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90,00€63,00€ Iva InclusaRICORDO D’AMICIZIA Concertino per Clarinetto di Domenico Nocentini / Rev. e Strum. di Massimo Picchioni
90,00€63,00€ Iva InclusaIl bellissimo Concertino per Clarinetto solista e Banda “RICORDO D’AMICIZIA” composto da Domenico Nocentini e dedicato all’amico Ferdinando Chiari.
un piacevole originale dove il solista potrà mettere in luce tutte le sue capacità sia interpretative che tecniche.
Il concertino è adatto e ben si presta anche per quei giovani clarinettisti che si affacciano all’attività di solista.
La revisione e strumentazione per Clarinetto solista e Concert Band, curata da Massimo Picchioni, è stata effettuata sia sul manoscritto originale di Nocentini che sulla prima edizione delle “Edizioni Lapini Firenze”.
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LARGO dall’Opera SERSE
70,00€ Iva InclusaNel 1738 Haendel cmpose l’Opera comica “SERSE” che racconta gli amori di Serse, rappresentazione puramente uimmaginaria del Re di persia. Haendel integra nell’Opera l’aria “Ombra mai fu” ripresa in diverse versioni strumentali con il titolo di “LARGO”.
L’opera si finge in Abido, città su l’Ellesponto dalla parte di Asia, in tempo che Serse vi fa piazza d’armi per la guerra contro l’Ateniesi.ANALISI TECNICA:
La bellissima trascrizione per Symphonic Band di Massimo Picchioni è ideale per lo sviluppo del fraseggio, del legato, la valorizzazione e le caratteristiche delle sezioni del vostro organico.
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Bizet Georges CARMEN Preludio dall’Opera Atto 1° Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo
70,00€ Iva InclusaIl Preludio è il momento, musicalmente parlando, più celebre della Carmen, l’opera del 1875 composta dal francese Georges Bizet poco prima di morire, di infato a soli 36 anni. E’ ambientata a Siviglia, nel 1830, e narra dell’epopea amorosa di una giovane zingara, la quale dapprima si fidanza con un soldato e poi, lasciatolo per amore di un aitante torero, verrà da questi assassinata per gelosia.
Divisa in quattro atti, il Preludio è la musica che, nel quarto, introduce la corrida del nuovo fidanzato di Carmen, Escamillo: proprio mentre costui entra trionfante nell’arena che Carmen viene accoltellata da José il quale, all’uscita della folla dall’arena, verrà trovato inginocchiato accanto al cadavere straziato dal dolore.
Lo stesso Preludio si divide in tre sezioni distinte: la prima riguardante la corrida stessa, la seconda è la cosiddetta (altrettanto celebre) “canzone del Toreador”, la terza è il finale. -
GUGLIELMO TELL Finale dalla Sinfonia
70,00€ Iva InclusaGuglielmo Tell (Guillaume Tell nella versione originale francese) è l’ultima opera composta da Gioachino Rossini che, in seguito, si dedicherà alla scrittura di musica da camera, musica sacra e comunque solo a composizioni musicali non destinate al teatro.
Il libretto fu tratto dal dramma Wilhelm Tell di Friedrich Schiller e dal racconto La Suisse libre di Jean-Pierre Claris de Florian ed elaborato inizialmente da Étienne de Jouy, in seguito da Hippolyte-Louis-Florent Bis.
La prima rappresentazione ebbe luogo al teatro dell’Opéra di Parigi il 3 agosto 1829.
Il Guglielmo Tell è un lavoro di proporzioni imponenti. Nell’edizione filologica, senza tagli, eseguita in occasione del Rossini Opera Festival del 1995 la sua durata si estendeva a quasi sei ore. In quattro atti, con azioni coreografiche, momenti di danza e scene spettacolari, rappresenta di fatto l’atto di nascita di quello che verrà definito il genere francese del Grand Opéra.
Il filo conduttore della complessa trama è costituito dal processo di liberazione del popolo svizzero dalla dominazione austriaca. Figura principale è il leggendario Guglielmo Tell che guiderà il suo popolo verso la libertà.
Per rendere meglio il senso della natura e introdurre elementi caratteristici dell’ambientazione svizzera, Rossini utilizzò dei Ranz de vaches (richiami dei pastori).
L’opera è famosa anche per l’ouverture che sintetizza tutta la vicenda, articolata in quattro episodi: il dialogo cameristico tra violoncelli solisti; lo scatenarsi della tempesta; l'”andante pastorale” con la melodia del corno inglese contrappuntata dal flauto; la fanfara aperta dalle trombe e sviluppata da tutta l’orchestra in un finale trascinante. -
MACBETH
70,00€ Iva InclusaQuesto meraviglioso preludio introduce al primo atto dell’Opera Macbeth, una tra le più belle opere di G. VERDI.
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UN BALLO IN MASCHERA
70,00€ Iva InclusaIl giudizio dato da Dannunzio su Un ballo in maschera, che fosse cioè il più melodrammatico dei melodrammi, assume per noi oggi un significato positivo, alla luce di quello che Verdi intendeva per “Dramma Musicale”, secondo le sue stesse parole: “Le mie note o belle o brutte che siano non le scrivo mai a caso e procuro di darvi sempre un carattere”.
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AIDA
70,00€ Iva InclusaAida è un’opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, basata su un soggetto originale di Auguste Mariette. La prima rappresentazione avvenne alla Khedivial Opera House del Cairo il 24 dicembre 1871. Interpreti di quel debutto furono: Il Re, Tommaso Costa, basso; Amneris, Eleonora Grossi, mezzosoprano; Aida, Antonietta Anastasi Pozzoni, soprano; Radames, Pietro Mongini, tenore; Ramphis, Paolo Medini, basso; Amonasro, Francesco Steller, baritono; Un Messaggero, L. Stecchi Bonardi, tenore.
Ismail Pasha, kedivè d’Egitto, commissionò l’opera a Verdi per celebrare l’apertura del Canale di Suez nel 1869, pagandolo 80.000 franchi, ma la prima dell’opera fu ritardata a causa della guerra franco-prussiana. Quando finalmente la prima ebbe luogo, l’opera ottenne un enorme successo e ancora oggi continua ad essere una delle opere liriche più famose.
Il luogo ideale per eseguire quest’opera è l’ Arena di Verona, poichè, grazie all’abbondanza di spazio, si possono creare mastodontiche e meravigliose scenografie dell’Antico Egitto; infatti è sempre nel cartellone delle stagioni liriche areniane e fu innoltre la prima opera eseguita in Arena nel 1913 per la sua prima stagione lirica. L’opera ha innoltre aperto la stagione lirica del Teatro alla Scala dell’anno 2006-2007, con la scenografia di Zeffirelli. -
ATTILA Preludio dall’Opera
70,00€ Iva InclusaAttila è un’opera di Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera tratto dalla tragedia Atila, Konig der Hunnen di Zacharias Werner.
Debuttò alla Fenice di Venezia il 17 marzo 1846. L’opera affascinò Verdi soprattutto per i protagonisti: Attila, Ezio ed Odabella. Il compositore, non del tutto soddisfatto del libretto, decise di far fare alcune modifiche a Francesco Maria Piave. Solera si offese e non collaborò mai più col musicista.
La prima dell’opera non ebbe il successo desiderato, tuttavia l’opera si affermò al margine del repertorio ottocentesco, ed è eseguita abbastanza spesso anche oggi. -
ANNEN POLKA
70,00€ Iva InclusaAnnen-Polka (Anna-Polka) op. 117, è una polka di Johann Strauß jr.
È paradossale pensare che un lavoro delicato come la “Annen-Polka” di Strauß abbia ricevuto la sua prima rappresentazione nel giardino di uno edificio del Prater di Vienna chiamato “Zum Wilden Mann” (L’uomo selvaggio).
La polka prende il nome dalle celebrazioni per la giornata di St. Anna, il 26 luglio 1852 (una delle più importanti festività nel calendario viennese), anche se Johann presentò il suo nuovo lavoro due giorni prima, il 24 luglio, ad un festival all’aperto.
Un reporter della stampa commentò:
« Johann Strauß ha fatto un bel regalo a tutte le Anna, Ninas, Nanys, Nettchens etc, con la sua ultima polka, che ha intitolato “Annen-Polka” in loro onore.È piaciuta così tanto a causa della fascinosa, melodiosa e invitante melodia, che vi sono state ancora e ancora numerose richieste per riascoltarla. » -
MARCIA PERSIANA Persischer Marsch
70,00€ Iva InclusaPersischer-Marsch (Marcia persiana) op.289, è una marcia di Johann Strauß jr.
Nell’autunno del 1864 la collezione di medaglie di Johann Strauß contava un ricco assortimento di onorificenze, che gli furono conferite nel corso degli anni come ricompense per le varie composizioni che aveva dedicato alle teste coronate di tutta Europa.
Fra le sue medaglie era inclusa anche la “Persischen Sonnenorden” (Persiana dell’Ordine del Sole), conferita al compositore da sua maestà imperiale lo Scià di Persia, Nasser al-Din Shah Qajar (1831-1896), che salì al trono nel 1848 e vi rimase fino al giorno del suo assassinio a Teheran nel 1896.
Il riconoscimento fu concesso a Strauß per merito della su “Persischer-Marsch”, che il compositore diresse a Vienna per la prima volta il 4 dicembre 1864 ad un festival di concerti nei Volksgarten celebrando, in ritardo, il 20 ° anniversario del suo debutto come compositore e direttore d’orchestra al casinò Dommayer di Hietzing nel mese di ottobre del 1844. -
CHAMPAGNE GALOP Polka Galop
70,00€ Iva InclusaUna stupenda Polka Galop, ideale per un Concerto natalizio o di Capodanno, un concentrato di allegria e buonumore dove nella sezione centrale un gruppo di strumentisti rivolgerà al pubblico i suoi beneauguranti “AUGURI” in più lingue. Un brano che non può mancare nel vostro concerto. -
PURCELL FOR THE YOUNG
70,00€ Iva InclusaE’ questa una collana, rivolta ai giovani strumentisti, che comprende composizioni di grandi autori classici
che hanno fatto la storia della musica universale.
Ogni fascicolo è dedicato ad un compositore specifico per consentire, ai musicisti più giovani, di familiarizzare con il suo stile e linguaggio pur restando su un livello di difficoltà omogeneo.
I fascicoli sono studiati per un livello di difficolta nei gradi:
grado 1,5 = BANDA GIOVANILE Facile
grado 2 = BANDA GIOVANILE Medio-Facile
grado 2,5 = BANDA GIOVANILE Medio
grado 3 = BANDA GIOVANILE Medio-Difficile -
HABANERA dall’Opera “CARMEN” di G. Bizet Trasc. per Mezzo-Soprano e Concert Band di Massimo Picchioni
70,00€ Iva InclusaLa stupenda “Habanera” tratta dalla Carmen di Bizet in una nuova trascrizione curata da Massimo Picchioni per Mezzo-Soprano e Banda (o Tromba e banda) che lascia intatta la magia dell’opera originale.
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Bizet Georges CANZONE DEL TOREADOR dall’Opera “CARMEN” Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo
70,00€ Iva InclusaCARMEN”è un dramma lirico di Georges Bizet su libretto di Henry Meilhac e Ludovic Halevy.
La prima rappresentazione di quest’opera è avvenuta a Parigi, nel teatro Opera-Comique il 3 marzo 1875.
L’argomento è tratto molto liberamente, dal romanzo omonimo di Prosper Merimee. Al libretto collaborò lo stesso Bizet, scrivendone anche alcune parti.
All’inizio essa riportò scarso successo e Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna. -
Leoncavallo R. – VESTI LA GIUBBA dall’Opera “PAGLIACCI” Trasc. per Tenore e Concert Band di Picchioni M.
70,00€ Iva InclusaVesti la giubba, più conosciuta come Ridi, pagliaccio, è un’aria dell’opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.
Viene intonata alla fine del primo atto da Canio, che si prepara per la commedia nel ruolo di Pagliaccio nonostante abbia appena scoperto il tradimento della moglie Nedda. Quest’aria rappresenta il concetto di “clown tragico”, che sostiene il suo ruolo comico senza mostrare alcun turbamento, ma che interiormente vive un dramma personale.
La trascrizione per Tenore e Concert Band è stata curata da Massimo Picchioni.
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Verdi Giuseppe O SIGNORE DAL TETTO NATIO dall’Opera “I LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA” Trasc. per Coro e Concert Band di Picchioni Massimo
70,00€ Iva InclusaO Signore dal tetto natio e Va Pensiero hanno consolidato la fama di Verdi quale abile compositore di cori. Tale fu il fervore popolare che il cognome del compositore divenne il vessillifero del movimento per l’unità e l’indipendenza Italiana, conosciuto come Risorgimento. Questi sentimenti patriottici caratterizzarono sempre la produzione corale del compositore di Busseto che fu in grado di interpretare le aspirazioni della borghesia italiana ottocentesca.
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Verdi Giuseppe VA PENSIERO Coro dall’Opera “NABUCCO” Trascrizione per Coro e Concert Band di Picchioni Massimo
70,00€ Iva InclusaVa Pensiero e O Signore dal tetto Natio hanno consolidato la fama di Verdi quale abile compositore di cori. Tale fu il fervore popolare che il cognome del compositore divenne il vessillifero del movimento per l’unità e l’indipendenza Italiana, conosciuto come Risorgimento. Questi sentimenti patriottici caratterizzarono sempre la produzione corale del compositore di Busseto che fu in grado di interpretare le aspirazioni della borghesia italiana ottocentesca.
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INNO NAZIONALE ITALIANO Inno di Mameli per coro 4 voci
70,00€ Iva InclusaIl Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Fratelli d’Italia, o Inno di Mameli, è l’inno nazionale della Repubblica Italiana, adottato provvisoriamente dal 12 ottobre 1946 e definitivamente il 17 novembre 2005.
Nell’autunno del 1847, Goffredo Mameli scrisse il testo de Il Canto degli Italiani. Dopo aver scartato l’idea di adattarlo a musiche già esistenti, il 10 novembre lo inviò al maestro Michele Novaro, che scrisse di getto la musica, cosicché l’inno poté debuttare il 10 dicembre, quando sul piazzale del Santuario della Nostra Signora di Loreto a Oregina fu presentato ai cittadini genovesi e a vari patrioti italiani in occasione del centenario della cacciata degli austriaci suonato dalla Filarmonica Sestrese C. Corradi G. Secondo, allora banda municipale di Sestri Ponente “Casimiro Corradi”.
Era un momento di grande eccitazione: mancavano pochi mesi al celebre 1848, che era già nell’aria: era stata abolita una legge che vietava assembramenti di più di dieci persone, così ben 30.000 persone ascoltarono l’inno e l’impararono; nel frattempo Nino Bixio sulle montagne organizzava i falò della notte dell’Appennino. Dopo pochi giorni, tutti conoscevano l’inno, che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione (più o meno pacifica). Durante le Cinque giornate di Milano, gli insorti lo intonavano a squarciagola: il Canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento.Gli inni patriottici come l’inno di Mameli (sicuramente il più importante) furono un importante strumento di propaganda degli ideali del Risorgimento e di incitamento all’insurrezione, che contribuì significativamente alla svolta storica che portò all’emanazione dello Statuto albertino, ed all’impegno del re nel rischioso progetto di riunificazione nazionale.
Quando l’inno si diffuse, le autorità cercarono di vietarlo, considerandolo eversivo (per via dell’ispirazione repubblicana e anti-monarchica del suo autore); visto il totale fallimento, tentarono di censurare almeno l’ultima parte, estremamente dura con gli Austriaci, al tempo ancora formalmente alleati, ma neppure in questo si ebbe successo.
Dopo la dichiarazione di guerra all’Austria, persino le bande militari lo suonarono senza posa, tanto che il Re fu costretto a ritirare ogni censura del testo, così come abrogò l’articolo dello Statuto albertino secondo cui l’unica bandiera del regno doveva essere la coccarda azzurra, rinunciando agli inutili tentativi di reprimere l’uso del tricolore verde, bianco e rosso, anch’esso impostosi come simbolo patriottico dopo essere stato adottato clandestinamente nel 1831 come simbolo della Giovine Italia.
In seguito fu proprio intonando l’inno di Mameli che Garibaldi, con i “Mille”, intraprese la conquista dell’Italia meridionale e la riunificazione nazionale.
Mameli era già morto, ma le parole del suo inno, che invocava un’Italia unita, erano più vive che mai. Anche l’ultima tappa di questo processo, la presa di Roma del 1870, fu accompagnata da cori che lo cantavano accompagnati dagli ottoni dei bersaglieri.
Anche più tardi, per tutta la fine dell’Ottocento e oltre, Fratelli d’Italia rimase molto popolare come in occasione della guerra libica del 1911-12, che lo vide ancora una volta il più importante rappresentante di una nutrita serie di canti patriottici vecchi e nuovi. Lo stesso accadde durante la prima guerra mondiale: l’irredentismo che la caratterizzava, l’obiettivo di completare la riunificazione, trovò facilmente ancora una volta un simbolo nel Canto degli italiani.
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SUONA LA TROMBA per Voce e Banda
70,00€ Iva InclusaLe trattative per il “Suona la tromba” avvengono in questa atmosfera di generale euforia patriottica.
Mazzini s’era rivolto a Verdi (che si trovava a Parigi), da Milano, sul finire di Maggio, per la composizione di un “inno pattriottico” e ne aveva ricevuto risposta affermativa.
S’era poi raccomandato a Goffredo Mameli come al poeta che, essendosi imposto con gli inni “Ai Bandiera” e “Ai Fratelli d’Italia”, veniva considerato il migliore interprete dei sentimenti nazionali. Così il 6 Giugno, Mazzini, che sapeva Mameli aggregato alla colonna mantovana facente parte del corpo di spedizione di Lamarmora, gli aveva indirizzato l’esplicito invito: ”Cogli il primo momento d’ispirazione, che non sia ricordo delle tue Grazie, ma ispirazione bellicosa, popolare; e mandami un inno che diventi la Marsigliese italiana; e della quale il popolo, per usare la frase di Verdi, scordi l’autore e il poeta.”
Prontamente aveva accondisceso Mameli con un “Inno Militare”, che Mazzini, trovandolo “assai bello”, rispedì a Verdi per essere musicato.
Il Maestro così rispose in data 18 Ottobre 1848 da Parigi:
“Vi mando l’inno, e sebbene un po’ tardi, spero vi arriverà in tempo. Ho cercato d’essere più popolare e facile che mi sia stato possibile. Fatene l’uso che credete: abbruciatelo anche se non lo credete degno. Se poi gli date pubblicità, fate che il poeta cambi alcune parole nel principio della seconda e terza strofa, in cui sarà bene fare una frase di cinque sillabe che abbia un senso a sé come tutte le altre strofe.
‘Noi lo giuriamo…’ ‘Suona la tromba’, etc. etc., poi, ben s’intende, finire il verso con lo sdrucciolo. Nel quarto verso della seconda strofa bisognerà far levare l’interrogativo e fare che il senso finisca col verso.
Io avrei potuto musicarli come stanno, ma allora la musica sarebbe diventata difficile, quindi meno popolare e non avremmo ottenuto lo scopo.
Possa quest’inno, fra la musica del cannone, essere presto cantato nelle pianure lombarde. Ricevete un cordiale saluto di chi ha per voi tutta la venerazione.
P.S. Se vi decidete stamparlo potete rivolgervi a Carlo Pozzi, Mendrisio, che è corrispondente di Ricordi.” -
Bizet Georges AGNUS DEI (dall’Arlesienne suite n° 2) Trascrizione per Voce e Concert Band di Picchioni Massimo
70,00€ Iva InclusaUno dei brani forse più noti di Bizet, in una trascrizione di Massimo Picchioni per banda che lascia intatte le sonorità originale dell’opera nelle versione per Tenore e Banda.
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PANIS ANGELICUS
70,00€ Iva InclusaTrascrizione per voci di Soprano e Tenore soliste con accompagnamento di Concert Band.
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ALLELUJA Dall’Oratorio “IL MESSIA”
70,00€ Iva InclusaA proposito del Messiah di Haendel, una delle opere sinfonico-corali più famose e celebrate della storia della musica occidentale, fa un certo effetto leggere oggi quanto scriveva il suo librettista, Charles Jennens, in una lettera datata 30 agosto 1745 e indirizzata a Edward Holdsworth: «Vi mostrerò un florilegio che ho dato a Haendel, dal titolo Messia: io ne ho molta considerazione, ed egli ne ha ricavato un bell’intrattenimento, anche se meno buono di quanto avrebbe potuto e dovuto fare». Anche se alla fine lo stesso Jennens, precisando il senso di quel “bell’intrattenimento” ammetterà che «…dopotutto, è nel complesso una bella composizione musicale».
ANALISI TECNICAIl Messia, forse la composizione più famosa di Haendel, fu completato il 13 aprile della settimana santa del 1742, al New Musick-Hall di Dublino. Haendel riempì le oltre 250 pagine dell’autografo originale in sole tre settimane dal 22 agosto 1741 al 14 settembre, in uno di quei prodigi dell’ispirazione passati alla storia della musica, iniziando a lavorare due settimane dopo al Sansone, un oratorio della stessa ampiezza, finito il 29 ottobre successivo. La soddisfazione del pubblico per l’opera fu tale che gli organizzatori della manifestazione pubblicarono un appello sui giornali perché le signore del pubblico non si mettessero addosso abiti con crinolina e gli uomini lasciassero a casa le spade, così da guadagnare spazio per il pubblico. Nel 1741 Haendel aveva 56 anni ed era all’apice della carriera. Durante i successivi 18 anni – il maestro morirà nel 1759 – il Messia divenne la più popolare e celebrata delle sue musiche, in virtù di una magnificenza sonora di effetto immediato, lontana dai cerebralismi dello stile barocco più arcaico (come allora veniva percepita la scrittura bachiana, fino alla rivincita postuma della Passione secondo S. Matteo, guadagnata all’immortalità dalla rilettura di Mendelssohn, sessant’anni dopo). Haendel diresse il Messia 36 volte, rinunciandovi solo negli ultimi tempi a causa della cecità.
Il Messia di Haendel è innanzitutto un oratorio che rilegge drammaticamente una serie di passi attinti dalle sacre scritture. Il suo librettista, Jennens, descrivendo la struttura dell’opera, scrive in proposito: «Dobbiamo confessare che grande è il mistero della pietà; Egli si manifestò nella carne, fu giustificato nello Spirito, apparve agli Angeli, fu annunziato ai pagani, fu creduto nel mondo, fu assunto nella gloria».
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Handel George Friederich LARGO Dall’Opera “SERSE” Trasc. per Soprano/Tenore e Concert Band di Picchioni Massimo
70,00€ Iva Inclusa« O mio Signor » dialogo spirituale sul celebre « Largo » di Haendel nella trascrizione per Tenore o Soprano e Concert Band di Massimo Picchioni.
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Mascagni Pietro AVE MARIA adattata all’Intermezzo di “CAVALLERIA RUSTICANA” Strumentazione per Voce e Concert Band di Massimo Picchioni
70,00€ Iva InclusaAdattata all’Intermezzo dell’Opera “CAVALLERIA RUSTICANA”
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CUORE ABRUZZESE
70,00€ Iva InclusaLa marcia sinfonica più eseguita e conosciuta in tutto il mondo del M° Orsomando è oggi disponibile nella revisione e strumentazione per Symphonic Band di Massimo Picchioni.
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OLD COMRADES – ALTE KAMERADEN – VECCHI CAMERATI
70,00€ Iva InclusaAlte Kameraden (Vecchi camerati) è il titolo di una popolare marcia militare tedesca (Armeemarschsammlung-Army march collection II, 150).
La marcia è stata composta 1889 dal compositore militare tedesco Carl Teike a Ulma.
A Teike, quando presentò ai suoi superiori le note, fu detto: “Di marce ne abbiamo abbastanza. La butti pure nella stufa!”
La partitura non venne bruciata né la musica venne dimenticata, anzi diventò una delle più note e suonate marce militari tedesche. -
BAHN FREI! “Binario libero” Polka Schnell
70,00€ Iva InclusaEduard Strauss riuscì a distinguersi e ad ottenere ottimi risultati nella composizione di polke veloci (in tedesco Polka-schnell), un genere di danza allegro e vivace molto simile al galopp per la velocità e il ritmo incalzante. Tra le polke più popolari da lui scritte vale la pena di menzionare “Ausser Rand und Band” op. 168, “Ohne Bremse” (Senza freni) op. 238, “Elektrisch”, “Mit Extrapost” op. 259, “Ohne Aufenthalt” op. 112, “Mit Vergnügen!” (Con piacere!) op. 228 e soprattutto “Bahn Frei” (Binario Libero) che, ancora oggi, è il brano più celebre del compositore. -
AUF DER JAGD “a Caccia” Polka Schnell op. 373
70,00€ Iva InclusaAuf der Jagd (A caccia!) op. 373 è una polka veloce di Johann Strauss jr.
Solitamente, le danze che Johann Strauss arrangiava dai motivi delle sue operette avevano dei titoli che erano connessi, in qualche modo, con il tema dell’operetta dalla quale erano ispirate. Frequentemente sulla prima edizione per piano della composizione erano riportati sulla copertina disegni o stampe di scene e personaggi presenti nell’opera.
Stranamente non fu così per la polka veloce Auf der Jagd, ispirata alle melodie dell’operetta di Strauss Cagliostro in Wien (Cagliostro a Vienna) che è incentrata sulle gesta del famigerato imbroglione Cagliostro mentre si trova a Vienna durante i festeggiamenti per il centenario dalla cacciata dei turchi dalla città, infatti il tema della caccia non è per niente rintracciabile all’interno dell’operetta.
La prima esecuzione del brano si ebbe nell’autunno del 1875, diretta da Eduard Strauss con l’orchestra di famiglia, presso i Volksgarten di Vienna il 5 ottobre 1875.
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OHNE SORGEN “senza pensieri” Polka Schnell op. 271
70,00€ Iva InclusaJosef Strauss
figlio del compositore Johann Strauss padre e fratello dei compositori Eduard e Johann Strauss jr.
Era considerato lo Schubert del valzer. Poeta più che musicista, Josef incarnava la tipica figura dell’artista romantico, incline all’introspezione. I suoi valzer tristi e tormentati riflettono appieno il suo carattere, ombroso e schivo. Fra i più celebri valzer dell’autore si ricordano Sphären-Klänge (Armonie celesti) op. 235, Delirien-Walzer (Valzer del Delirio) op. 212 che tradisce l’amore dell’autore per Wagner, Transaktionen (Transazioni) op. 184 scritto nel 1865 scritto per i concerti all’aperto nel Volksgarten di Vienna, Aquarellen op. 258, Mein Lebenslauf ist Lieb und Lust (La mia vita è amore e piacere) op. 263, Dynamiden op. 173, il cui vero titolo è Geheimnise Anziehungskräfte (I segreti poteri dell’attrazione) presentato per la prima volta il 30 gennaio 1865 alla Redoutensaal dell’Hofburg durante il ballo degli industriali. Successivamente, il motivo della prima sequenza di valzer di questo lavoro verrà ripresa dal compositore Richard Strauss per i valzer della sua opera Der Rosenkavalier (Il Cavaliere della Rosa).
Fra le polke di maggiore successo si ricordano invece la Jockey-Polka op. 278, Plappermäulchen! op. 245 (uno spensierato scherzo musicale dedicato alla figlia Karoline), Ohne Sorgen! (Senza pensieri!) op. 271, Moulinet-Polka op. 57, Irenen-Polka op. 113, WinterIust op. 121, Auf Ferienreisen! op. 133, Pêle-mêle op. 161, Eingesendet op. 240, Eislauf op. 261 e specialmente la Pizzicato-Polka, scritta a quattro mani col fratello Johann nel 1869).
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FREIKUGELN “Pallottole volanti” Polka Schnell op. 326
70,00€ Iva InclusaFreikugeln (P allottole volanti) op.326, è una polka veloce di Johann Strauss jr.
Nel mese di luglio del 1868, Vienna ospitò la 3 ° edizione della competizione del tiro a segno tedesco, evento che radunò nella capitale austriaca non meno di 10.000 visitatori provenienti da molte parti del mondo.
Numerose celebrazioni furono organizzate nella capitale, mentre al Prater venne costruita una speciale sala per il festival, rinominata Festhalle. E fu qui, la sera del 27 luglio, che l’orchestra Strauss, sotto la direzione di Josef Strauss ed Eduard Strauss, tenne un concerto cui prese parte un pubblico di circa 10-12.000 persone.
Quando Johann Strauss stesso, come ospite, diresse il suo valzer Sul bel Danubio blu, scritto appena un anno prima, fu accolto con grande entusiasmo e ogni parte della composizione fu accompagnata da numerosi applausi.
Da una lettera scritta da Eduard Strauss è chiaro che i fratelli avessero destinato per la serata una novità di Johann, la polka veloce Freikugeln.
Il titolo di questo lavoro prende spunto dall’opera di Carl Maria von Weber Der Freischütz (Il franco cacciatore, 1821) e si riferiva ai proiettili magici del cacciatore dell’opera.
Freikugeln fu presentata dinanzi al grande pubblico la notte seguente, il 28 luglio 1868, in occasione di un festival di musica viennese con fuochi d’artificio nei Volksgarten. Durante la seconda metà del programma, l’orchestra Strauss, diretta a turno dai fratelli Johann, Josef e Eduard, si unì con le orchestre del duca di Wurttemberg, del barone Reischach e del duca Ferdinando d’Este.
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DAL TUO STELLATO SOGLIO Preghiera dall’Opera “MOSE'” per Banda sola
70,00€ Iva InclusaMosè in Egitto è un’opera di Gioachino Rossini su libretto di Andrea Leone Tottola, dalla tragedia L’Osiride di Francesco Ringhieri.
Debuttò con buon successo il 5 marzo 1818 al Teatro San Carlo di Napoli, anche se il pubblico apprezzò di più i primi due atti dato che l’ultimo atto, in seguito a un banale incidente scenico (si era verificato un problema sull’apertura del Mar Rosso), terminò tra le risate del pubblico. Rossini, a partire dalle repliche riscrisse l’atto finale e aggiunse tra l’altro la famosa preghiera Dal tuo stellato soglio, il brano più celebre dell’opera.
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LOVE FOR THREE ORANGES “L’amore delle tre melarance”
70,00€ Iva InclusaL’amore delle tre melarance (Ljubov k trëm apel’sinam / Любовь к трём апельсинам), Op. 33, è un’opera di Sergej Prokof’ev, su libretto del compositore medesimo, tratto dalla commedia L’amore delle tre melarance di Carlo Gozzi, a sua volta basata sulla fiaba di Giambattista Basile, contenuta ne Lo cunto de li cunti.
L’opera venne commissionata a Prokof’ev durante la fortunata tournée di questi negli Stati Uniti nel 1918, dopo una serie di concerti di successo a Chicago (dove aveva eseguito fra le altre cose la sua prima Sinfonia e il Concerto per pianoforte n. 3), dal direttore della Chicago Opera Association, l’italiano Cleofonte Campanini. Prokof’ev disponeva già di un abbozzo di libretto redatto durante il viaggio e basato sulla commedia di Gozzi, adattato dalla traduzione in russo di Vsevolod Mejerchol’d, che modernizzava alcune delle influenze del genere della commedia dell’arte e introduceva alcuni elementi legati alla poetica surrealista. A causa della scarsa conoscenza di Prokof’ev della lingua inglese, e visto che un’opera in russo all’epoca rischiava di risultare inaccettabile per il pubblico americano, la prima versione venne messa in scena in francese, forse con l’aiuto del soprano Vera Janacopoulos, col titolo L’amour des trois oranges[1].
La prima rappresentazione ebbe luogo il 30 dicembre 1921 all’Auditorium Theatre di Chicago, sotto la direzione dello stesso compositore. La prima esecuzione in lingua originale avvenne a Leningrado (oggi San Pietroburgo) il 18 febbraio 1926.
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FAUSTE NOZZE Marcia Trionfale di G. Manente rev. M. Picchioni
70,00€ Iva InclusaLa Marcia trionfale FAUSTE NOZZE op. 408 è stata composta da Giuseppe Manente nel 1930 e dedicata alle Nozze Reali dei Principi di Piemonte. La copertina dell’epoca riporta la seguente dedica dell’autore: “Alle loro Altezze Reali il Principe e la Principessa di Piemonte l’Autore rispettosamente dedica 8 Gennaio 1930 A. VIII”.
La revisione e strumentazione per Symphonic Band è sata curata da Massimo Picchioni.
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GLORIA ALLE ALI D’ITALIA Marcia Sinfonica di P. Quatrano rev. M. Picchioni
70,00€ Iva InclusaLa Marcia sinfonica GLORIA ALLE ALI D’ITALIA è stata composta da Pasquale Quatrano nel 1931.
La revisione e strumentazione per Symphonic Band è sata curata da Massimo Picchioni.
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80,00€72,00€ Iva InclusaPRELUDIO SINFONICO n° 1 in MIm
80,00€72,00€ Iva InclusaIl Preludio Sinfonico (I) è il primo brano databile con certezza di tutto il catalogo pucciniano. Dimostra come Puccini, ancora privo di contatti teorici e pratici con la grande musica italiana ed europea, avesse doti naturali, e del tutto peculiari, per il trattamento formale e coloristico dell’orchestra, ed è una conquista critica di portata notevole. «Potessi essere un sinfonico puro? ingannerei il mio tempo e il mio pubblico», ebbe a scrivere nel 1920 lo stesso musicista, tuttavia noi crediamo che nel suo caso, e per il bene dei pubblici del mondo intero, sia meglio un rimorso che un rimpianto.
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80,00€72,00€ Iva InclusaPuccini Giacomo MANON LESCAUT Intermezzo dall’Opera Trascrizione per Concert Band di Picchioni Massimo
80,00€72,00€ Iva InclusaL’intermezzo della “Manon Lescaut” permette di valutare appieno le straordinarie qualità del compositore nel dipingere musicalmente il tortuoso carattere dell’eroina di Prévost.
Probabilmente composto nel 1891, questo intermezzo sinfonico si collocava originariamente prima dell’attuale secondo atto, ma fu eliminato nel corso della travagliata genesi. L’autografo reca il titolo “Preludio Atto 3° (prima parte) Manon Lescaut”, in quanto all’epoca l’opera includeva ancora, quale secondo atto, il quadro del nido d’amore.
I materiali musicali si ritrovano tutti, spesso quasi identici, nella prima parte del secondo atto, quella dedicata alla rappresentazione della società aristocratica settecentesca. -
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80,00€72,00€ Iva InclusaTE DEUM dall’Opera “TOSCA”
80,00€72,00€ Iva InclusaPer 73 misure le campane; seguite dall’Arpa, Fagotti, Clarinetto basso e Tuba; segnano il tempo di un colossale crescendo dove si intrecciano materiali musicali eterogenei. trà i più significativi segnaliamo il parlato del coro, i colpi di cannone e l’intervento dell’Organo. Sopra questo marasma si staglia la voce di Scarpia che sfrutta frammenti cromatici mescolati ad ampi salti spinti nel registro acuto. L’apice dell’intero atto è raggiunto con i versi dopo i quali gli ottoni convergono all’unisono con le voci nell’. Una grandiosa ripresa della Banda del tema di Scarpia conclude l’atto così come era iniziato.
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