• 64,00 Iva Inclusa

    MUSIC FOR PLAY Fantasia moderna

    64,00 Iva Inclusa

    L’autore ha pensato di collegare una composizione al gioco dei dadi, immaginando che ad ogni facciata del dado fosse collegato un andamento del brano, introduzione solenne, rock, tempo in stile barocco, scena song stile musical, swing e finale. Ecco il perché del gioco da parte del compositore e del divertimento di chi suona o ascolta questa composizione originale.

  • 70,00 Iva Inclusa

    IL GRANDE DONO

    70,00 Iva Inclusa

    Un altra Composizione sinfonica scritta con stile ed eleganza da Stefano Borri che ben si presenta per introdurre un concerto. Una parte iniziale ed un finale con blocchi, che richiamano la scrittura Stravinskyana, contrastano con la parte centrale lirica. Un pezzo orecchiabile e di grande effetto che certamente lascia il segno sugli ascoltatori.

     

    Video: Filarmonica di Firenze “Gioacchino Rossini” diretta dal M° Giampaolo Lazzeri

  • 85,00 Iva Inclusa

    LA MEZZANOTTE

    85,00 Iva Inclusa

    Realizzazione della fantasia brillante per Banda e Fanfara di Oreste Carlini.
    Per la prima volta nell’edizione completa in partitura e parti stampate.

  • 70,00 Iva Inclusa

    ELEGIA “Le campane di Firenze”

    70,00 Iva Inclusa

     

  • 120,00 Iva Inclusa

    Beethoven L. v. CORIOLANO Ouverture Trascrizione per Concert Band di M. Picchioni

    120,00 Iva Inclusa

    L’Ouverture per il Coriolano di Heinrich Joseph von Collin (1771-1811), poeta e drammaturgo austriaco piuttosto famoso alla sua epoca e stimato anche da Goethe, fu scritta da Ludvig van Beethoven (1770 – 1827) nel 1807 e pubblicata nel 1808 come op. 62.

    Nel marzo del 1807 venne eseguita per la prima volta in forma privata in casa del principe Lobkowitz a Vienna, diretta dallo stesso Beethoven, in occasione della prima del Quarto concerto per pianoforte e orchestra e della Quarta sinfonia.

    Pubblicamente, invece, non fu eseguita per la prima rappresentazione del dramma (il 24 aprile 1807 a Vienna), ma nel dicembre del 1807.

    La storia del dramma si rifà alla vicenda del condottiero romano Gaio Marcio, soprannominato Coriolano per aver espugnato l’antica città dei Volsci, che offre loro il suo appoggio contro i romani.

    La moglie Volumnia e la madre Veturia, però, lo scongiurano di non tradire la patria ed egli è talmente combattuto fra il sentimento dell’onore e quello della vendetta, tanto che non sa prendere una decisione e:
    •viene assassinato dai Volsci nella versione di Shakespeare
    •si suicida nella versione di Collin.
    Beethoven concepì l’Ouverture come brano musicale a sé stante e utilizzò la forma-sonata, che esprime bene il conflitto drammatico di Coriolano, con i suoi contrasti tra primo e secondo tema, la contrapposizione tra il momento combattivo e quello arrendevole, tra la parte maschile dell’eroe e quella femminile della madre e della moglie: il tema principale (in DO minore) rappresenta Coriolano e il suo carattere cupo, pronto a vendicarsi e ad invadere Roma, mentre il secondo tema, più delicato in MI bemolle maggiore, rappresenta la madre che lo supplica di non tradire la sua patria.

     

  • 120,00 Iva Inclusa

    SINFONIA N° 9 in MI min “DAL NUOVO MONDO” 4° Tempo

    120,00 Iva Inclusa
    La Sinfonia n. 9 in mi minore di Antonín Dvorák (op. 95), più nota col titolo di Sinfonia “Dal Nuovo Mondo”, fu pubblicata come sinfonia n. 5, ma è in realtà la nona ed ultima fra le sinfonie di Dvorák.
    Il titolo si riferisce evidentemente al Nuovo Mondo che è l’America, in seguito alla nomina del compositore come direttore del New York National Conservatory of Music. La cultura americana stimolò e arricchì Dvorák, che propose una sinfonia di matrice classica europea, ma contaminata dalla musica autoctona, come gli spirituals.
    « Nella Sinfonia n. 9 ho semplicemente scritto temi originali che racchiudono le peculiarità della musica indiana »
    (A.Dvorák)
    Fu composta nel 1893 a New York ed eseguita in prima assoluta alla Carnegie Hall il 16 dicembre di quello stesso anno, ottenendo un enorme successo.

  • -10%
    110,00 99,00 Iva Inclusa

    Puccini Giacomo CAPRICCIO SINFONICO Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo

    110,00 99,00 Iva Inclusa

    È l’ultimo dei tre pezzi autonomi per orchestra e al tempo stesso il più vasto; è la sua prima grande composizione che realizza già quel particolarissimo «stile pucciniano» che cerca di unire la tradizione della melodia italiana con l’elaborazione tematica e l’orchestrazione alla Wagner. Puccini vi lavorò con grande impegno e «accanitamente», come scrisse lui stesso poco prima di portarlo a termine. Come era normale per le prove d’esame di questo tipo, il Capriccio fu eseguito, nei concerti pubblici che presentavano i lavori dei diplomati, il 14 e 16 luglio 1883. Il successo fu rilevante: Franco Faccio, direttore dell’orchestra della Scala e uno dei più importanti direttori italiani, dopo aver condotto la prima esecuzione, inserì il pezzo in due concerti da lui diretti a Torino l’anno successivo. Nello stesso 1884 il Capriccio fu stampato in una riduzione per pianoforte a quattro mani dalla casa editrice milanese Lucca. Puccini utilizzerà alcuni passaggi del Capriccio, che evidentemente aveva trovato particolarmente riusciti, ne Le Villi, in Edgar e – la citazione più famosa – ne La bohème, come attacco strumentale praticamente identico. È da notare che il Capriccio è stata l’unica delle sue prime composizioni a essere eseguita ancora una volta molti anni più tardi: nel 1893 a Venezia. La partitura autografa è stata la base per questa edizione. Il Capriccio sinfonico, come nessun’altra composizione del periodo in cui Puccini era studente, rivela un’insolita sottigliezza musicale e trascende in modo evidente il momento e l’occasione della sua creazione, non solo per le anticipazioni tematiche di opere più tarde.

     

  • -10%
    80,00 72,00 Iva Inclusa

    Puccini Giacomo MANON LESCAUT Intermezzo dall’Opera Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo

    80,00 72,00 Iva Inclusa

    L’intermezzo della “Manon Lescaut” permette di valutare appieno le straordinarie qualità del compositore nel dipingere musicalmente il tortuoso carattere dell’eroina di Prévost.

    Probabilmente composto nel 1891, questo intermezzo sinfonico si collocava originariamente prima dell’attuale secondo atto, ma fu eliminato nel corso della travagliata genesi. L’autografo reca il titolo “Preludio Atto 3° (prima parte) Manon Lescaut”, in quanto all’epoca l’opera includeva ancora, quale secondo atto, il quadro del nido d’amore.
    I materiali musicali si ritrovano tutti, spesso quasi identici, nella prima parte del secondo atto, quella dedicata alla rappresentazione della società aristocratica settecentesca.

  • 100,00 Iva Inclusa

    Rossini Gioacchino LA CENERENTOLA Sinfonia dall’Opera Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo

    100,00 Iva Inclusa

    La Cenerentola è un melodramma giocoso od un’opera lirica di Gioachino Rossini su libretto di Jacopo Ferretti. Il titolo originale completo è La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo.

    Il soggetto fu tratto dalla celebre fiaba di Charles Perrault, ma Ferretti si servì anche di due libretti d’opera: Cendrillon di Charles Guillaume Etienne per Nicolò Isouard (1810) e Agatina, o la virtù premiata di Francesco Fiorini per Stefano Pavesi (1814).

    L’opera fu composta in circa tre settimane e Rossini, come fece in altre occasioni, affidò ad un assistente (in questo caso Luca Agolini) la composizione dei recitativi secchi e delle arie meno importanti, quelle di Alidoro e Clorinda.

    La prima rappresentazione ebbe luogo il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma. Il contralto Geltrude Righetti Giorgi, che era stata già la prima Rosina del Barbiere di Siviglia, cantò il ruolo della protagonista.

    Il debutto, pur non provocando uno scandalo paragonabile a quello del Barbiere, fu un insuccesso, ma dopo poche recite, l’opera divenne popolarissima e fu ripresa in Italia e all’estero.

    Come aveva già fatto altre volte, Rossini usò la tecnica dell’autoimprestito, cioè prese le musiche per alcuni brani da opere composte in precedenza: il rondò di Angelina è tratto dall’aria del conte di Almaviva del Barbiere “Cessa di più resistere” e la sinfonia è tratta da quella della Gazzetta.

    Per una ripresa del 1820 al Teatro Apollo di Roma, avendo a disposizione l’ottimo basso Gioacchino Moncada, Rossini sostituì l’aria di Alidoro composta da Agolini con una grande aria virtuosistica (Là del ciel nell’arcano profondo), che nelle rappresentazioni odierne viene solitamente eseguita. Scelta che per altro obbliga a scritturare una prima parte anche per il ruolo di Alidoro, che nella versione originale era poco più di un comprimario

     

  • 70,00 Iva Inclusa

    ATTILA Preludio dall’Opera

    70,00 Iva Inclusa

    Attila è un’opera di Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera tratto dalla tragedia Atila, Konig der Hunnen di Zacharias Werner.
    Debuttò alla Fenice di Venezia il 17 marzo 1846. L’opera affascinò Verdi soprattutto per i protagonisti: Attila, Ezio ed Odabella. Il compositore, non del tutto soddisfatto del libretto, decise di far fare alcune modifiche a Francesco Maria Piave. Solera si offese e non collaborò mai più col musicista.
    La prima dell’opera non ebbe il successo desiderato, tuttavia l’opera si affermò al margine del repertorio ottocentesco, ed è eseguita abbastanza spesso anche oggi.

  • 110,00 Iva Inclusa

    RIENZI Ouverture dall’Opera R. Wagner – Trasc. per Concert Band di M. Picchioni

    110,00 Iva Inclusa

    Rienzi, l’ultimo dei tribuni (Rienzi, der Letzte der Tribunen) è il titolo della quarta opera di Richard Wagner, composta fra il 1837 e il 1840.
    Portata in scena per la prima volta a Dresda, il 20 ottobre 1842, fu un trionfo per il compositore, all’epoca ancora pressoché sconosciuto, che, anche grazie a questo successo, si assicurò il posto di Kapellmeister nel Teatro di Corte. L’enorme popolarità raggiunta dall’opera si deve al fatto che essa, essendo una delle prime prove di Wagner, risente ancora degli stilemi della Grand Opera francese e dei suoi maggiori rappresentanti, Meyerbeer e Halévy. Fu proprio il primo, anzi, pregato dallo stesso Wagner, a raccomandare l’opera presso i teatri tedeschi da Parigi. Già dall’opera successiva, L’olandese volante, però, Wagner rinnegherà questo stile per muovere i suoi primi passi innovativi e veramente originali.
    La trama dell’opera è ispirata alla vicenda storica di Cola di Rienzo, il notaio romano del Trecento che negli anni centrali del secolo tentò di restaurare in città la repubblica sul modello dell’antica Roma.

  • 70,00 Iva Inclusa

    Leoncavallo R. – VESTI LA GIUBBA dall’Opera “PAGLIACCI” Trasc. per Tenore e Concert Band di Picchioni M.

    70,00 Iva Inclusa

    Vesti la giubba, più conosciuta come Ridi, pagliaccio, è un’aria dell’opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.

    Viene intonata alla fine del primo atto da Canio, che si prepara per la commedia nel ruolo di Pagliaccio nonostante abbia appena scoperto il tradimento della moglie Nedda. Quest’aria rappresenta il concetto di “clown tragico”, che sostiene il suo ruolo comico senza mostrare alcun turbamento, ma che interiormente vive un dramma personale.

    La trascrizione per Tenore e Concert Band è stata curata da Massimo Picchioni.

  • 130,00 Iva Inclusa

    LINDA DI CHAMOUNIX Parafrasi di concerto sui motivi dell’opera di G. Donizetti per Clarinetto e Concert Band di M. Picchioni

    130,00 Iva Inclusa
  • 80,00 Iva Inclusa

    SOLO DE CONCOURS Strum. per Trombone e Concert Band

    80,00 Iva Inclusa
    La Strumentazione per Concert Band è stata curata da Gaetano Cannuli.
  • 110,00 Iva Inclusa

    CONCERTO IN E Flat For Trumpet -CONCERTO in MIb per Tromba Hob:VIIE:1

    110,00 Iva Inclusa

    Ben noto a tutti i trombettisti, il Concerto per tromba e orchestra in mi bemolle maggiore di Franz Joseph Haydn ricopre al suo interno un ruolo decisivo nello sviluppo della tecnica strumentale di questo strumento.
    Fu infatti scritto, nel 1796, su misura per la nuova tromba a chiavi messa a punto da Anton Weidinger, amico di Haydn e trombettiere dell’esercito imperiale viennese. Weidinger aveva cominciato a lavorare sull’inedito meccanismo tre anni prima: diversamente dalla tromba “naturale” fino ad allora in uso, il nuovo strumento disponeva ora di un sistema di quattro chiavi per aprire e chiudere agevolmente i fori. Questo permetteva di poter suonare, anche velocemente, tutti i semitoni della scala cromatica per un’estensione di oltre due ottave.
    Una vera svolta che avrebbe portato rapidamente alla moderna tromba a pistoni.
    Il concerto è diviso in tre movimenti: Allegro, Andante cantabile e Allegro.