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SOLO DE CONCOURS Strum. per Trombone e Concert Band
80,00€ Iva InclusaLa Strumentazione per Concert Band è stata curata da Gaetano Cannuli. -
STILLE NACHT
8,00€ Iva InclusaSTILLE NACHT
per mezzosoprano, tenore e pianoforte
elaborazione da Franz Xaver Gruber (1787 – 1863)Commissione dell’Accademia del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
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STRAPAESE Impressioni dal vero
100,00€ Iva InclusaStrapaese – Impressioni dal vero (1932)È uno studio d’ambiente laziale nella caratteristica festa della Assunzione della Beata Vergine il 15 agosto (per la cronaca si tratta del paese Gerano di Roma, nei pressi del più noto Subiaco).All’alba del giorno di festa, un Allegro gioioso, il vecchio tamburino percorre il paese battendo la tradizionale sveglia.I paesani si radunano in attesa che il pellegrinaggio ritorni dal santuario. Al giungere sulla piazza la processione viene accolta dal Concerto Municipale nel tripudio generale del paesello in festa fra danze (il saltarello), fuochi d’artificio e canti di gioia.L’opera è la traduzione di sensazioni cromatiche e visive, con un descrittivismo quasi fotografico dalle personalissime policromie. E qui Pizzini sa trarre nuovi “timbri” dall’orchestra. È da notare che questo è il primo lavoro sinfonico di un compositore italiano in cui figura la fisarmonica tra gli strumenti dell’orchestra.Umberto Giordano, nella sua opera Fedora del1898, utilizzò la fisarmonica come strumento di scena. Precedentemente anche Alban Berg l’aveva inserita nel Wozzeck, ma tra gli strumenti da osteria che apparivano sul palcoscenico, avvalendosi di una scrittura atta ad evocare un tale ambiente.Pizzini, arditamente, ma con equilibrio, tentò in tale lavoro la sovrapposizione di più tonalità sentendo in esso troppo angusta la pratica della tonalità, ma troppo accidentato il terreno della atonalità dal quale si tenne sempre lontano.Una curiosità: Respighi amava particolarmente questa pagina musicale (dopo aver sentito il lavoro per la prima volta disse all’autore “Lo intitoli Strapaese!), tanto che venne apposta da Siena, lasciando Toscanini col quale si trovava, per assistere alla prima esecuzione alla Radio di Roma il 30 giugno 1933. -
8,00€ Iva InclusaHot
STUDIO PRIMO per Clarinetto solo – Revisione di Picchioni Massimo
8,00€ Iva InclusaCome riportato sul manoscritto dell’autore, conservato presso il Museo Donizettiano di Bergamo, la composizione dello studio per Clarinetto in Sib risale all’anno 1821 ed è dedicato ad un clarinettista dell’epoca a noi sconosciuto “all’amico Begnigni”. Certamente la scrittura dello studio primo prende a modello i 24 Capricci per Violino solo di Paganini pubblicati proprio nell’anno prima (1820) dalle edizioni Ricordi.
Nella revisione sono state riportate sia tutte le indicazioni dinamiche dell’autore che quelle aggiunte dal revisore per una moderna esecuzione virtuosistica dello studio.
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SUI MONTI DELLA GRANDE GUERRA
100,00€ Iva InclusaWalter Bonadè
“SUI MONTI DELLA GRANDE GUERRA”Questa fantasia, per Coro e Concert Band, della Grande Guerra contiene i seguenti canti popolari:
1) ERA UNA NOTTE CHE PIOVEVA;
2) SUI MONTI SCARPAZI;
3) MONTE CANINO;
4) MONTE NERO; -
SUITE INFANTILE per Pianoforte
15,00€ Iva InclusaE’ una suite di composizioni originaria per pianoforte e successivamente trascritta per orchestra e Chitarra.
Comprende:1) Nel giardino settecentesco (1924),
2) Il buon Pierino (1934),
3) Nostalgia alpina (1931),
4) Topolino va soldato (1933),
5) Ninna nanna di Natale (1934),
6) C’era un re che aveva tre figlie (1935) – per pianoforte a 4 mani.
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SUITE INFANTILE Trascrizione per Chitarra
15,00€ Iva InclusaE’ una suite di composizioni originaria per pianoforte e successivamente trascritta per orchestra e Chitarra.
La versione per Chitarra è stata curata da Josè de Azpiazu
Comprende:
1) Nel giardino settecentesco (1924),
2) Il buon Pierino (1934),
3) Nostalgia alpina (1931),
4) Topolino va soldato (1933),
5) Ninna nanna di Natale (1934),
6) C’era un re che aveva tre figlie (1935) – per 2 Chitarre.
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SUITE INFANTILE Trascrizione per Concert Band
120,00€ Iva InclusaE’ una suite di composizioni per pianoforte successivamente trascritte per orchestra.
Comprende:1) Nel giardino settecentesco (1924),
2) Il buon Pierino (1934),
3) Nostalgia alpina (1931),
4) Topolino va soldato (1933),
5) Ninna nanna di Natale (1934),
6) C’era un re che aveva tre figlie (1935).
La trascrizione per Concert Band è stata curata da Antonio Pelizza.
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SULLA TOMBA DI GARIBALDI
110,00€ Iva InclusaTrascrizione per Concert Band dell’ Elegia per Banda scritta alla morte del noto eroe Giuseppe Garibaldi dal compositore Cremonese A. Ponchielli e che G. Ricordi stampa nel 1882 con il titolo: “SULLA TOMBA DI GARIBALDI”. Il 2 luglio dello stesso anno viene eseguita dalla Banda cittadina di Cremona sotto la direzione dello stesso compositore. La composizione si apre con un Andante mesto e molto Maestoso dall’atmosfera cupa e dove evidente è il richiamo all’”Inno di Garibaldi” del Compositore genovese A. Olivieri. Si passa a un Grandioso e, successivamente, al tema originale dolce e dalla cantabilità tipica del Ponchielli operistico.
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SUONA LA TROMBA per Voce e Banda
70,00€ Iva InclusaLe trattative per il “Suona la tromba” avvengono in questa atmosfera di generale euforia patriottica.
Mazzini s’era rivolto a Verdi (che si trovava a Parigi), da Milano, sul finire di Maggio, per la composizione di un “inno pattriottico” e ne aveva ricevuto risposta affermativa.
S’era poi raccomandato a Goffredo Mameli come al poeta che, essendosi imposto con gli inni “Ai Bandiera” e “Ai Fratelli d’Italia”, veniva considerato il migliore interprete dei sentimenti nazionali. Così il 6 Giugno, Mazzini, che sapeva Mameli aggregato alla colonna mantovana facente parte del corpo di spedizione di Lamarmora, gli aveva indirizzato l’esplicito invito: ”Cogli il primo momento d’ispirazione, che non sia ricordo delle tue Grazie, ma ispirazione bellicosa, popolare; e mandami un inno che diventi la Marsigliese italiana; e della quale il popolo, per usare la frase di Verdi, scordi l’autore e il poeta.”
Prontamente aveva accondisceso Mameli con un “Inno Militare”, che Mazzini, trovandolo “assai bello”, rispedì a Verdi per essere musicato.
Il Maestro così rispose in data 18 Ottobre 1848 da Parigi:
“Vi mando l’inno, e sebbene un po’ tardi, spero vi arriverà in tempo. Ho cercato d’essere più popolare e facile che mi sia stato possibile. Fatene l’uso che credete: abbruciatelo anche se non lo credete degno. Se poi gli date pubblicità, fate che il poeta cambi alcune parole nel principio della seconda e terza strofa, in cui sarà bene fare una frase di cinque sillabe che abbia un senso a sé come tutte le altre strofe.
‘Noi lo giuriamo…’ ‘Suona la tromba’, etc. etc., poi, ben s’intende, finire il verso con lo sdrucciolo. Nel quarto verso della seconda strofa bisognerà far levare l’interrogativo e fare che il senso finisca col verso.
Io avrei potuto musicarli come stanno, ma allora la musica sarebbe diventata difficile, quindi meno popolare e non avremmo ottenuto lo scopo.
Possa quest’inno, fra la musica del cannone, essere presto cantato nelle pianure lombarde. Ricevete un cordiale saluto di chi ha per voi tutta la venerazione.
P.S. Se vi decidete stamparlo potete rivolgervi a Carlo Pozzi, Mendrisio, che è corrispondente di Ricordi.” -
SUONI LA TROMBA, E INTREPIDO dall’Opera “I PURITANI”
80,00€ Iva InclusaBellini compose la sua ultima opera in nove mesi, dall’aprile del 1834 al gennaio del 1835: una gestazione per l’epoca insolitamente lunga. Durante questo periodo, l’impianto drammaturgico subì trasformazioni radicali e il compositore guidò passo dopo passo il lavoro dell’inesperto librettista.
Inizialmente strutturata in due atti, l’opera fu suddivisa in tre atti poco prima dell’andata in scena; la nuova suddivisione fu resa necessaria dalla decisione di invertire l’ordine della Scena di Elvira (“Qui la voce sua soave”) e del Duetto tra Riccardo e Giorgio, la cui stretta “Suoni la tromba, e intrepido” provocava un’immancabile richiesta di bis.
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SuXbad Originale per Big Band
70,00€ Iva InclusaSuXbad:
E’ un brano per big band dal carattere funk e dall’andamento tipico delle sigle dei telefim polizieschi anni ’80. Il titolo del brano è un duplice omaggio: il primo al film comico Superbad del 2007 di Greg Mottola e il secondo a James Brown e al suo album “Super bad” del 1971. L’organico previsto per l’esecuzione di questo brano è quello standard delle big band moderne. La parte della quinta tromba è opzionale.
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TANCREDI
90,00€ Iva InclusaTancredi è un’opera lirica musicata da Gioachino Rossini su libretto in due atti di Gaetano Rossi tratto dalla tragedia omonima di Voltaire (1760).
La prima ebbe luogo con successo il 6 febbraio 1813 al Teatro la Fenice di Venezia con Adelaide Malanotte ed Elisabetta Manfredini (anche se con il problema dell’indisposizione sia della Melanotte che interpretava Tancredi, sia della Manfredini che era Amenaide: così la recita si interruppe a metà dell’atto II e l’opera completa si ascoltò ancora con successo solo l’11 febbraio).Tancredi venne composto alla villa Pliniana sul lago di Como, e come altre opere rossiniane occupò il musicista per un tempo brevissimo (tre mesi e mezzo o addirittura tre giorni secondo la tradizione).
Una nuova versione, con finale tragico anziché lieto, andò in scena al Teatro comunale (Ferrara) il 21 marzo 1813 con Marco Bordogni. I versi del nuovo finale furono scritti dal conte Luigi Lechi. Per l’occasione Rossini apportò alcuni cambiamenti al piano originario dell’opera, spostando, sopprimendo o sostituendo alcuni Numeri. Ma il pubblicò non gradì il nuovo finale.Infine, il 18 dicembre dello stesso anno, l’opera fu rappresentata per l’inaugurazione del Teatro Re di Milano, in una terza e definitiva versione, nella quale Rossini ripristinò il lieto fine e inserì tre nuovi pezzi. In questa forma l’opera divenne per un certo periodo una delle più popolari, rappresentata in tutti i teatri d’Italia. Stendhal la considerava l’opera migliore di Rossini.
Verso la metà dell’Ottocento, con l’affermarsi di un nuovo gusto, Tancredi scomparve quasi completamente dalle scene. Sopravvisse solo la cabaletta “Di tanti palpiti”, anche nella forma della parafrasi o della variazione strumentale.
A partire da una storica ripresa al Maggio Musicale Fiorentino nel 1952, Tancredi è gradualmente tornato ad affacciarsi sui più prestigiosi palcoscenici operistici e oggi è considerato tra i lavori più ispirati e equilibrati del Rossini serio.
Il manoscritto è conservato presso il Museo Teatrale alla Scala di Milano.
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80,00€72,00€ Iva InclusaTE DEUM dall’Opera “TOSCA”
80,00€72,00€ Iva InclusaPer 73 misure le campane; seguite dall’Arpa, Fagotti, Clarinetto basso e Tuba; segnano il tempo di un colossale crescendo dove si intrecciano materiali musicali eterogenei. trà i più significativi segnaliamo il parlato del coro, i colpi di cannone e l’intervento dell’Organo. Sopra questo marasma si staglia la voce di Scarpia che sfrutta frammenti cromatici mescolati ad ampi salti spinti nel registro acuto. L’apice dell’intero atto è raggiunto con i versi dopo i quali gli ottoni convergono all’unisono con le voci nell’. Una grandiosa ripresa della Banda del tema di Scarpia conclude l’atto così come era iniziato.
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80,00€72,00€ Iva InclusaTE DEUM dall’Opera TOSCA
80,00€72,00€ Iva InclusaTosca è un’opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. La prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900. Il libretto deriva da La Tosca di Victorien Sardou, il dramma rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi, il cui successo fu legato soprattutto all’interpretazione di Sarah Bernhardt nei panni della protagonista.
La scena è ambientata nella chiesa di Sant’Andrea della Valle a Roma gremita di preti, chierici e giovani cantori che intonano il Te Deum di ringraziamento per la vittoria su Napoleone, mentre il capo della polizia Scarpia, dopo aver suscitato la gelosia di Tosca, medita sul suo piano diabolico. Una delle maggiori preoccupazioni di Puccini fu quella di riprodurre realisticamente l’atmosfera della Roma Papalina di inizio ottocento che tanta parte rivestiva nell’opera. Si rivolse perciò a Don Pietro Panichelli, che, da buon dilettante di musica, gli inviò una trascrizione della melodia del Te Deum in uso nella liturgia romana, mentre da alcune tavole dipinte a mano trovate presso antiquari della capitale trasse informazioni capillari sulla liturgia romana, sui paramenti dei partecipanti e sull’ordine in cui essi sfilavano in processione. -
THE BEAU IDEAL
50,00€ Iva InclusaQuesta marcia dal titolo “The Beau Ideal”, è stata composta nel 1893 da John Philip Sousa, per la National League dei Musicisti Americani ed è stata concepita come un saluto ai musicisti della Banda di Sousa. -
THE COLLISION MARCH
38,00€ Iva InclusaTrascrizione per 2 Clarinetti, Oboe o Sax Soprano, Sax Contralto, Sax tenore.
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THE HOLLY CITY per Voce, Coro e Concert Band
56,00€ Iva InclusaThe Holy City è una ballata di origine Vittoriana, datata 1892, scritta da Michael Maybrick sotto lo pseudonimo di Stephen Adams. Si dice che un cantante lirico, arrestato per frode, iniziò a cantarla, e alcuni detenuti nella cella accanto caddero sulle loro ginocchia appena iniziò la prima strofa: in seguito il giudice decise di rilasciarli senza pena, poiché dalla canzone avevano imparato la lezione. Questo brano è citato nell’Ulisse di Joyce, e la melodia è utilizzata in “Black and tan fantasy” di Duke Ellington.
Scritta originariamente per voce solista e pianoforte, è qui arrangiata per voce, coro (optional) e concert band, con l’ausilio ad libitum del pianoforte.The Holy City is a religious Victorian ballad dating from 1892, with music by Michael Maybrick writing under the alias Stephen Adams, with lyrics by Frederic Weatherly.
The song is recorded in the African Methodist Episcopal Church Review in 1911 as having been sung by an opera singer awaiting trial for fraud in his cell while a group of men arrested for drunk and disorderly conduct were before the judge. The men were said to have dropped to the knees as the song began ‘Last night I lay a-sleeping, There came a dream so fair.’, the lyrics contrasting with their previous night’s drunkenness. The song’s conclusion resulted in the judge dismissing the men without punishment, each having learned a lesson from the song.
The song is mentioned in James Joyce’s Ulysses, published 1918-1920. The melody formed the basis of a Spiritual titled Hosanna, which in turn was the basis for the opening of Duke Ellington’s Black and Tan Fantasy.
Originally written for voice and piano, here is an arrangement for voice, choir (optional) and concert band with an ad libitum part of piano. -
THE LEGEND OF EL DORADO
72,00€ Iva InclusaLa composizione per Orchestra Fiati e Coro a 4 voci, THE LEGEND of “El Dorado”, è stata ispirata dalla più grande leggenda della storia, riguardo la misteriosa città d’oro. Nel 1534 giunse nel porto di Siviglia in Spagna una nave carica d’oro che suscitò stupore in tutta Europa: si trattava del trasferimento di un ingente bottino di guerra – circa 10 tonnellate d’oro e 70 tonnellate d’argento – che il conquistador Francisco Pizarro aveva in parte saccheggiato e in parte estorto alla popolazione del Perú come prezzo del riscatto per il loro sovrano, l’Inca Atahualpa (che in seguito verrà ucciso ugualmente dagli Spagnoli). Il carico consisteva in pesanti lingotti d’oro e d’argento prodotti nelle fonderie del Nuovo Mondo, poiché tutti i gioielli e oggetti appartenuti al tesoro reale degli Incas erano stati fusi per facilitare il trasporto, in questo modo un patrimonio culturale e artistico di inestimabile valore, venne distrutto per sempre. La vista di tale ricchezza che proveniva dalle terre appena conquistate alimentò la leggenda che al di là dell’Oceano doveva trovarsi il Paese dell’Eldorado, una regione dove l’oro scorreva a fiumi. La leggenda sull’abbondanza d’oro conteneva comunque un fondo di verità se dobbiamo credere ai racconti di alcuni cronisti antichi che erano stati informati dagli indigeni circa uno stupefacente cerimoniale in uso presso la popolazione Muisca in Colombia: una volta all’anno il sovrano di Guatavita si faceva cospargere il corpo di polvere d’oro per trasformarsi nel Dorado, l’uomo tutto d’oro, il quale si recava insieme alla sua corte su un lago vicino a Santafé de Bogotá (l’attuale capitale della Colombia), e qui, navigando su una Zattera colma di doni preziosi, offriva il suo tesoro agli dèi. Per secoli gli esploratori hanno inseguito il miraggio dell’ El Dorado, setacciando a costo della loro vita le foreste occidentali lungo il Rio delle Amazzoni: il Paese non venne mai trovato, ma egualmente il bottino fu ricco di oggetti, sculture e gioielli, tutti prontamente fusi nei calderoni. Soltanto alla fine del secolo scorso ci si rese conto della preziosità dell’oreficeria precolombiana e nel 1892, a 400 anni dalla scoperta delle Americhe, vennero esposti per la prima volta in Europa i tesori che si erano salvati. La prima spedizione che diede inizio alla leggenda fu quella del conquistadores Hernàn Cortès, egli conquistò la capitale degli aztechi, Tenochtitlan. La leggenda ebbe così inizio ed El Dorado in poco tempo diventò la ricerca della città d’oro, che attirò centinaia di esploratori in un flusso che si può collocare tra il 1516 e il 1611. Parallelamente alle spedizioni la leggenda assunse dimensioni ossessive, facendo inoltre perdere il punto di vista geografico della città. Essa, inizialmente collocata nella regione del Messico, venne spostata in tutto il Sud America, fino all’impero Inca. Possiamo citare i più importanti avventurieri, ovviamente dopo Cortès, Ambrosius Dalfinger Nicolaus Federmann Sebastiàn De Belalcazar Walter Raleigh. Questi non trovarono la città d’oro, ma se non altro contribuirono all’esplorazione delle fitte foreste amazzoniche, tutt’oggi in gran parte inesplorate. Il mito di El Dorado persiste sino ai giorni nostri. Si tratterà anche di una leggenda nata dall’avidità degli spagnoli, ma se è sopravvissuta fino ad oggi ci sarà qualche motivo.
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THE LIBERTY BELL
50,00€ Iva InclusaNel 1893 John Philip Sousa scrisse una delle sue più famose marcie dal titolo
“The Liberty Bell”, quando in una lettera la moglie gli raccontò che il loro figliolo aveva marciato nella sua prima parata per la cerimonia tenuta a Filadelfia in occasione del ritorno in città della Campana della Libertà, che era stata portata altrove per qualche tempo per delle celebrazioni patriottiche. -
THE MILLENNIUM SYMPHONY
72,00€ Iva Inclusa“inizio o fine, alba o tramonto? Il rutilante sciacquettio delle onde si perde nel teatro di roccia. E il riflesso del cielo sul mare increspato saluta il secolo, che muore e nasce insieme”. Con questa didascalia il giovane compositore saluta il nuovo millennio. Nel primo e terzo tempo della sinfonia, si alternano momenti vigorosi ed energici a temi melodici e giocosi, mentre nel secondo tempo “Andante” l’autore riesce a trasportare l’ascoltatore in immagini musicali serene e di grande suggestione. E’ questa una Sinfonia che non potrà certo mancare nel vostro repertorio.
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THE THUNDERER
50,00€ Iva InclusaNel 1889 John Philip Sousa scrisse una delle sue più famose marce dal titolo
“The Thunderer”, in occasione di un importante congresso massonico tenuto a Washington nel mese di ottobre dello stesso anno.
Non si sa da cosa abbia preso il titolo, ma c’è chi ha supposto si trattasse del soprannome di uno degli organizzatori del congresso. -
TIGRE DI PIETRA
80,00€ Iva InclusaTIGRE DI PIETRA
di Enrico Tiso
Il brano si ispira all’omonima leggenda contenuta nel Koniaku Monogatari Shu, un’antica raccolta giapponese con oltre 1000 racconti di letteratura indiana, cinese e giapponese. TIGRE DI PIETRA si trova nel decimo volume dell’antologia.
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TILDA Atto II – scena estratto dall’Opera
90,00€ Iva InclusaTilda è un’opera lirica in tre atti di Francesco Cilea su libretto di Angelo Zanardini (che si firmò con lo pseudonimo Arnaldo Graziani). Fu rappresentata per la prima volta il 7 aprile 1892 al Teatro Pagliano di Firenze.
L’opera, che Cilea ebbe occasione di musicare grazie ai contatti con l’editore Sonzogno ottenuti dopo il buon successo del primo lavoro, Gina venne poi data ad Ancona e Venezia. Alcuni mesi dopo (il 24 settembre) venne rappresentata anche in Austria, al Teatro dell’Esposizione Musicale di Vienna e il 3 gennaio 1893 approdò al Teatro Dal Verme di Milano, dove riscosse successo di pubblico anche se parte della critica la giudicò al più «cosuccia non senza valore». Si tratta di un’opera di stampo verista in tre brevi atti, che il giovane Cilea musicò soprattutto per non perdere i contatti con l’editore, in vista di migliori opportunità per il futuro.
Trama:
Tilda cerca invano di conquistare l’amore di Gastone, che invece è innamorato di Agnese, giungendo persino a far rapire la rivale dal brigante Gasparre. Tilda viene infine uccisa da Gastone al quale ha fatto credere di avere ucciso Agnese.
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TIME OF RAG di Stefano Borri
La parola Inglese “RAG” che significa “frammento” indica anche il filone musicale americano in cui un frammento di musica è espressività di gioia, allegria, felicità, pur nella costante consapevolezza della sua brevità. In TIME OF RAG la serenità del tema che di volta in volta è affidato alle varie sezioni, alle quali si contrappuntano in risposta tutte le altre rende bene l’idea dell’ambiente in cui il Rag, come tipo di musica, è nato.
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TRE MOVIMENTI
128,00€ Iva InclusaLa composizione si articola in tre movimenti distinti. Il primo e il terzo sono legati da una comune matrice tematica e da una grande vivacità ritmica che si palesa in un susseguirsi frenetico di cambi metrici, mentre il secondo movimento ha l’andamento tipico del valzer, benché sia inserito in un metro asimmetrico di 5/4.
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TRITTICO CHIESASTICO
48,00€ Iva InclusaQuesta Selezione di canti da Chiesa contiene: TU SEI LA MIA VITA – CANTO PER CRISTO – CREDO IN TE, SIGNOR.
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TURN BACK POINT
72,00€ Iva InclusaUn’altra composizione di Massimo Picchioni assolutamente inusuale come linguaggio. L’autore spinge la banda alla ricerca di una nuova espressività e sonorità. Un brano interessante per testare le capacità dei vostri strumentisti ed ideale per un concorso.
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TUTTO BANDA ORCHESTRA
30,00€ Iva InclusaLa complessa soggettività nell’individuazione dei significati espressi dalla musica, la tendenza generalizzata a ridurre la percezione musicale alla glorificazione dell’ essenziale ignorando tutto il resto, la scomparsa delle grandi figure di compositori capaci di qualificare con la propria personalità musicale e artistica il proprio periodo storico, il conseguente proliferare di tantissime figure minori, il nuovo modo di identificare valori e concetti nel contesto irrazionale attuale, la scelta dell’esperienza informativa in sostituzione della formazione metodologica, costituiscono realtà che determinano gli orientamenti e l’evoluzione della concezione musicale attuale.
Il compositore, che trova nel magico silenzio interiore che precedente la creazione musicale la condizione ideale per cogliere il frutto fantastico e puro del suo genio, subisce ora la presenza inesorabile di modelli affermati carichi di retorica melodica, ritmica e strumentale, che per il loro riscontro commerciale ed economico, inducono sempre più a comporre per piacere più che per esprimere. Ma la musica non è solo espressione; dato che questa è la rivelazione di un insieme di valori estetici, scientifici, storici, culturali e formali, che esigono un rapporto intelligente, non esclusivamente emotivo.
Il contatto musica-ascoltatore non si esaurisce con il solo sentimento, ma si consolida e si esalta per mezzo delle sue caratteristiche più spontanee e sincere. Gli effetti gratuiti, oggi abbondantemente usati, provocano solo un retorico stupore che inganna, invece di orientare, appiattendo il gusto collettivo, mortificando l’intelligenza musicale e le capacità di distinzione, riducendo, con la standardizzazione dei modelli, la facoltà di sperimentazione e di valutazione.
Troppo spesso si assiste alla diffusione di lavori che incontrano il favore del pubblico ma che sul piano della tecnica e della logica compositiva non presentano alcun interesse. Tuttavia, tali opere costruite sul filo del plagio, piene di luoghi comuni ampiamente sperimentati e collaudati, destinate ad esaltare un insieme di banalità, suscitano un senso scontato nel pubblico (sapientemente preparato), che reagisce positivamente al richiamo di modelli già testati e consolidati, anche in considerazione del fatto che la semplicità non è ne un pregio ne un difetto.
L’ascoltatore attento, tuttavia, è ancorato al concetto di musicalità, mentre la distinzione tra cultura e commercio della musica si fa sempre più netta e la distanza tra i due sempre maggiore, creando una larga fascia intermedia di ascoltatori che per effetto delle due concezioni incompatibili e sempre più divergenti, rimane più disorientata che convinta.
La situazione suggerisce una riflessione attenta e responsabile. La concezione della composizione e l’esercizio dell’esecuzione musicale hanno anche una funzione educatrice. La forma suggerisce un percorso da realizzare; l’idea musicale e il suo sviluppo, anche se complesso, stimolano la ricerca logica del discorso, l’interpretazione dei significati, la scelta del linguaggio, l’esaltazione dei contenuti.
Non a caso al Direttore, dato che lo strumentista è generalmente portato a non vedere i limiti della propria area di competenza, viene chiesta una preparazione meticolosamente curata unita ad una sensibilità specifica, una visione completa delle realtà musicali e la capacità di assicurare non soltanto una buona esecuzione ma anche una altrettanto buona interpretazione. E’ bene ricordare che, il primo compito del Direttore, è quello della programmazione dell’esecuzione, che deve essere rapportata al luogo, al pubblico e all’occasione, oltre, naturalmente, alle effettive possibilità del complesso strumentale, tenendo sempre presente il già ricordato esercizio educativo.
La natura artistica della musica predilige la valorizzazione del bello e ad esaltarlo attraverso un’ interpretazione soggettiva, che tende a personalizzarsi nella mente e nell’animo umano. Un fenomeno vecchio come il mondo ma sempre attuale, che passa attraverso l’esperienza della memoria.
Esistono composizioni recenti che, per la loro concezione artistica, si rivelano aperte ad autentiche novità creative, interessanti ed apprezzabili dal punto di vista culturale. Esse tuttavia, non sono sufficientemente conosciute, analizzate e diffuse dagli stessi interessati, mentre, se fossero gradualmente e sapientemente esaminate, motivate e proposte, potrebbero rappresentare un valido antidoto contro il dilagare di una così volgare e insulsa mediocrità musicale.
I meccanismi che la musica sviluppa nell’individuo, musicista o meno, agiscono in rapporto alla sua emotività e alla sua formazione culturale e condizionano fortemente il suo stato d’animo. Essi riescono ad influenzare il contesto sociale, ora alterandone il costume, ora modificandolo in parte. Il compositore è libero e autonomo nel comporre la musica, ma quando la stessa si rivela standardizzata, o montata per scopo di mercato, propinata con la strategia del consumo, allora diventa una sorta di droga che provoca assuefazione, e, quel che è peggio, la privazione, a causa dell’annullamento della coscienza della scelta, degli straordinari piaceri che la musica può procurare.
Le formazioni orchestrali strumentali bandistiche sono complessi musicali di grandi possibilità espressive con spazi e risorse ancora da scoprire; esse svolgono un insostituibile ruolo educativo, formativo e culturale; dovrebbero però sottrarsi alle lusinghe che provengono dalla mentalità e dagli interessi commerciali, esercitando la loro funzione nel rispetto del passato, nella coscienza e conoscenza del presente e nella massima apertura verso il futuro.
Questo Manuale che riunisce in sintesi lo scibile musicale utile, tanto dal punto di vista informativo tanto quanto da quello formativo, è destinato a tutti coloro che svolgono l’ attività musicale, e in special modo, come ausilio integrativo, a Direttori e Compositori che non abbiano seguito tutto il percorso scolastico specifico.“Il musicista è tale quando non sfrutta la musica ma la rivela”Giancarlo Aleppo
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UN CASTELLO, UNA STELLA E L’ALLEGRIA
90,00€ Iva InclusaCon questa Suite, rielaborazione di 3 famosi canti popolari friulani (O CE BIEL CJS’CJEL A UDIN, IN CIL ‘E JÈ UNE STELE , E L’ALEGRIE ) si è voluto rendere omaggio a questa terra ricca di tradizioni popolari nelle quali il canto è parte essenziale ed integrante. Ne è espressione principale e caratteristica la “villotta friulana”, manifestazione d’arte e di cultura tradizionali.
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UN GIORNO A VIENNA “Ein morgen, ein mittag und ein abend in Wien” Ouverture
100,00€ Iva InclusaFranz Von Suppè ottenne la notorietà di compositore grazie soprattutto al genere dell’operetta, nel quale ebbe grande fortuna, arrivando a far rappresentare 30 opere. Scrisse anche musiche di scena, opere liriche, quartetti, Lieder e musica sacra, tra cui la Missa Dalmatica. Ancora oggi però, il nome di Suppè è indissolubilmente legato a quello delle sue effervescenti ouverture, decisamente le sue creazioni più note, eseguite dalle orchestre di tutto il mondo.
L’Operetta venne rappresentata per la prima volta a Vienna, al Theater an der Vien nel 1844.
Dopo un introduzione epica e grandiosa la composizione espone un episodio solistico, un andante amoroso, dove il sax tenore espone una melodia molto lirica che ricorda l’assolo affidato allo stesso strumento nell’ouverture Poeta e Contadino. La composizione prosegue con un movimento veloce dove tuta la filarmonica è impegnata in passaggi virtuosistici e incalzanti per poi arrivare ad un finale impetuoso e trascinante. -
UNA POSTAL DE ARANJUEZ Concerto per Tromba solista e Banda
80,00€ Iva InclusaIl bellissimo tema del II° movimento del Concerto per Chitarra e Orchestra di Joaquin Rodrigo in una libera elaborazione per Tromba solista e Concert Band.
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UNA VOCE POCO FA dall’Opera “IL BARBIERE DI SIVIGLIA”
80,00€ Iva InclusaLa celebre aria di Rosina “Una voce poco fa” da IL BARBIERE D SIVIGLIA di Gioacchino Rossini, opera buffa che fu rappresentata la prima volta nel 1816 al Teatro Argentina di Roma. Rossini trasse lo spunto del suo capolavoro dalla commedia di Beaumarchais, che era la prima di una trilogia della quale faceva parte anche Ie nozze di Figaro musicato da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte.
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UNA VOCE POCO FA dall’Opera “IL BARBIERE DI SIVIGLIA”
80,00€ Iva InclusaLa celebre aria di Rosina “Una voce poco fa” da IL BARBIERE D SIVIGLIA di Gioacchino Rossini, opera buffa che fu rappresentata la prima volta nel 1816 al Teatro Argentina di Roma. Rossini trasse lo spunto del suo capolavoro dalla commedia di Beaumarchais, che era la prima di una trilogia della quale faceva parte anche Ie nozze di Figaro musicato da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte.
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UNDER THE DOUBLE EAGLE – UNTER DEM DOPPLEADLER – AQUILA
50,00€ Iva InclusaQuesta Marcia da concerto rende omaggio al lavoro di Franz Josef Wagner di cui l’opera 159 è certamente uno dei più famosi.
Questo brano è uno degli evergreen della musica marciabile. -
UNTER DEM DOPPLEADLER – AQUILA – UNDER THE DOUBLE EAGLE
50,00€ Iva InclusaQuesta Marcia da concerto rende omaggio al lavoro di Franz Josef Wagner di cui l’opera 159 è certamente uno dei più famosi.
Questo brano è uno degli evergreen della musica marciabile. -
UNTER DONNE UND BLITZ Tuoni e fulmini
80,00€ Iva Inclusa“Tuoni e Fulmini” Una polka veloce ed impetuosa, ottima come chiusura del concerto di Capodanno. -
VARIAZIONI
90,00€ Iva InclusaDi queste Variazioni esistono due versioni, una nella tonalità originale (DO maggiore) e l’altra trasportata un tono sotto (SIb maggiore) per facilitare la tonalità sia per il solista, meno esperto, che la banda.
Si prega di specificare, al momento dell’ordine, quale tonalità si preferisce.
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Verdi Giuseppe O SIGNORE DAL TETTO NATIO dall’Opera “I LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA” Trasc. per Coro e Concert Band di Picchioni Massimo
70,00€ Iva InclusaO Signore dal tetto natio e Va Pensiero hanno consolidato la fama di Verdi quale abile compositore di cori. Tale fu il fervore popolare che il cognome del compositore divenne il vessillifero del movimento per l’unità e l’indipendenza Italiana, conosciuto come Risorgimento. Questi sentimenti patriottici caratterizzarono sempre la produzione corale del compositore di Busseto che fu in grado di interpretare le aspirazioni della borghesia italiana ottocentesca.
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Verdi Giuseppe VA PENSIERO Coro dall’Opera “NABUCCO” Trascrizione per Coro e Concert Band di Picchioni Massimo
70,00€ Iva InclusaVa Pensiero e O Signore dal tetto Natio hanno consolidato la fama di Verdi quale abile compositore di cori. Tale fu il fervore popolare che il cognome del compositore divenne il vessillifero del movimento per l’unità e l’indipendenza Italiana, conosciuto come Risorgimento. Questi sentimenti patriottici caratterizzarono sempre la produzione corale del compositore di Busseto che fu in grado di interpretare le aspirazioni della borghesia italiana ottocentesca.
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