-
FESTA ALCAMESE 1 × 30,00€×
-
ALLEGRIA NEL 2000 1 × 65,00€×
- ×
-
SCOSSA ELETTRICA 1 × 63,00€×
-
Puccini Giacomo MESSA DI GLORIA Trascrizione per Soli, Coro e Concert Band di Picchioni Massimo 1 × 360,00€×
- ×
- ×
-
STRAUSSIANA Fantasia di Temi per 5 Ottoni 1 × 18,00€×
-
ANDREA 1 × 42,00€×
-
PANIS ANGELICUS 1 × 70,00€×
-
SUITE INFANTILE per Pianoforte 1 × 15,00€×
-
CARINZIA 1 × 30,00€×
-
FASCICOLO SERIE MARCIABILI 41 A-M Vidale 1 × 50,00€×
-
FASCICOLO SERIE MARCIABILI 54 A-M Vidale 1 × 50,00€×
-
ALLA CZARDAS per Clarinetto solista e Pianoforte Orsomando Giovanni - Revisione Picchioni Massimo 1 × 12,00€×
-
FOUR per 4 Saxofoni 1 × 11,00€×
-
15 INVENZIONI BWV 772-786 per 2 Saxofoni 1 × 22,00€×
-
OTELLO 1 × 100,00€×
- ×
- ×
- ×
- ×
-
S'EI PIACE EI LICE 1 × 16,00€×
-
LA GIOCONDA Fantasia dall'Opera 1 × 110,00€×
-
NOSTALGICA SICILIA Marcia Sinfonica 1 × 25,00€×
- ×
-
Rimskij-Korsakov Nicolaj - CONCERTO PER TROMBONE E BANDA Rev. per Concert Band di Picchioni Massimo 1 × 100,00€×
- ×
- ×
-
FASCICOLO SERIE MARCIABILI 31 A-M Vidale 1 × 50,00€×
-
MALINCONIA per Pianoforte 1 × 7,00€×
- ×
- ×
- ×
- ×
-
FASCICOLO SERIE MARCIABILI 38 A-M Vidale 1 × 50,00€×
-
CONCERTO PER CHITARRA RV 93 1° tempo Allegro 1 × 100,00€×
-
MARCIA PER L'IMPERATORE 1 × 65,00€×
-
DANZA UNGHERESE n° 5 E 6 (sola partitura) 1 × 16,00€×
-
VIVA VERDI 1 × 70,00€×
-
DANZA UNGHERESE n° 5 - Hungarian Dance n° 5 1 × 70,00€×
-
SGUARDO SULL'EVOLUZIONE MUSICALE DEL 900 1 × 8,00€×
-
MOSE' Marcia dall'Opera 1 × 56,00€×
- ×
-
IMPRESSIONI NOTTURNE per Pianoforte 1 × 8,00€×
-
CARMEN 1 × 42,00€×
-
Rimskij-Korsakov Nicolaj - CONCERTO PER CLARINETTO E BANDA Rev. per Concert Band di Marcolina Lorenzo 1 × 100,00€×
- ×
MARS THE BRINGER OF WAR da THE PLANETS
85,00€ Iva Inclusa
La suite The Planets (I pianeti) fu e rimane ancora oggi l’opera più amata e ammirata del compositore inglese Gustav Holst.
Fu concepita a partire dal 1914 sulla scia del grande interesse per l’astrologia che Holst aveva sviluppato in seguito ad un incontro con Clifford Bax, durante un periodo di vacanza in Spagna nella primavera del 1912. Presto diventò un bravo interprete di oroscopi.
Nella sua produzione è evidente l’influsso del folclore musicale inglese e di elementi esotici orientali, ma soprattutto della musica di R. Wagner e di I. Stravinskij.
Con E.W. Elgar e con R. Vaughan Williams fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola musicale inglese.
In questa serie di sette poemi sinfonici descrive i sette pianeti del sistema solare conosciuti all’epoca, così come li rappresentava la mitologia greco-romana.
Holst aveva comunque certamente tratto ispirazione dal libro The Art of Synthesis di Alan Leo, che è diviso in capitoli ognuno dei quali è dedicato ad un pianeta e ne descrive le caratteristiche della personalità e i valori ad esso associati, così che per esempio, nel libro di Leo
– Marte – Indipendente, ambizioso, caparbio
– Venere – Amore che rinasce, emotività
– Mercurio – Il messaggero alato degli dei, pieno di risorse, eclettico
– Giove – Portatore d’abbonanza e perseveranza.
Holst fu inoltre influenzato da un astrologo del XIX secolo chiamato Raphael, il cui libro verte sul ruolo che giocano i pianeti nei destini del mondo.
L’opera venne completata in due fasi: dapprima Marte, Venere e Giove, quindi Saturno, Urano, Nettuno e Mercurio dopo una pausa dedicata ad altre composizioni.
L’ultima nota fu scritta nel 1916.
Fu concepita a partire dal 1914 sulla scia del grande interesse per l’astrologia che Holst aveva sviluppato in seguito ad un incontro con Clifford Bax, durante un periodo di vacanza in Spagna nella primavera del 1912. Presto diventò un bravo interprete di oroscopi.
Nella sua produzione è evidente l’influsso del folclore musicale inglese e di elementi esotici orientali, ma soprattutto della musica di R. Wagner e di I. Stravinskij.
Con E.W. Elgar e con R. Vaughan Williams fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola musicale inglese.
In questa serie di sette poemi sinfonici descrive i sette pianeti del sistema solare conosciuti all’epoca, così come li rappresentava la mitologia greco-romana.
Holst aveva comunque certamente tratto ispirazione dal libro The Art of Synthesis di Alan Leo, che è diviso in capitoli ognuno dei quali è dedicato ad un pianeta e ne descrive le caratteristiche della personalità e i valori ad esso associati, così che per esempio, nel libro di Leo
– Marte – Indipendente, ambizioso, caparbio
– Venere – Amore che rinasce, emotività
– Mercurio – Il messaggero alato degli dei, pieno di risorse, eclettico
– Giove – Portatore d’abbonanza e perseveranza.
Holst fu inoltre influenzato da un astrologo del XIX secolo chiamato Raphael, il cui libro verte sul ruolo che giocano i pianeti nei destini del mondo.
L’opera venne completata in due fasi: dapprima Marte, Venere e Giove, quindi Saturno, Urano, Nettuno e Mercurio dopo una pausa dedicata ad altre composizioni.
L’ultima nota fu scritta nel 1916.
- Descrizione
- Recensioni (0)
Descrizione
Compositore: Holst Gustav
Trascrittore: Bocci Lorenzo
Genere: da i Pianeti
Editore: Master Symphony
Difficoltà: 3
Durata: 00:06:10
Formazione: Trascrizione per Concert Band
Formato: Partitura e Parti A4 (formato concerto)
Data di pubblicazione: 2009
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni. Aggiungi una recensione