• 35,00 Iva Inclusa

    AVE MARIA per Mezzosoprano solista, Coro SAA e Pianoforte (in Eb)

    35,00 Iva Inclusa

    William Gomez è stato compositore e chitarrista Gibilterrino, scomparso nel 2000 non ha avuto la fama di molti suoi colleghi, ma alcune delle sue composizioni sono state eseguite dalle orchestre più importanti del mondo. Una di queste, spesso in programma al concerto di Natale al Musikverein di Vienna, è la sua Ave Maria. Scritta in origine per mezzosoprano solo e orchestra, è qui arrangiata per mezzosoprano solo, coro SAA e Pianoforte.
    La presenza del coro fa da sfondo alla religiosa melodia del solo, conferendole intimità e solennità al tempo stesso.

  • 35,00 Iva Inclusa

    AVE MARIA per Mezzosoprano solista, Coro SATB e Pianoforte (in D)

    35,00 Iva Inclusa

    William Gomez è stato compositore e chitarrista Gibilterrino, scomparso nel 2000 non ha avuto la fama di molti suoi colleghi, ma alcune delle sue composizioni sono state eseguite dalle orchestre più importanti del mondo. Una di queste, spesso in programma al concerto di Natale al Musikverein di Vienna, è la sua Ave Maria. Scritta in origine per mezzosoprano solo e orchestra, è qui arrangiata per mezzosoprano solo, coro SATB e Pianoforte.
    La presenza del coro fa da sfondo alla religiosa melodia del solo, conferendole intimità e solennità al tempo stesso.

  • 35,00 Iva Inclusa

    AVE MARIA per Mezzosoprano solista, Coro SATB e Pianoforte (in Eb)

    35,00 Iva Inclusa

    William Gomez è stato compositore e chitarrista Gibilterrino, scomparso nel 2000 non ha avuto la fama di molti suoi colleghi, ma alcune delle sue composizioni sono state eseguite dalle orchestre più importanti del mondo. Una di queste, spesso in programma al concerto di Natale al Musikverein di Vienna, è la sua Ave Maria. Scritta in origine per mezzosoprano solo e orchestra, è qui arrangiata per mezzosoprano solo, coro SATB e Pianoforte.
    La presenza del coro fa da sfondo alla religiosa melodia del solo, conferendole intimità e solennità al tempo stesso.

  • 35,00 Iva Inclusa

    AVE MARIA per Tenore solista, Coro TTBB e Pianoforte (in G)

    35,00 Iva Inclusa

    William Gomez è stato compositore e chitarrista Gibilterrino, scomparso nel 2000 non ha avuto la fama di molti suoi colleghi, ma alcune delle sue composizioni sono state eseguite dalle orchestre più importanti del mondo. Una di queste, spesso in programma al concerto di Natale al Musikverein di Vienna, è la sua Ave Maria. Scritta in origine per mezzosoprano solo e orchestra, è qui arrangiata per mezzosoprano solo, coro SATB e Pianoforte.
    La presenza del coro fa da sfondo alla religiosa melodia del solo, conferendole intimità e solennità al tempo stesso.

  • 35,00 Iva Inclusa

    AVE MARIA per Tenore solista e Coro solo TTBB (in G)

    35,00 Iva Inclusa

    William Gomez è stato compositore e chitarrista Gibilterrino, scomparso nel 2000 non ha avuto la fama di molti suoi colleghi, ma alcune delle sue composizioni sono state eseguite dalle orchestre più importanti del mondo. Una di queste, spesso in programma al concerto di Natale al Musikverein di Vienna, è la sua Ave Maria. Scritta in origine per mezzosoprano solo e orchestra, è qui arrangiata per mezzosoprano solo, coro SATB e Pianoforte.
    La presenza del coro fa da sfondo alla religiosa melodia del solo, conferendole intimità e solennità al tempo stesso.

  • 36,00 Iva Inclusa

    VORTICE D’AUTUNNO Valzer

    36,00 Iva Inclusa
  • 36,00 Iva Inclusa

    FIORI DI RUGIADA Valzer

    36,00 Iva Inclusa
  • 38,00 Iva Inclusa

    IL CONTADINO ALLEGRO

    38,00 Iva Inclusa

    Arrangiamento per 2 Flauti, 2 Clarinetti, Sax. Alto e Sax. Tenore

  • 38,00 Iva Inclusa

    THE COLLISION MARCH

    38,00 Iva Inclusa

    Trascrizione per 2 Clarinetti, Oboe o Sax Soprano, Sax Contralto, Sax tenore.

  • 38,00 Iva Inclusa

    OGGI E’ NATO

    38,00 Iva Inclusa

    Trascrizione per 2 Clarinetti, Oboe o Sax Soprano, Sax Contralto, Sax tenore.

  • 38,00 Iva Inclusa

    PANGE LINGUA

    38,00 Iva Inclusa
  • 38,00 Iva Inclusa

    AVE MARIA

    38,00 Iva Inclusa
  • 38,00 Iva Inclusa

    MAMMA

    38,00 Iva Inclusa
  • 38,00 Iva Inclusa

    UNA DOMENICA ITALIANA

    38,00 Iva Inclusa
  • 38,00 Iva Inclusa

    I POMPIERI DI VIGGIU’

    38,00 Iva Inclusa
  • 38,00 Iva Inclusa

    MACARENA

    38,00 Iva Inclusa
  • 38,00 Iva Inclusa

    OH HAPPY DAY

    38,00 Iva Inclusa
  • 38,00 Iva Inclusa

    INNO DEGLI SCIATORI

    38,00 Iva Inclusa
  • 38,40 Iva Inclusa

    AURORA DI VITA

    38,40 Iva Inclusa
  • 38,40 Iva Inclusa

    MELODIA D’ESTATE

    38,40 Iva Inclusa
  • 40,00 Iva Inclusa

    MARCIA FUNEBRE SULLA MORTE DI UN EROE dalla sonata n° 12

    40,00 Iva Inclusa

     

     

  • 42,00 Iva Inclusa

    ANDREA

    42,00 Iva Inclusa
  • 42,00 Iva Inclusa

    CARMEN

    42,00 Iva Inclusa
  • 42,00 Iva Inclusa

    POMP AND CIRCUMSTANCE n° 1 Tema principale

    42,00 Iva Inclusa
    La più famosa delle 5 marce per orchestra composte da Elgar nel lungo periodo che va dal 1901 al 1930.

  • 42,00 Iva Inclusa

    RIGOLETTO

    42,00 Iva Inclusa

    Questo preludio introduce al primo atto del “Rigoletto”, l’opera più amata dal compositore di Busseto.

  • 42,00 Iva Inclusa

    RIGOLETTO

    42,00 Iva Inclusa

    Questo preludio introduce al primo atto del “Rigoletto”, l’opera più amata dal compositore di Busseto.

  • 42,00 Iva Inclusa

    SICILIAN FOLK SONG Marciabile su canti popolari

    42,00 Iva Inclusa

    Questa fantasia marciabile è composta sui canti popolari di: Ciuri Ciuri / Sicilia Isula d’Oru / Vitti na Crozza.

  • 45,00 Iva Inclusa

    SOGNO “Reverie”

    45,00 Iva Inclusa

     

  • -10%
    50,00 45,00 Iva Inclusa

    CORO A BOCCA CHIUSA dall’Opera MADAMA BUTTERFLY

    50,00 45,00 Iva Inclusa

    Dall’opera “Madama Butterfly” il famosissimo Coro muto in una trascrizione che coinvolgerà sicuramente il pubblico.

  • 45,00 Iva Inclusa

    ROMAGNA MIA

    45,00 Iva Inclusa
  • 45,00 Iva Inclusa

    INNO ALLA GIOIA Inno della Comunità Europea

    45,00 Iva Inclusa
  • 45,00 Iva Inclusa

    INNO NAZIONALE ITALIANO Inno di Mameli

    45,00 Iva Inclusa

    Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Fratelli d’Italia, o Inno di Mameli, è l’inno nazionale della Repubblica Italiana, adottato provvisoriamente dal 12 ottobre 1946 e definitivamente il 17 novembre 2005.

    Nell’autunno del 1847, Goffredo Mameli scrisse il testo de Il Canto degli Italiani. Dopo aver scartato l’idea di adattarlo a musiche già esistenti, il 10 novembre lo inviò al maestro Michele Novaro, che scrisse di getto la musica, cosicché l’inno poté debuttare il 10 dicembre, quando sul piazzale del Santuario della Nostra Signora di Loreto a Oregina fu presentato ai cittadini genovesi e a vari patrioti italiani in occasione del centenario della cacciata degli austriaci suonato dalla Filarmonica Sestrese C. Corradi G. Secondo, allora banda municipale di Sestri Ponente “Casimiro Corradi”.
    Era un momento di grande eccitazione: mancavano pochi mesi al celebre 1848, che era già nell’aria: era stata abolita una legge che vietava assembramenti di più di dieci persone, così ben 30.000 persone ascoltarono l’inno e l’impararono; nel frattempo Nino Bixio sulle montagne organizzava i falò della notte dell’Appennino. Dopo pochi giorni, tutti conoscevano l’inno, che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione (più o meno pacifica). Durante le Cinque giornate di Milano, gli insorti lo intonavano a squarciagola: il Canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento.

    Gli inni patriottici come l’inno di Mameli (sicuramente il più importante) furono un importante strumento di propaganda degli ideali del Risorgimento e di incitamento all’insurrezione, che contribuì significativamente alla svolta storica che portò all’emanazione dello Statuto albertino, ed all’impegno del re nel rischioso progetto di riunificazione nazionale.

    Quando l’inno si diffuse, le autorità cercarono di vietarlo, considerandolo eversivo (per via dell’ispirazione repubblicana e anti-monarchica del suo autore); visto il totale fallimento, tentarono di censurare almeno l’ultima parte, estremamente dura con gli Austriaci, al tempo ancora formalmente alleati, ma neppure in questo si ebbe successo.

    Dopo la dichiarazione di guerra all’Austria, persino le bande militari lo suonarono senza posa, tanto che il Re fu costretto a ritirare ogni censura del testo, così come abrogò l’articolo dello Statuto albertino secondo cui l’unica bandiera del regno doveva essere la coccarda azzurra, rinunciando agli inutili tentativi di reprimere l’uso del tricolore verde, bianco e rosso, anch’esso impostosi come simbolo patriottico dopo essere stato adottato clandestinamente nel 1831 come simbolo della Giovine Italia.

    In seguito fu proprio intonando l’inno di Mameli che Garibaldi, con i “Mille”, intraprese la conquista dell’Italia meridionale e la riunificazione nazionale.

    Mameli era già morto, ma le parole del suo inno, che invocava un’Italia unita, erano più vive che mai. Anche l’ultima tappa di questo processo, la presa di Roma del 1870, fu accompagnata da cori che lo cantavano accompagnati dagli ottoni dei bersaglieri.

    Anche più tardi, per tutta la fine dell’Ottocento e oltre, Fratelli d’Italia rimase molto popolare come in occasione della guerra libica del 1911-12, che lo vide ancora una volta il più importante rappresentante di una nutrita serie di canti patriottici vecchi e nuovi. Lo stesso accadde durante la prima guerra mondiale: l’irredentismo che la caratterizzava, l’obiettivo di completare la riunificazione, trovò facilmente ancora una volta un simbolo nel Canto degli italiani.

  • 45,00 Iva Inclusa

    INNO NAZIONALE ITALIANO Inno di Mameli

    45,00 Iva Inclusa

    Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Fratelli d’Italia, o Inno di Mameli, è l’inno nazionale della Repubblica Italiana, adottato provvisoriamente dal 12 ottobre 1946 e definitivamente il 17 novembre 2005.

    Nell’autunno del 1847, Goffredo Mameli scrisse il testo de Il Canto degli Italiani. Dopo aver scartato l’idea di adattarlo a musiche già esistenti, il 10 novembre lo inviò al maestro Michele Novaro, che scrisse di getto la musica, cosicché l’inno poté debuttare il 10 dicembre, quando sul piazzale del Santuario della Nostra Signora di Loreto a Oregina fu presentato ai cittadini genovesi e a vari patrioti italiani in occasione del centenario della cacciata degli austriaci suonato dalla Filarmonica Sestrese C. Corradi G. Secondo, allora banda municipale di Sestri Ponente “Casimiro Corradi”.
    Era un momento di grande eccitazione: mancavano pochi mesi al celebre 1848, che era già nell’aria: era stata abolita una legge che vietava assembramenti di più di dieci persone, così ben 30.000 persone ascoltarono l’inno e l’impararono; nel frattempo Nino Bixio sulle montagne organizzava i falò della notte dell’Appennino. Dopo pochi giorni, tutti conoscevano l’inno, che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione (più o meno pacifica). Durante le Cinque giornate di Milano, gli insorti lo intonavano a squarciagola: il Canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento.

    Gli inni patriottici come l’inno di Mameli (sicuramente il più importante) furono un importante strumento di propaganda degli ideali del Risorgimento e di incitamento all’insurrezione, che contribuì significativamente alla svolta storica che portò all’emanazione dello Statuto albertino, ed all’impegno del re nel rischioso progetto di riunificazione nazionale.

    Quando l’inno si diffuse, le autorità cercarono di vietarlo, considerandolo eversivo (per via dell’ispirazione repubblicana e anti-monarchica del suo autore); visto il totale fallimento, tentarono di censurare almeno l’ultima parte, estremamente dura con gli Austriaci, al tempo ancora formalmente alleati, ma neppure in questo si ebbe successo.

    Dopo la dichiarazione di guerra all’Austria, persino le bande militari lo suonarono senza posa, tanto che il Re fu costretto a ritirare ogni censura del testo, così come abrogò l’articolo dello Statuto albertino secondo cui l’unica bandiera del regno doveva essere la coccarda azzurra, rinunciando agli inutili tentativi di reprimere l’uso del tricolore verde, bianco e rosso, anch’esso impostosi come simbolo patriottico dopo essere stato adottato clandestinamente nel 1831 come simbolo della Giovine Italia.

    In seguito fu proprio intonando l’inno di Mameli che Garibaldi, con i “Mille”, intraprese la conquista dell’Italia meridionale e la riunificazione nazionale.

    Mameli era già morto, ma le parole del suo inno, che invocava un’Italia unita, erano più vive che mai. Anche l’ultima tappa di questo processo, la presa di Roma del 1870, fu accompagnata da cori che lo cantavano accompagnati dagli ottoni dei bersaglieri.

    Anche più tardi, per tutta la fine dell’Ottocento e oltre, Fratelli d’Italia rimase molto popolare come in occasione della guerra libica del 1911-12, che lo vide ancora una volta il più importante rappresentante di una nutrita serie di canti patriottici vecchi e nuovi. Lo stesso accadde durante la prima guerra mondiale: l’irredentismo che la caratterizzava, l’obiettivo di completare la riunificazione, trovò facilmente ancora una volta un simbolo nel Canto degli italiani.

  • 45,00 Iva Inclusa

    DELLA BANDA NOI SIAM GLI AMANTI

    45,00 Iva Inclusa
    Stampato assieme a INNO A BELMONTE.
  • 45,00 Iva Inclusa

    INNO A BELMONTE

    45,00 Iva Inclusa
    Stampato assieme a DELLA BANDA NOI SIAM GLI AMANTI.
  • 45,00 Iva Inclusa

    INNO NAZIONALE MESSICANO

    45,00 Iva Inclusa
  • Segnaposto
    45,00 Iva Inclusa

    WIEN BLEIBT WIEN

    45,00 Iva Inclusa
  • Segnaposto
    45,00 Iva Inclusa

    WIEN BLEIBT WIEN

    45,00 Iva Inclusa
  • 45,00 Iva Inclusa

    INNO NAZIONALE ITALIANO Inno di Mameli

    45,00 Iva Inclusa

    Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Fratelli d'Italia, o Inno di Mameli, è l'inno nazionale della Repubblica Italiana, adottato provvisoriamente dal 12 ottobre 1946 e definitivamente il 17 novembre 2005.

    Nell'autunno del 1847, Goffredo Mameli scrisse il testo de Il Canto degli Italiani. Dopo aver scartato l'idea di adattarlo a musiche già esistenti, il 10 novembre lo inviò al maestro Michele Novaro, che scrisse di getto la musica, cosicché l'inno poté debuttare il 10 dicembre, quando sul piazzale del Santuario della Nostra Signora di Loreto a Oregina fu presentato ai cittadini genovesi e a vari patrioti italiani in occasione del centenario della cacciata degli austriaci suonato dalla Filarmonica Sestrese C. Corradi G. Secondo, allora banda municipale di Sestri Ponente “Casimiro Corradi”.
    Era un momento di grande eccitazione: mancavano pochi mesi al celebre 1848, che era già nell'aria: era stata abolita una legge che vietava assembramenti di più di dieci persone, così ben 30.000 persone ascoltarono l'inno e l'impararono; nel frattempo Nino Bixio sulle montagne organizzava i falò della notte dell'Appennino. Dopo pochi giorni, tutti conoscevano l'inno, che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione (più o meno pacifica). Durante le Cinque giornate di Milano, gli insorti lo intonavano a squarciagola: il Canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento.

    Gli inni patriottici come l'inno di Mameli (sicuramente il più importante) furono un importante strumento di propaganda degli ideali del Risorgimento e di incitamento all'insurrezione, che contribuì significativamente alla svolta storica che portò all'emanazione dello Statuto albertino, ed all'impegno del re nel rischioso progetto di riunificazione nazionale.

    Quando l'inno si diffuse, le autorità cercarono di vietarlo, considerandolo eversivo (per via dell'ispirazione repubblicana e anti-monarchica del suo autore); visto il totale fallimento, tentarono di censurare almeno l'ultima parte, estremamente dura con gli Austriaci, al tempo ancora formalmente alleati, ma neppure in questo si ebbe successo.

    Dopo la dichiarazione di guerra all'Austria, persino le bande militari lo suonarono senza posa, tanto che il Re fu costretto a ritirare ogni censura del testo, così come abrogò l'articolo dello Statuto albertino secondo cui l'unica bandiera del regno doveva essere la coccarda azzurra, rinunciando agli inutili tentativi di reprimere l'uso del tricolore verde, bianco e rosso, anch'esso impostosi come simbolo patriottico dopo essere stato adottato clandestinamente nel 1831 come simbolo della Giovine Italia.

    In seguito fu proprio intonando l'inno di Mameli che Garibaldi, con i “Mille”, intraprese la conquista dell'Italia meridionale e la riunificazione nazionale.

    Mameli era già morto, ma le parole del suo inno, che invocava un'Italia unita, erano più vive che mai. Anche l'ultima tappa di questo processo, la presa di Roma del 1870, fu accompagnata da cori che lo cantavano accompagnati dagli ottoni dei bersaglieri.

    Anche più tardi, per tutta la fine dell'Ottocento e oltre, Fratelli d'Italia rimase molto popolare come in occasione della guerra libica del 1911-12, che lo vide ancora una volta il più importante rappresentante di una nutrita serie di canti patriottici vecchi e nuovi. Lo stesso accadde durante la prima guerra mondiale: l'irredentismo che la caratterizzava, l'obiettivo di completare la riunificazione, trovò facilmente ancora una volta un simbolo nel Canto degli italiani.

  • 48,00 Iva Inclusa

    WIND MINUET

    48,00 Iva Inclusa
  • 48,00 Iva Inclusa

    NON SOLO SWING

    48,00 Iva Inclusa

    Brano swing sulla struttura di una marcia con armonie inconsuete.

  • 50,00 Iva Inclusa

    GUGLIELMO RATCLIF

    50,00 Iva Inclusa

    Guglielmo Ratcliff è un’opera tragica in quattro atti composta da Pietro Mascagni su libretto di Andrea Maffei, tratto dal dramma tedesco Wilhelm Ratcliff (1822) di Heinrich Heine.

    La prima rappresentazione fu data il 16 febbraio 1895, al Teatro alla Scala di Milano, ed è stata poi replicata in diverse altre occasioni, tra cui il 5 ottobre 1933 negli studi dell’Eiar di Torino (con la direzione dell’orchestra dello stesso Mascagni e con il maestro Carlo Prato nel doppio ruolo di Robin e di John), fino alla recente, in forma di concerto, del 25 novembre 2003, data alla Alice Tully Hall di New York, diretta da Alfredo Silipigni. Comunque, l’opera non entrò mai nel repertorio, in parte a causa del ruolo del tenore, fra i più difficili mai scritti. È particolarmente noto l’intermezzo del terzo atto – comunemente noto come il sogno -, inserito nella colonna sonora nel film di Martin Scorsese Toro scatenato. Il dramma di Heine venne anche usato per trarre lavori di César Cui (1869) e di Volkmar Andreae (1914).

  • 50,00 Iva Inclusa

    SILVANO

    50,00 Iva Inclusa

    Silvano è un’opera lirica di Pietro Mascagni, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti, ispirato ad un romanzo di Alphonse Karr. Fu rappresentato al Teatro alla Scala di Milano il 25 marzo 1895.

    L’opera, definita in partitura dramma marinaresco, costituisce il ritorno di Mascagni al genere dell’opera verista da lui stesso inaugurato con Cavalleria rusticana. Lo scarso successo fu imputato ora al libretto ora all’insufficiente impatto emozionale della musica. Mascagni stesso definì il Silvano «due atti di piccola roba».

    TRAMA:

    Silvano, pescatore diventato contrabbandiere per far fronte alla miseria, ritorna al suo paese dopo essere uscito di prigione. Scopre che la fidanzata Matilde ha frattanto ceduto all’amore di Renzo, pescatore dai modi violenti. Matilde è in procinto di lasciare Renzo, ma quando Silvano sorprende gli amanti assieme, uccide Renzo con un colpo di pistola.

  • 50,00 Iva Inclusa

    CAVALLERIA RUSTICANA

    50,00 Iva Inclusa

    Cavalleria rusticana fu la prima opera composta da Mascagni ed è certamente la più nota fra le sedici composte dal compositore livornese (oltre a Cavalleria rusticana, solo Iris e L’amico Fritz sono rimaste nel repertorio stabile dei principali enti lirici). Il suo successo fu enorme già dalla prima volta in cui venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890, e tale è rimasto fino a oggi.

    Nel 1888 l’editore milanese Edoardo Sonzogno annunciò un concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non avevano ancora fatto rappresentare una loro opera. I partecipanti dovevano scrivere un’opera in un unico atto, e le tre migliori produzioni (selezionate da una giuria composta da cinque importanti musicisti e critici italiani) sarebbero state rappresentate a Roma a spese dello stesso Sonzogno.

    Mascagni, che all’epoca risiedeva a Cerignola, in provincia di Foggia, dove dirigeva la locale banda musicale, venne a conoscenza di questo concorso solo due mesi prima della chiusura delle iscrizioni e chiese al suo amico Giovanni Targioni-Tozzetti, poeta e professore di letteratura all’Accademia Navale di Livorno, di scrivere un libretto. Targioni-Tozzetti scelse Cavalleria rusticana, una novella popolare di Giovanni Verga come base per l’opera. Egli e il suo collega Guido Menasci lavoravano per corrispondenza con Mascagni, mandandogli i versi su delle cartoline. L’opera fu completata l’ultimo giorno valido per l’iscrizione al concorso. In tutto, furono esaminate settantatré opere e il 5 marzo 1890 la giuria selezionò le tre opere da rappresentare a Roma: Labilia di Nicola Spinelli, Rudello di Vincenzo Ferroni, e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.

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    RADETZKY MARSCH

    50,00 Iva Inclusa
     La musica di Johann Strauss Sr. (1804-1849) è strettamente legata alla Vienna reale e imperiale del XIX secolo.
    Nel 1848, Strauss compone la più celebre delle sue 18 marce, la Radetzky Marsch. Questa marcia brillante commemora la vittoria del maresciallo austriaco, il conte Radetzky, sugli insorti italiani, in occasione della battaglia di Custozza.
    Marcia spesso interpretata nei Concerti del Nuovo Anno o in occasione dei grandi concerti di gala, è conosciuta nel mondo intero.
  • 50,00 Iva Inclusa

    EL CONDOR PASSA

    50,00 Iva Inclusa
  • 50,00 Iva Inclusa

    BREVE PRELUDIO per 2 Trombe e Banda

    50,00 Iva Inclusa
  • Segnaposto
    50,00 Iva Inclusa

    DOO DAH

    50,00 Iva Inclusa
  • 50,00 Iva Inclusa

    ANNI 50 (Formato librettabile)

    50,00 Iva Inclusa
    ANNI 50 Contiene: Anema e Core–Amapola-Volare/nel blu dipinto di blu.
  • 50,00 Iva Inclusa

    IL SILENZIO FUORI ORDINANAZA

    50,00 Iva Inclusa
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    IL SILENZIO FUORI ORDINANAZA

    50,00 Iva Inclusa
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    IL SILENZIO FUORI ORDINANAZA

    50,00 Iva Inclusa
  • 50,00 Iva Inclusa

    IL CAVALIERE originale per Concert Band

    50,00 Iva Inclusa

    IL CAVALIERE The Cinematic Composing “LIBRARY CONTEST”

  • 52,00 Iva Inclusa

    ALLA CONQUESTA DEL WEST

    52,00 Iva Inclusa
  • 52,00 Iva Inclusa

    JOY TO THE WORLD

    52,00 Iva Inclusa
     Canto natalizio per Voce e Concert Band.
  • 52,00 Iva Inclusa

    WE WISH YOU A MERRY CHRISTMAS

    52,00 Iva Inclusa
     Canto natalizio per Voce e Concert Band.
  • 53,00 Iva Inclusa

    CITTA’ E CAMPAGNA

    53,00 Iva Inclusa

     

  • 53,00 Iva Inclusa

    PICCOLA SERENATA per Viola e Banda

    53,00 Iva Inclusa
  • 56,00 Iva Inclusa

    VOLO DI UNA FARFALLA

    56,00 Iva Inclusa

  • 56,00 Iva Inclusa

    TROTTO DI CAVALLERIA

    56,00 Iva Inclusa