchaikovsky, assegnando al compositore sia l’Ordine di San Vladimir (Quarta Classe) nel 1884 che una pensione statale nel 1885.

    Tchaikovsky spesso si dedicava a commissioni funzionali con una forte aria di professionalità, sapendo che il pezzo poteva essere suonato anche una sola volta, e questo lavoro non faceva eccezione. In effetti lo stesso Tchaikovsky scrisse alla fine della sua vita che questo pezzo era “molto efficace.
    Tchaikovsky pensava che sarebbe stata una buona idea incorporare anche la melodia dell’inno nazionale russo nell’opera, per simboleggiare l’unione di due regni,

    ma questa innocente impresa alla fine portò alla caduta del pezzo e all’annullamento dell’esecuzione ufficiale.

    Un pezzo di giornalismo sopravvissuto afferma: “Il nostro talentuoso giovane compositore per qualche motivo si è preso in testa di esporre il nostro inno nazionale russo in tonalità minore, che trasforma completamente il carattere di questa famosa melodia”.

    Tuttavia, Tchaikovsky ricevette un regalo di gemelli d’oro dallo Tsarevich come espressione di gratitudine reale per i suoi sforzi in ogni caso.

  • 125,00 Iva Inclusa

    RUMANIAN FOLK DANCES per Concert Band

    125,00 Iva Inclusa

    Le Danze popolari rumene (nome originale: Román népi táncok, in ungherese, in italiano chiamate a volte semplicemente danze rumene, o dansuri românesti in rumeno) sono una suite di sei danze (nella versione pianistica, sette nella versione orchestrale) composte da Béla Bartók nel 1915 elaborando altrettante danze popolari rumene, originarie della Transilvania. Scritte originariamente per pianoforte solo (Sz. 56, BB 68), nel 1917 furono trascritte per piccola orchestra (Sz. 68, BB 76).

     

  • 140,00 Iva Inclusa

    SINFONIA VENEZIANA

    140,00 Iva Inclusa

    Trascrizione completa della sinfonia nei tempi:
    1) Allegro assai
    2) Andantino grazioso
    3) Presto